#ilmiobagaglioper lo Sri Lanka: consigli utili per un viaggio di 15 giorni

zaino backpackers

Oltre alla programmazione dell’itinerario fai da te di 15 giorni, la parte più ostica del nostro viaggio in Sri Lanka è stata la preparazione del bagaglio, o meglio dello zaino. Sì perché questo viaggio ci ha visti per la prima volta in modalità backpacker e, checché se ne dica, quando ci si trova davanti uno zaino da riempire, non è semplice ed immediato decidere cosa portare e cosa lasciare a casa, soprattutto se si è da sempre abituati a viaggiare con il bagaglio a mano.

Preparare il bagaglio per lo Sri Lanka: la scelta dello zaino

La prima cosa che abbiamo fatto, poiché ne eravamo sprovvisti, è stata acquistare gli zaini. Primo problema: quanto grandi? 50, 60 o 70 litri? Le teorie pullulano tra siti specializzati, blog e, perché no, anche tra chi non ha mai fatto un viaggio zaino in spalla ma vuole comunque rivelare i segreti di Pulcinella.

Ancora una volta ci affidiamo a Decathlon, optando per due zaini Quechua da 60 litri. Un giusto compromesso, in termini di capacità e un ottimo rapporto qualità-prezzo. Non dimenticate di acquistare dei lucchetti, soprattutto se viaggiate con i mezzi pubblici poiché negli ultimi anni si sono verificati diversi furti a danno dei turisti.

zaini quechua
I nostri zaini

Preparare lo zaino per lo Sri Lanka: cosa NON dimenticare

Less is more: questo deve essere alla base di ogni vostra scelta quando preparate un bagaglio. Per noi è ormai una routine consolidata, basti pensare che durante l’ultimo viaggio a Bratislava abbiamo portato un bagaglio a mano in due (si trattava di tre giorni ma siamo stati fieri di aver ridotto ulteriormente la mole di valigie) ma questo era un viaggio diverso dalle nostre solite destinazioni, più lungo e con una quantità di situazioni climatiche piuttosto diverse tra loro.

Vi avevamo già dato qualche spunto nel post sui consigli utili per organizzare al meglio il viaggio in Sri Lanka, ma oggi scenderemo più nello specifico.

Zaino per lo Sri Lanka: abbigliamento

Se come noi deciderete di visitare lo Sri Lanka a dicembre, dovrete considerare diverse zone climatiche: nelle città antiche l’umidità regnerà sovrana, nella Hill Country le temperature scenderanno piuttosto drasticamente e a sud il clima sarà più secco. Ecco, quindi, i nostri consigli:

  • preferite t-shirt in tessuto tecnico ed evitate il cotone: con l’elevato tasso di umidità, i capi in cotone non si asciugheranno velocemente una volta lavati;
  • portatevi una felpa pesante da indossare quando sarete nella Hill Country. Non c’è bisogno di esagerare come hanno fatto alcune persone che si sono portate le coperte;
  • colori: se avete magliette e/o calzoni bianchi, inseriteli nella lista delle cose da portare. Il bianco è considerato un colore sacro e appropriato quando si visita un tempio. Noi ci siamo portati delle magliette a maniche corte (no canottiere!) e, in loco, abbiamo acquistato due sarong (vanno benissimo pantaloni lunghi o comunque sotto il ginocchio ma, se amate i pantaloni sopra il ginocchio, sarong o parei sono la soluzione perfetta – a patto che non ve ne usciate con parei dalle stampe imbarazzanti);
  • calzini: portatevi tante, ma tante paia di calzini (grazie Simo per il consiglio!). Se non avete voglia di camminare a piedi nudi ogni volta che visitate un tempio (e nelle città antiche ve ne troverete uno ogni 20 metri), mettere e togliere i calzini si rivelerà un’ottima soluzione. Ciò implica, ovviamente, che dovrete lavarli più spesso e cambiarli obbligatoriamente ogni giorno;
  • bandana per la testa, rigorosamente da togliere all’ingresso dei templi;
  • scarpe: nel nostro caso abbiamo optato per un paio di scarpe da trekking e uno di scarpe da tennis. Portate anche una o due paia di infradito, sia per le giornate a spiaggia che per la doccia (l’igiene non è una delle priorità dell’ex Ceylon).
  • capi vecchi: se avete magliette o altro di cui vorreste sbarazzarvi in ogni caso, potreste fargli fare l’ultimo viaggio e non riportarli a casa.

Zaino per lo Sri Lanka: preparare il beauty case

Il tasto beauty case è, talvolta, dolente e anche molto soggettivo, nel senso che ognuno di noi, a differenza dell’abbigliamento sul quale si possono trovare diversi punti in comune, ha le proprie esigenze specifiche.

