Itinerario di 6 giorni nel triangolo culturale in Sri Lanka: cosa vedere, cosa evitare e consigli utili – parte II

Itinerario nel triangolo culturale in Sri Lanka Sigiriya

Visitare il triangolo culturale in Sri Lanka richiede tempo: coloro che vi dicono che è possibile fare tutto in tre giorni mente e sa di mentire, soprattutto se decidete di spostarvi con i mezzi pubblici e se non vi limitate a fare due foto stile “cinesi impazziti” e volete godervi i posti che decidete di vedere.

Ecco perché nello scrivere i post su queste città siamo stati costretti a dividere l’itinerario in due parti. Nel primo post sul nostro itinerario di sei giorni nel triangolo culturale vi abbiamo consigliato cosa vedere ad Anuradhapura, Mihintale e Dambulla. Oggi vi porteremo a Polonnaruwa, Sigiriya e Pidurangala, Aukana e Reswehera.

Cosa vedere a Polonnaruwa, antica capitale del paese

Le rovine di Polonnaruwa superano di gran lunga quelle di Anuradhapura non solo quanto a superficie, ma anche a bellezza e stato di conservazione. Una tappa da non perdere in un viaggio in Sri Lanka.

Per comodità vengono suddivise in cinque gruppi: il Royal Palace (dal quale siamo partiti), il Quadrilatero, il gruppo settentrionale, Island Park e il gruppo meridionale.

Royal Palace Polonnaruwa
Royal Palace Polonnaruwa

6 cose da non perdere durante una visita a Polonnaruwa

Il Quadrilatero e il gruppo settentrionale sono senza alcun dubbio le zone con la maggiore concentrazione di rovine. Sebbene la visita inizi di solito dal gruppo del Royal Palace (una struttura che doveva essere davvero sontuosa in passato con i suoi sette piani ma di cui oggi restano solo i ruderi), fate in modo di non perdervi queste sei chicche:

  • Vatavage – questo reliquario si dice abbia in passato conservato il dente di Buddha e presenta quattro ingressi, ad uno dei quali si trova una pietra di luna splendida;
  • Latha-Mandapaya – ricorda tanto una staccionata i cui “pali” circondano un piccolo dagoba. I pilastri in pietra formano degli steli di loto terminanti con dei boccioli chiusi;
  • Shiva Devale II – completamente realizzato in pietra, è luogo di pellegrinaggio per le coppie che vogliono avere dei figli. Il nostro tuk tuk ci ha portati qui e, dopo averci raccontato questo dettaglio, mi guarda e mi dice “if you want, you can stay and pray” (la delicatezza non era proprio il suo forte, così come la riservatezza);
  • Rankot Vihara – è il 4° dagoba di tutto il paese in termini di grandezza con i suoi 54m di altezza. La somiglianza con gli stupa di Anuradhapura è abbastanza evidente;
  • Lankatilaka – con le sue pareti alte 17m, è indubbiamente l’edificio che ci ha maggiormente colpiti. Il Buddha in piedi, privo di testa, è di un’imponenza tale da farti sentire un piccolo moscerino;
  • Gal Vihara – quattro statue in pietra del Buddha, ognuna in posizione diversa, che sembrano essere fatte di marmo tale è l’effetto che la roccia riesce a trasmettere.

Informazioni e consigli utili

  • Come raggiungere Polonnaruwa da Dambulla: il bus 48 o 41 partono ogni mezz’ora e vi porteranno a destinazione (sull’incolumità non possiamo garantire) in circa un’ora e mezza. Noi ci siamo fatti lasciare prima di Kaduruwela, stazione principale dei bus da dove, tuttavia, abbiamo ripreso il bus per tornare a Dambulla. Il biglietto costa 125 rupie a persona (0,60€). Non ci spieghiamo come mai al ritorno il biglietto sia costato 110 rupie (forse perché non lo abbiamo preso nello stesso punto? Mistero).
  • Quanto costa visitare Polonnaruwa in tuk tuk: noi abbiamo contrattato a lungo con i tuk tuk alla fermata del bus e abbiamo strappato 2.500 rupie (12€) per l’intera giornata, inclusa una tappa in una gioielleria per cambiare i soldi e la pausa pranzo.
  • Quanto costa il biglietto d’ingresso per Polonnaruwa: il biglietto costa 25$ ma noi abbiamo preferito pagare in rupie (4525 rupie a persona, l’equivalente di quasi 22€, risparmiando sul doppio cambio).
  • Quanto dura la visita al sito di Polonnaruwa: se intendete visitare tutti, ma proprio tutti, i siti inclusi nel biglietto, dovete considerare un’intera giornata. Noi siamo arrivati intorno alle ore 9 e abbiamo ripreso il bus alle 16 (il sito chiude alle 18).
  • All’interno del sito archeologico troverete dei “punti ristoro” dove acquistare acqua e frutta ma vi consigliamo di fare rifornimento prima di entrare: fuori dalla fermata del bus troverete numerosi negozi dove acquistare bottigliette d’acqua e qualche snack. Anche qui il caldo si farà sentire, eccome se si farà sentire! Abbiamo visto alcuni temerari in bicicletta ma le loro facce, possiamo garantirvelo, facevano tanto pensare all’ipertermia!
  • Come nel caso di Anuradhapura, trattandosi di siti sacri, restano validi i nostri consigli utili sul dress code.

