Andare alla scoperta della provincia di Ancona può essere deleterio per chi ama viaggiare e organizzare gite fuori porta. Ebbene sì, qualcuno doveva dirlo. Sì perché se è vero che la città di Ancona viene spesso sottovalutata e relegata in fondo alla lista di luoghi da vedere nelle Marche, la sua provincia non soffre di questo (incomprensibile) disturbo.
Ciò è dovuto al fatto che il suo immenso territorio è uno scrigno di gioielli pronti a far brillare gli occhi di chiunque abbia voglia di “indossarli”. Dalla costa alle montagne, passando per dolci colline e borghi bomboniera, non sarà difficile trovare ciò che rispecchia il vostro modo di viaggiare.
Quelle che vi proponiamo sono 10 destinazioni ed esperienze da fare e vedere nella provincia di Ancona a non più di un’ora di auto dalla città.
Indice
Visitare le grotte ipogee di Osimo e Camerano
Amanti delle città sotterranee venite a noi, anzi venite nella provincia di Ancona! Questo territorio è ricco di grotte naturali, artificiali e di ipogei, ognuno con una storia diversa e leggende tutte da scoprire.
Tra quelle più interessanti vi segnaliamo senza alcun dubbio le grotte di Camerano, risalenti all’epoca medievale, e le grotte di Osimo, databili a 2.500 anni fa. Entrambi i percorsi di visita sono esclusivamente guidati ed estremamente interessanti poiché vi permetteranno di fare un viaggio indietro nel tempo all’epoca dei Romani, della massoneria, fino alla Seconda guerra mondiale.
👉 Entrambe le visite sono fattibili in giornata, anche perché le due città distano tra loro circa 10km (e appena mezz’ora da Ancona).
👉 Iniziate a farvi un’idea di cosa vi aspetta con i nostri post dedicati alle grotte di Camerano e alle grotte di Osimo!
Una giornata al Conero
In soli 25 minuti da Ancona si raggiunge la famosa Riviera del Conero, con il suo parco naturale che si estende per ben 6.000 ettari, un luogo di rara bellezza caratterizzato da alte coste, falesie calcaree, spiagge di sassi bianchi e acque cristalline, calette segrete e bosco.
Trascorrere una giornata al Conero significa sbizzarrirsi tra i numerosi sentieri trekking, MTB e a cavallo che vi regaleranno panorami mozzafiato, i piccoli borghi come Sirolo, la “perla dell’Adriatico”, le calette e le spiagge più selvagge ma anche quelle attrezzate di Marcelli e Numana. E perché non dimenticare l’auto (e i problemi di parcheggio) e partire alla scoperta del Conero in sella ad una Vespa?
Qualunque sia il mezzo di trasporto per il quale opterete, una gita fuori porta al Conero saprà regalarvi molto relax, pur strizzando l’occhio all’attività fisica e al buon cibo. D’altronde, che preferiate stare sdraiati al sole o i bastoncini da trekking, una cena a base di pesce fresco in uno dei tanti ristoranti vista mare del Conero non può che essere il finale coi fiocchi di una giornata altrettanto perfetta.
Visitare i castelli di Arcevia
Sarà sufficiente un’ora in auto per raggiungere Arcevia, borgo delle Alte Marche confinante con il Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi. Questo borgo medievale, insieme ai suoi 9 castelli – sorti tra il ‘200 e il ‘400 per difendere il territorio e la città stessa, è il punto di partenza per una giornata on the road alla scoperta di antiche leggende, tradizioni minerarie e mura antichissime da cui godersi un delizioso aperitivo con tramonti mozzafiato.
▶︎ Scopri di più su “I castelli di Arcevia”.
Loreto, la città mariana
Tappa finale del Cammino della Porta d’Oriente, Loreto, città mariana famosa in tutto il mondo, non ha bisogno di tante presentazioni. La Basilica della Santa Casa, o Santuario di Loreto, è meta di pellegrinaggio in qualunque periodo dell’anno. Per raggiungere la Basilica, qualora si voglia vivere appieno l’esperienza spirituale dei pellegrini, è possibile salire la Scala Santa, ossia 330 gradini da percorrere per poter purificare l’anima prima di entrare nel santuario.