Partendo dal presupposto che io (Erica) non mi trucco quasi mai in viaggio, eliminare il make-up dallo zaino non mi è costato niente (con tutto quello che abbiamo sudato, poi, non so quanto sarebbe durato!). Fatta eccezione per questo aspetto, ecco cosa NON potete lasciare a casa:

  • crema solare (per un fantasmino come me il fattore di protezione 50 è il minimo sindacale), crema doposole e una crema corpo idratante (dopo un’intera giornata sotto il sole la vostra pelle ve la chiederà implorando);
  • shampoo e bagnoschiuma: a meno che non soggiorniate in dei resort, non troverete i famosi kit cortesia e i supermercati forniti sono solo nelle grandi città come Colombo e Kandy. Se usate uno shampoo particolare, va da sé che dovrà obbligatoriamente trovare posto nel vostro zaino;
  • medicinali: Tachipirina® ed antibiotico (nel mio caso anche uno specifico per la gola) non possono mancare. Anche una crema per alleviare il prurito delle punture di zanzare può essere utile (noi utilizziamo Reactifargan®);
  • repellente: l’Autan Tropicale è il migliore e più raccomandato;
  • assorbenti: viaggiatrici, se utilizzate gli assorbenti durante il ciclo, portateveli dall’Italia. Come nel caso dei prodotti da bagno, se non trovate un supermercato fornito, siete fregate;
  • asciugamano in microfibra: una manna dal cielo durante le giornate calde o di trekking. Non pesa, non occupa spazio e vi salverà la vita quando vi ritroverete a sudare anche i liquidi che non credevate di avere.
  • asciugamani da spiaggia in microfibra: anche questi occupano poco spazio e saranno utili sia quando vi farete la doccia (talvolta quelli delle homestay sono soffici come la carta vetrata) sia quando andrete a spiaggia (non ci sono stabilimenti balneari).
zaino
Repellente, crema solare, bandane, asciugamano e organizzatori

Zaino per lo Sri Lanka: accessori

Una volta deciso cosa voler mettere nello zaino, dovevamo capire come distribuirla all’interno. Quale miglior soluzione dei set di organizzatori di viaggio? Santo Amazon! Ci siamo accorti di non averne abbastanza una settimana prima della partenza e, voilà, problema risolto.

Preparare lo zaino per lo Sri Lanka: cosa evitare

Sappiamo che ci sono persone che quando partono non riescono a fare a meno di portarsi la casa ma ci sono delle cose che, per questo tipo di viaggio e questo tipo di destinazione, potete tranquillamente evitare.

  • Phon: alcune homestay ne sono provviste ma, se così non fosse, con il caldo che fa i vostri capelli si asciugheranno in 5 minuti;
  • adattatori: forse in passato erano necessari ma oggi la maggior parte delle prese nelle homestay non necessita di alcun adattatore. Nel peggiore dei casi vale la regola della matita;
  • non portatevi troppi vestiti: riempire lo zaino è facilissimo ma pensate che tutto quel peso ve lo ritroverete sulle spalle e sulla schiena e dovrete spostarlo da una città all’altra, sui mezzi pubblici cingalesi;
  • concludiamo la lista con due cose che, a meno che non pensiate di vivere lo Sri Lanka in stile Mowgli, non c’è alcun motivo di portarsi dall’Italia: carta igienica e sapone per il bucato. Ma perché dovreste portarvi i rotoloni Regina? Dove credete di essere? Quando dovrete lavare i panni, chiedete del sapone al vostro host o compratelo lì! Quando abbiamo letto di persone che raccomandavano queste due cose quasi fosse una questione di vita o di morte siamo rimasti un tantino basiti.

Ricapitolando, preparare il bagaglio per un viaggio in Sri Lanka di 15 giorni non è poi così difficile: basta non esagerare, avere un po’ di spirito di adattamento e definire con attenzione ciò di cui veramente si ha bisogno. Voi di cosa non avreste fatto assolutamente a meno?


Questo post partecipa all’iniziativa #ilmiobagaglioper di Orsa nel Carro e i prodotti inseriti non sono sponsorizzati. Foto di copertina: Pixabay

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24 commenti

  1. Erica grazie per questo nuovo contributo alla rubrica, ti ho già inserita nella pagina! 😉 Consigli utilissimi soprattutto quello dell’ultimo viaggio dei capi di abbigliamento che ho trovato geniale! Come si dice non lasciamo solo un pezzo di cuore in viaggio ma anche un pezzo d’armadio hahahaha 😛
    Stavo pensando ai calzari (tipo quelli ai controlli in aeroporto) al posto dei calzini per il discorso templi, che dici potrebbe essere un’idea? Oddio l’umidità talmente alta che il cotone non asciuga? No io sarei morta! 😀 Grazie ancora! 🙂