Scalare Sigiriya e Pidurangala in un giorno

Il nostro host ci aveva avvisati: “Non affrontate Sigiriya e Pidurangala nello stesso giorno, è troppo faticoso” (credo avesse notato il nostro physique du rôle). Ma noi siamo famosi per la grande fiducia in noi stessi e, da grandi estimatori di Barack Obama, con la stessa fierezza abbiamo pensato “yes, we can”.

Scalare Sigiriya e Pidurangala nello stesso giorno è difficile e faticoso, soprattutto con certe temperature. Certo, abbiamo visto ultra sessantenni salire quei ripidi e scivolosi scalini come se stessero bevendo un caffè, ma fortunatamente si è trattato di eccezioni: ad esclusione dei local, nelle facce della gente era visibile un’evidente mancanza di ossigenazione.

sigiriya
Sigiriya

Per raggiungere la sommità di Sigiriya dovrete salire 1.200 scalini, la maggior parte dei quali scivolosi e di diverse profondità, cosa che rende la camminata incostante e più difficoltosa. Ci abbiamo messo circa 40 minuti ma non vi nascondiamo che le soste sono state numerose, soprattutto a causa dell’umidità che ha reso il tutto più complicato.

Prima di arrivare ai Lion’s Paws, potrete osservare (senza fotografare) dipinti murali in perfette condizioni e il Mirror Wall, un muro alto 3m dove in passato, grazie al fatto che la sua superficie era liscia come uno specchio, gli uomini scrivevano i propri commenti sulle donne ritratte nei dipinti murali.

Arrivare ai Lion’s Paws significa aver completato i 3/4 della salita: solo tre rampe di scale in metallo vi separeranno dal sito archeologico, una sommità terrazzata che re Kasyapa aveva scelto per creare la sua capitale fortificata (non proprio comodissimo ma senz’altro d’impatto!). Qui ci siamo divisi: causa vertigini, manager non se l’è sentita di arrivare fino in cima. Come voi, anche lui si è dovuto accontentare delle foto che ho scattato. Raggiungere la sommità non è stata solo una bella soddisfazione, ma vale la pena considerato il panorama.

Salire fino alla cima di Pidurangala, al contrario, necessita meno tempo, circa 25 minuti (in salita). Anche qui non è stato semplice, il sentiero è stato creato dai pellegrini e si presenta in molti tratti sconnesso.

Le difficoltà maggiori le riscontrerete negli ultimi 20 metri dove non si è più in presenza di un sentiero, bensì di rocce incastrate tra loro che occorre saltare e superare con la stessa abilità di un contorsionista.

salita pidurangala
Dicevamo…

Una volta arrivati in cima, tuttavia, vi troverete di fronte un paesaggio unico, con Sigiriya come protagonista. I vostri polmoni riprenderanno a funzionare regolarmente e siamo certi che anche voi resterete a godervi la vista per più di 5 minuti vista la faticaccia.

Sigiriya vista dalla cima di Pidurangala
Sigiriya vista dalla cima di Pidurangala

