Cammino della Porta d’Oriente: da Ancona a Poggio

Definito il cammino più breve d’Italia, il Cammino della Porta d’Oriente collega Ancona, antica porta d’Oriente, a Loreto, sede della Santa Casa di Nazareth. Un percorso 100% made in Marche.

Perché Ancona è definita “antica porta d’Oriente”? Beh, basti pensare che nel 1219, San Francesco partì proprio dal porto della città per raggiungere la Terra Santa, o ancora che nel 363 San Ciriaco, patrono della città, da qui partì per la Terra Santa, dove venne ucciso. Ma l’aspetto più significativo riguarda i pellegrini che, sbarcando ad Ancona, percorrevano le strade immerse nelle campagne per raggiungere Loreto prima, Assisi e Roma poi.

Cammino della Porta d’Oriente: percorso completo e indicazioni utili

Il percorso completo prevede circa 44km che si estendono tra mare e colline, cingendo i territori di Ancona, Camerano fino al Parco Naturale del Conero, alternando campagna e piccoli borghi dai quali godere panorami mozzafiato.

Trattandosi di una distanza importante da percorrere, il cammino viene solitamente suddiviso in due tappe:

  • 1° tappa: Ancona – il Poggio (18km);
  • 2° tappa: Poggio – Loreto (26km).

Ecco alcune indicazioni utili per affrontare al meglio il percorso.

  • Segnaletica: caratterizzata da frecce gialle. Queste, oltre ad essere talvolta un po’ sbiadite, sono spesso posizionate nei posti più disparati: le troverete a terra, lungo i guardrail, sui pali della luce, sui bidoni della spazzatura, sui marciapiedi, dietro i cartelli stradali. Pertanto, occorre aguzzare bene gli occhi per non rischiare di sbagliare direzione e/o allungare il tracciato.
  • Cosa portare: cibo e acqua in abbondanza perché, almeno nella prima tratta, l’unica fontanella si trova ad Ancona lungo via Rodi, vicino all’ingresso di Parco Pincio. In alternativa, c’è sempre il ristorante Villa Romana dove potersi fermare per un menu tradizionale o per una semplice pausa caffè.
  • Se come noi non intendete percorrere le due tappe in due giorni consecutivi, vi consigliamo di lasciare l’auto a Poggio e raggiungere Ancona prendendo il bus 93 (biglietti acquistabili presso l’Osteria del Poggio a pochi metri dalla fermata). Potete anche fare il contrario ma dopo quasi 20km, personalmente preferiamo avere già l’auto a disposizione per tornarcene a casa invece di attendere il bus.
  • Tracciato: la prima tappa è un continuo saliscendi con dislivelli che variano dai 300 ai 600 metri. Non è un tracciato eccessivamente impegnativo ma un po’ di allenamento non guasta, se non altro per la distanza. Scaricate la nostra traccia gpx o seguitela utilizzando app come Komoot e non rischierete di perdervi.
  • Durata 1° tappa: circa 6h30, soste comprese.

Prima tappa del Cammino della Porta d’Oriente: Ancona- il Poggio

La prima tappa del Cammino della Porta d’Oriente inizia dalla piazza antistante il Duomo di Ancona, conosciuto anche come Cattedrale di San Ciriaco. Un capolavoro medievale in stile romanico e bizantino, dove spicca il marmo del Conero, dedicato a San Ciriaco, patrono della città. Dalla cima del colle Guasco, con la sua cupola medievale tra le più antiche d’Italia, domina tutta la città. Al suo interno, dove gli archi rampanti si alternano a transetti ricchi di preziose e simboliche formelle, non perdetevi la “Cripta dei Santi protettori”, così chiamata perché contiene le spoglie dei santi patroni della città, custodite in urne.

duomo di ancona
Esterno Duomo di Ancona

Dopo aver visitato il Duomo, ecco che può iniziare questa escursione che attraverserà, nell’ordine:

  • Colle dei Cappuccini e il Parco del Cardeto, il più grande di Ancona, da cui ammirare il mare seduti sulla cosiddetta “sedia del pensatore”, con alle spalle l’antico faro della fine del XIX secolo;
  • frazione Montacuto;
  • frazione Varano,

per poi raggiungere il Poggio, nel Parco Regionale del Conero.

Il primo tratto del cammino si svolge all’interno della città di Ancona: oltre alla cattedrale, si possono ammirare l’antico anfiteatro romano, il faro vecchio del 1860 e il cimitero degli Ebrei. Con ben 178 cippi funerari, è uno dei cimiteri ebraici più grandi d’Europa, con un prato inclinato verso Gerusalemme e con le scritte dei cippi volte a est.

👉 Sempre all’interno del Parco del Cardeto, non perdetevi l’opera dello scultore Floriano Ippoliti, la “Porta dei Mu”, legata ad una leggenda Maya.

Si continua per un breve tratto che si dirama all’interno della città, in zone trafficate, per poi uscire da Ancona ed imboccare una strada sterrata. Da questo momento in poi è un susseguirsi e un alternarsi di campagna, scorci sul mare, brevi ma intense salite che vi condurranno a Montacuto prima e, dopo una salita su strada asfaltata, al borgo di Varano.

👉 Varano, insieme a Poggio, era uno dei castelli di Ancona posti a difesa del Monte d’Ancona e la sua costa. Detto anche “paese dei dialetti”, ogni anno a settembre, dal 1970, ospita il Festival del Dialetto.

Ci troviamo di fatto all’interno del Parco Naturale del Conero. Ora non resta che raggiungere il Poggio, non senza qualche piccolo sforzo. Infatti, è in questo tratto che si concentrano le salite più impegnative che, dopo alcune ore di cammino, iniziano a farsi sentire. Una volta arrivati a Poggio, una sosta all’osteria omonima è d’obbligo!

👉 Da Poggio parte il sentiero 301 “Traversata del Conero”. Controllate il sito ufficiale del Parco del Conero per traccia e dettagli.

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