    1. Ecco, noi abbiamo lasciato un bel pezzo di armadio e ripeteremo senz’altro l’esperienza! 😂 Secondo me i calzari potrebbero andare benissimo, anzi, grazie dell’idea (a patto che si indossino i calzini – ora che ci penso ho visto ad Anuradhapura una coppia di cinesi con i calzari blu e piedi nudi – effetto appiccicoso ne abbiamo?). Quanto al cotone, lo abbiamo provato sulla nostra pelle: avevamo 2/3 magliette e si sono asciugate dopo 2 giorni e utilizzo del phon che neanche in una messa in piega della Ferragni 😱 . Ps. grazie per la condivisione sul blog 😘

  2. Anche io in questo periodo sto “studiando” il discorso zaino in maniera approfondita. Ho già due zaini piccoli che uso per i viaggi dai due ai quattro gironi, ma ad agosto starò via una settimana e quindi mi devo attrezzare perché non ho nessuna voglia di trascinarmi dietro il trolley. Anche io faccio parte della scuola “less is more”, quindi penso che farò portare un 40 litri al mio compagno mentre io userò uno zaino da 35.
    Ottimo il consiglio di portare delle cose vecchie e di lasciarle lì!
    Ti trovi bene con i set da mettere nello zaino? Io sono molto indecisa perché ho provato una volta sola quelli di plastica un po’ rigida che poi non riuscivo a sistemare nello zaino…

    1. Con i set mi sono trovata molto bene ma non sono rigidi, quindi sono riuscita a sistemarli e “adattarli” allo spazio più facilmente. 40 litri e 35 sono perfetti per una settimana, anche noi provvederemo ad acquistarli per le prossime volte ma il trolley rimarrà sempre una priorità nei viaggi molto brevi. Difficile abbandonare questa abitudine 😅

      1. Ah ok, allora sono quelli di nylon molto sottile, mi sa. Ma quindi per esempio metti tutte le t-shirt in una sacca, i pantaloni in un’altra ecc? E poi questi sacchetti stanno fermi nello zaino senza sgusciare ovunque mentre cammini? Scusa le domande ma approfitto della tua esperienza!

        1. Quelli che ho preso mi sembra siano in poliestere e sì, sono molto sottili. Ho fatto un sacchetto con le magliette, uno con i pantaloni (rigorosamente arrotolati 😉 ), uno con le scarpe e uno con la biancheria intima. Nello zaino stavano ben fermi, non abbiamo mai avuto “fastidi” mentre camminavamo, quindi direi che puoi stare tranquilla e provarli. Fammi sapere!

  3. Non ho mai fatto un viaggio zaino in spalla, e per quanto sono una che non si trucca in viaggio o bada troppo all’aspetto, mi troverei in difficoltà forse ad “essenzializzare” così il bagaglio!

    1. Possiamo capirlo, d’altronde però è tutto peso che ci si porta – letteralmente – sulle spalle. Ognuno comunque ha le proprie abitudini no?

  4. Il primo e unico viaggio che ho fatto con lo zaino in spalla risale a 30 anni fa per un tour della Danimarca e ti assicuro che se dico che gli zaini erano spartani devi crederci. Tra l’altro pesavano tantissimo e questo forse mi ha fatto decidere che non avrei mai più fatto un viaggio con lo zaino. Per questo ammiro tantissimo quelli che lo fanno e per di più che scelgono mete particolari e difficili come avete fatto voi con lo Sri Lanka. A proposito: a quel tempo non c’erano neanche i cellulari. 😉

  5. Non conoscevo la regola della matita, davvero utile! Anche io mi porto sempre il lucchetto per chiudere lo zaino. Certo, dipende dove mi trovo ma immagino che in SriLanka sia fondamentale.

    1. Diciamo che è fondamentale quando si viaggia con i mezzi: i bus sono talmente pieni che se non si ha sempre sott’occhio il proprio bagaglio si possono rischiare brutte sorprese

  6. Avete scritto davvero una guida ottima Erica! Less is decisamente more per un viaggio in Sri Lanka. Solo i calzini non sono mai abbastanza ahaha se ne possono portare a valanga e non fanno mai male quelli! 🙂

  7. Aggiungo di portare shampoo, doccia schiuma e crema per il corpo solidi (li vende Lush anche on line) per evitare rogne al controllo e perché comunque sono biodegradabili e quindi usabili ovunque.

  8. Per i capelli che mi ritrovo, io non dimentico mai il balsamo perché altrimenti divento matta. In Brasile me lo scordai e arrivai a districarmi i capelli con la crema nivea. Un disastro. Mai più senza balsamo.

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