Informazioni e consigli utili

  • Se, come noi, intendete coraggiosamente visitare entrambi i siti in un unico giorno, iniziate con Sigiriya e fate in modo di essere lì prima delle 8 per evitare la calca dei gruppi organizzati. Alcuni iniziano la salita anche prima per arrivare in cima prima dell’alba, noi non ce la siamo sentita di svegliarci così presto. Lasciate la visita ai giardini e al museo alla fine, dopo che sarete scesi, così vi godrete un pò di ombra.
  • Acqua: nel caso di Sigiriya NON troverete ambulanti lungo la scalata (c’è solo un bar all’ingresso, dopo la biglietteria), pertanto partite con una bella scorta. Se proprio doveste trovarvi a secco, una volta arrivati ai Lion’s Paws troverete degli operatori della Croce Rossa che, siamo certi, non avranno alcun problema a fornirvi dell’acqua per evitare che sveniate.
  • A Sigiriya, fate attenzione a scimmie e vespe: le prime non si faranno alcun problema a rubarvi qualunque cosa somigli a del cibo, mentre le seconde, nidificando su alcune zone della parete rocciosa, tutto vogliono tranne che gente urlante che le disturba. Ci è stato raccontato che 15 giorni prima della nostra visita dovettero chiudere il sito perché un gruppo di turisti dal tono di voce particolarmente alto le aveva svegliate, causando il panico. I punti in cui nidificano sono segnalati, quindi cercate di fare silenzio e fatelo presente anche agli altri visitatori, se li vedete pronti a dare sfogo alle loro ugole.
  • Se intendete salire in cima a Pidurangala al tramonto non dimenticate di portarvi una torcia.
  • Quanto costa il biglietto per Sigiriya: 30$ a persona (noi abbiamo pagato 5.430 rupie a persona).
  • Quanto costa il biglietto per Pidurangala: 500 rupie a persona.
  • Come raggiungere Pidurangala da Sigiriya: Pidurangala può essere raggiunta a piedi, percorrendo un sentiero di 1 km che costeggia in parte il fossato intorno a Sigiriya o potete prendere uno dei tanti tuk tuk che sostano al controllo biglietti di quest’ultima. Noi abbiamo preferito camminare per sciogliere l’acido lattico.
  • Come raggiungere Sigiriya da Dambulla: purtroppo non siamo riusciti a leggere il numero del bus che in 45 minuti ci ha lasciati a circa un paio di km dalla biglietteria ma sappiamo che partono da Dambulla ogni 15 minuti. Chiedete al vostro host quale prendere, il nostro lo ha fermato davanti a casa. Il biglietto costa 45 rupie a persona, 0,20€. Al ritorno eravamo così distrutti che da Pidurangala abbiamo preso un tuk tuk (1.000 rupie – 4,80€, circa un’ora di viaggio).

Una giornata ad Aukana e Reswehera

I templi di Aukana e Reswehera sono due tappe che pochi turisti inseriscono nell’itinerario principalmente per due motivi: il primo è che raggiungerli con i mezzi pubblici è un po’ complicato, il secondo è che spesso si preferisce dedicare una giornata ad altro, magari ad un parco nazionale, piuttosto che vedere altri templi. Siccome dicembre non è il mese ideale per visitare il Minneriya National Park (il più vicino a Dambulla), abbiamo preferito optare per una giornata più culturale. E abbiamo fatto bene, eravamo gli unici visitatori.

Su consiglio del nostro host abbiamo optato per un tuk tuk che ci accompagnasse per tutto il giorno. Altra scelta azzeccata: complice il nostro driver che dopo Aukana si è perso, abbiamo percorso stradine strettissime nel bel mezzo della natura, attraversando piccoli villaggi i cui abitanti non sono di certo abituati a vedere degli “stranieri” e ti guardano quasi fossi un alieno.

Sia il Buddha di Aukana che quello di Reswehera sono scolpiti nella roccia ma a Reswehera potrete anche visitare la grotta di Sasseruwa, contenente diverse statue del Buddha (di cui una lunga quasi 12m), la stupa con vista su uno splendido lago di ninfee e il Bo Tree, nato da uno dei 32 alberelli dello Sri Maha Bodhi di Anuradhapura. Se vi piace l’atmosfera mistica, dedicare una giornata alla visita di questi due templi è doveroso: l’assenza di turisti li rende due luoghi ancora “vergini”.

Se volete organizzare una giornata ad Aukana e Reswehera dovete sapere che:

  • sia i biglietti per il tempio di Aukana che per quello di Reswehera costano 1.000 rupie a persona (circa 4,80€);
  • se decidete di prendere il bus, dovrete arrivare prima a Kekirawa, poi ad Aukana. Non sappiamo quanti bus colleghino Aukana a Reswehera ma siamo certi che Aukana si trovi sulla linea ferroviaria Colombo-Trincomalee;
  • quanto costa il tuk tuk per l’intera giornata: 3.000 rupie (14,50€), pausa pranzo inclusa.

Cosa evitare in un itinerario nel triangolo culturale

Il nostro itinerario nel triangolo culturale è giunto al termine e non vi nascondiamo che, nonostante il gran caldo, scrivere questi due post ci ha fatto tornare in mente tanti bei momenti e tante risate.