Tuttavia, la Basilica ma non è l’unica cosa da vedere a Loreto. Dal Museo Storico Aeronautico agli affascinanti camminamenti di Ronda, Loreto è una piacevole opzione a cui abbinare, perché no, una cena di pesce al Conero per concludere la giornata come si deve!
▶︎ Il nostro post su “Cosa vedere a Loreto”.
Visitare Senigallia
La città dalla “spiaggia di velluto”, Senigallia è nota per essere meta di turismo balneare grazie alle sue spiagge sabbiose simili a quelle della nostra Riviera Romagnola.
Meta prediletta degli amanti degli anni ’50 americani grazie all’evento “Summer Jamboree” che si svolge ogni anno tra fine luglio e i primi di agosto, Senigallia ha dato i natali a papa Pio IX e offre anche un ricco centro storico con un patrimonio storico e artistico di tutto rispetto. Solo per citare alcune delle chicche cittadine:
- la Rocca Roveresca, una fortezza voluta dal cardinale Albornoz nel 1350, nei secoli utilizzata come prigione, orfanotrofio, deposito di materiale militare e addirittura balneare, biblioteca e, oggi, museo;
- la Rotonda sul Mare, simbolo della città, collocata in mare su palafitte;
- Piazza del Duca, con il Palazzo omonimo e la Fontana delle Anatre o dei Leoni;
- i Portici Ercolani e il Foro Annonario, dove si svolge il mercato.
Andar per borghi
La provincia di Ancona è ricca di borghi medievali da non farsi sfuggire. Ognuno ha le proprie tradizioni, eventi e costumi da celebrare annualmente, artigianato pregiato e personaggi da ricordare e bizzarri aneddoti da raccontare.
Di tutti i borghi nei dintorni di Ancona ve ne sono tre che, a nostro parere, meritano di essere assolutamente visti:
- Offagna, abbarbicato su una rupe di arenaria, con la sua rocca del ‘400 (e Museo delle Armi al suo interno), i suoi rioni e le sue famose feste medievali. Senza dimenticare le panoramiche vie dei Tornei e del Monastero, la torre dell’orologio con la sua galleria che, di notte, può suscitare un po’ di timore.
- Castelfidardo, la città “capitale della fisarmonica” e dell’Unità d’Italia. In questo borgo dalle antichissime origini troverete non solo il Museo Internazionale della Fisarmonica, ma anche il Monumento Nazionale delle Marche, in memoria della battaglia che qui si svolse il 18 settembre 1860 e che portò all’annessione delle Marche e dell’Umbria a quello che divenne, l’anno successivo, il Regno d’Italia. E per concludere in bellezza, i Giardini di Porta Marina, con la fontana “Il bosco della musica” progettata da Tonino Guerra, e il Museo del Risorgimento.
- Corinaldo, noto come “il paese dei matti” e per aver dato i natali a Santa Maria Goretti. Divertitevi a scoprire la storia di Scuretto, il calzolaio amante delle osterie, e la sua casa, il pozzo della polenta e visitate il Santuario con le reliquie della Santa.
Street art a Cacciano
Soprannominato “il paese dei murales artistici”, Cacciano è un piccolo borgo ad appena 15 minuti in auto da Fabriano che ha saputo ridare vita al paese grazie alla street art. Ogni anno, infatti, artisti di fama nazionale e internazionale abbelliscono il borgo con opere splendide, che spesso ricoprono intere pareti delle abitazioni e rappresentano talvolta scene di vita contadina.
▶︎ Il nostro post su “Cacciano, il paese dei murales artistici”.