Tuttavia, siccome non è tutto oro quel che luccica, vorremmo lasciarvi con un paio di consigli su cosa evitare, soprattutto se avete pochi giorni a disposizione.

  • Anuradhapura e Polonnaruwa sono siti archeologici piuttosto simili, quindi se avete pochi giorni per visitare il triangolo culturale vi consigliamo di scegliere Polonnaruwa.
  • Se come noi amate fare un po’ di trekking, Sigiriya e Pidurangala sono entrambe imperdibili. Diversamente, potete sceglierne una della due (magari unendola alle grotte di Dambulla lo stesso giorno), a seconda del costo e di quanto avete voglia di faticare. Personalmente abbiamo preferito Sigiriya, ma la scelta è molto soggettiva.
  • Se ne avete abbastanza di stupa e Buddha, un safari in un parco nazionale può essere una bella alternativa per una giornata ma informatevi bene su quanto convenga visitare questo o quel parco a seconda del periodo. Minneriya è il più vicino ma a dicembre è raro vedere elefanti.

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10 commenti

  1. Mamma mia! Prosegue il vostro racconto di un viaggio spettacolare! Ho apprezzato specialmente il vostro obameggiante ‘yes, we can’, perchè anche noi siamo così: mettiamo tantissima carne al fuoco e ci diciamo: ‘vabbè, al massimo poi questo non lo facciamo…’ …E invece facciamo sempre tutto, a costo di stancarci come non succede in 2 mesi di lavoro!!!
    Foto strepitose

    1. Va sempre a finire così, finché le gambe reggono non c’è stanchezza che tenga 😂 il motto obamiano è diventato un mantra per noi!

  2. Che meraviglia *-* foto, luoghi, esperienze! Lo adoro e spero un giorno di poter fare il vostro stesso viaggio!
    Certo che le temperature ti buttano un sacco giù, o almeno è quello che succederebbe a me e alla mia pressione ahahah

    1. I primi 7 giorni sono stati tosti, per fortuna poi calano e diventano accettabili (nella hill country fa addirittura freschino!): passata la zona archeologica puoi dirti sopravvissuta 😉

  3. Ragazzi, non fatemi pentire del cambiamento dell’ultimo momento! Vada che quest’anno la sorte ha deciso altro, ma il prossimo niente sorprese.
    Ho seguito le vostre storie con curiosità (chiamatelo stalkeramico), e ora con voracità recupero i post. Perché c’è qualcosa nello Sri Lanka, come nell’Asia in generale, che non smette di affascinarmi.
    Grazie per le tante semplici e chiare indicazioni, che in questo anno studierò attentamente. Spero solo di riuscire ad essere altrettanto brava.
    Domanda a bruciapelo: davvero si riesce a girare con facilità in mezzi pubblici e tuk-tuk?
    A presto,
    Claudia B.

    1. Sono sicurissima che non ti pentirai della tua scelta di quest’anno 😉 Anzi, posso dirti che non vedo l’ora che partiate?
      Per rispondere alla tua domanda, sì, è facilissimo girare con i mezzi pubblici in Sri Lanka, oserei dire che è doveroso se si vuole vivere davvero un paese. Sei già abituata dopo il viaggio in Thailandia, lo Sri Lanka non ti darà alcun problema 😉
      Un bacione
      Erica

  4. Mi hai fatto ricordare il mio viaggio, di cui ricordo ancora tutti i particolari che hai descritto. E’ stato un peccato che manager non abbia goduto della vista dalla sommità di Sigiriya; è uno spettacolo incredibile. Ai tempi della mia visita le pitture rupestri raffiguranti figure femminile erano fotografabili. Complimenti per l’articolo e le belle foto

    1. Grazie per i complimenti, mi ci è voluta una settimana per scriverlo e riunire tutti gli appunti che avevo preparato in viaggio (di questo passo finirò i post su questo viaggio a Natale 😂).
      Lo so, è stato un peccato che non sia arrivato fino in cima ma dopo aver fatto i primi 10 scalini ha iniziato a sentirsi poco bene, rimanere “a terra” è stata la decisione migliore.
      A presto
      Erica

  5. Che bellezza di posti! Lo Sri Lanka mi affascina anche se temo sia tropo simile all’India per i miei gusti. Voi che ne pensate?

    1. Ciao Paola! Non siamo mai stati in India ma da quel che ho potuto appurare con tanti amici e blogger, l’India é molto diversa dallo Sri Lanka, sia in termini di cosa vedere che di sensazioni provate. Che impressioni hai avuto dell’India? Magari così posso darti conferma o smentita 😅
      Erica

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