Il Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e Frasassi
Siamo certi di non svelarvi nulla di nuovo quando affermiamo che il Parco Naturale della Gola della Rossa e di Frasassi rientra nella top 10 dei luoghi da non perdere nelle Marche. Quest’area protetta di oltre 10.000 ettari è la più estesa della regione, uno scrigno di biodiversità caratterizzato anche da fenomeni carsici, ma anche da perle storico-artistiche da non perdere.
Cosa non perdere? Ecco alcune idee:
- la visita alle famosissime grotte di Frasassi, complesso ipogeo tra i più famosi in Italia scoperto nel 1948, un capolavoro della natura la cui maestosità lascia senza fiato;
- i borghi di Serra San Quirico – con le sue copertelle – e Genga;
- il Tempio del Valadier, in stile neoclassico, a pianta ottagonale in travertino, voluto da papa Leone XII e ospitante copia della statua in marmo la Madonna con il bambino di Canova;
- l’imponente chiesa di San Vittore alle Chiuse, in stile romanico;
- lasciarsi affascinare dalla leggenda di Pierosara;
- percorrere uno dei 35 sentieri escursionistici, da quelli più semplici a quelli più complessi come quello che conduce al Foro degli Occhialoni;
- godere delle proprietà benefiche delle acque sulfuree del fiume Sentino a pochi minuti dall’Abbazia di San Vittore alle Chiuse (l’odore non sarà dei migliori e la temperatura bella fredda ma dopo un po’ di trekking è una manna dal cielo!) e perché no, rilassarsi cullati da un’amaca lungo le rive del fiume!
Sassoferrato e il parco minerario di Cabernardi
A un’ora da Ancona si trova uno dei borghi più belli d’Italia, Sassoferrato. Un borgo incastonato come una pietra preziosa in un ambiente incontaminato, dove la natura si amalgama perfettamente con storia e architettura.
Trascorrere una giornata a Sassoferrato, dove ogni anno viene organizzata la rievocazione della Battaglia delle Nazioni tra Romani e popolazioni celtiche e italiche, significa non perdersi:
- la visita all’antica città di Sentinum, uno dei siti archeologici più importanti della regione;
- la Rocca Albornoz, eretta nel XIV secolo, da cui si gode un panorama molto suggestivo soprattutto al tramonto;
- l’Abbazia di Santa Croce;
- il MAM’S, l’unica galleria permanente di arte contemporanea delle Marche;
- il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari, con la ricostruzione di una casa contadina con “biroccio” marchigiano, il carro agricolo usato dai contadini;
- il Mulino della Marena con le suggestive cascatelle.
Sempre nel territorio di Sassoferrato, a circa 12km dal paese si trova Cabernardi, un piccolo paese che tuttavia, fino al 1959, ospitava il bacino di zolfo più grande d’Europa. Oggi l’area è diventata un parco archeominerario dove, grazie alla visita guidata, ripercorrete la storia della miniera, scoprirete le condizioni di lavoro pericolose con le quali i minatori avevano a che fare quotidianamente per estrarre “l’oro giallo” e gli eventi storici che hanno segnato il destino di questo paese.
▶︎ Scopri con noi “La miniera di zolfo di Cabernardi”.
Trekking nella provincia di Ancona
La presenza di 2 parchi naturali regionali rende la provincia di Ancona una zona perfetta per gli amanti del trekking e della natura. I numerosi sentieri, suddivisi per difficoltà, sono ben descritti sui siti dei parchi, permettendo all’escursionista di scegliere il percorso che più si addice alla propria preparazione fisica:
A questi si aggiungono le innumerevoli aree naturali dove si irradiano altrettanti sentieri molto suggestivi e ricchi di storia. Ecco alcune idee:
- escursione al Monte Strega, nel territorio di Sassoferrato;
- la cascata Sturo della Piscia, ai piedi del Monte Cucco, sempre nel territorio di Sassoferrato;
- il Cammino della Porta d’Oriente, da Ancona a Loreto;
- il Foro degli Occhialoni, dall’Abbazia di San Vittore a Genga;
- escursione alla scoperta del Buco del Diavolo.
In collaborazione con Tropilex BV