Cosa fare e vedere a Ripatransone, il belvedere del Piceno

Uno dei centri più antichi ed importanti della provincia di Ascoli Piceno, Ripatransone, per la sua posizione, viene comunemente definito il “belvedere del Piceno”.

Bandiera arancione del TCI, questo borgo è una tappa imperdibile in un itinerario alla scoperta del territorio ascolano. Il suo patrimonio artistico, nonché le sue tradizioni culinarie e popolari lo rendono un luogo ideale per una gita fuori porta nelle Marche.

Durante il nostro viaggio nella Valdaso (o Valle dell’Aso), abbiamo deciso di inserire anche Ripatransone e, a visita ultimata, non possiamo che confermare di aver preso la decisione giusta. Perché? Scoprite con noi l’itinerario a piedi con le 10 cose da non perdere a Ripatransone! (Tranquilli, non sono tutte chiese 😜)

Duomo – Concattedrale dei SS. Gregorio Magno e Margherita

Sì, lo sappiamo che vi abbiamo appena detto che non avremmo scritto solo di chiese ma almeno concedeteci quella principale! Anche perché vale davvero la pena visitarla. Pensate che si tratta di un triplice santuario: al suo interno, infatti, si trovano anche la cappella della Madonna di San Giovanni, patrona del paese, e la cripta della Misericordia e Morte. Ancor prima delle cappelle, è impossibile non notare l’effetto scenico creato dai lampadari che sovrastano e circondano l’altare.

Il Duomo conserva anche numerose opere di notevole importanza, alcune delle quali create da Simone de Magistris, artista di Caldarola. La statua della Madonna di San Giovanni, in cartapesta, è qui conservata e, in occasione della festa dell’Ottava di Pasqua, diventa la protagonista della processione che antecede il Cavallo di Fuoco.

▶︎ Curiosità: tale tradizione risale al 1620 quando i Confratelli di San Giovanni (diventati poi confraternita) trasportarono a spalla da Recanati il Simulacro della Madonna di Loreto, modificandone il nome in Madonna di San Giovanni. È la stessa confraternita ad organizzare i festeggiamenti della “Domenica in Albis”.

duomo di ripatransone interno
Interno del Duomo

I tesori di Piazza XX Settembre

Dal Duomo, proseguendo su Corso Vittorio Emanuele, si raggiunge piazza XX Settembre. Si tratta di una piazza dalla forma trapezoidale che accoglie alcuni degli edifici più importanti del paese e dove passa immaginariamente il 43° parallelo.

Infatti, qui si affaccia il Palazzo Comunale, con la sua doppia scalinata e il portale sormontato dallo stemma del paese (un leone su cinque colli) e una meridiana. Al suo interno è possibile visitare il Museo Archeologico.

piazza XX settembre ripatransone
Piazza XX Settembre

▶︎ Godetevi il panorama dalla terrazza-belvedere antistante il Palazzo Comunale!

Sul lato ovest della piazza, fate una capatina nella piccola chiesa di San Rocco. Pensate che fu eretta nel 1526 come ex voto per lo scongiurato pericolo della peste e dell’invasione delle locuste. La chiesa è nota anche come Confraternita del Sacro Cuore di Gesù, detta dei Sacconi, che ha qui la sua sede dal 1829.

▶︎ Proprio a fianco della chiesa, nei giardini ex-Acli si trova uno dei punti panoramici più affascinanti di tutto il borgo. Fatevi trovare lì per l’ora del tramonto e godetevi lo spettacolo!

Poco più avanti, sulla sinistra, si incontra il Palazzo del Podestà, un esempio di stile romanico-gotico del ‘300, con un porticato a sette archi che non può non attirare il vostro sguardo. Al suo interno si trova il Teatro “Luigi Mercantini”, eretto alla fine del ‘700 e dedicato al poeta di Garibaldi che qui nacque.

Il Vicolo più stretto d’Italia

Iscritto nel libro del Guinness dei primati dal 1986, è talmente piccolo da non avere neppure un nome ma rispetta tutti i canoni per potersi fregiare di questo titolo:

  • è pavimentato;
  • è percorribile;
  • possiede almeno una porta o una finestra che vi si affacci.

Il vicolo più stretto d’Italia è largo 43cm, arrivando a 38cm in alcune stretture. Fino a quel momento, il vicolo più stretto che avessimo mai attraversato era il Vicolo del Bacio a Vico del Gargano (50cm) quindi è stato divertente percorrerlo e mettere alla prova la dieta!

Imboccate via Montebello e raggiungete via Tanursi. Qui troverete il vicolo.

▶︎ Attenzione! Il primo vicolo che incontrerete, sebbene vi sia un cartello, non è quello più stretto (anche se nemmeno lui scherza): percorretelo e seguite l’indicazione del cartello che troverete alla fine dello stesso che vi indirizzerà a destra. Subito dopo troverete quello “incriminato”.

vicolo più stretto d'Italia ripatransone
Il Vicolo più stretto d’Italia

La scalinata di Via Margherita

A pochi passi dal Vicolo più stretto d’Italia si trova la scenografica scalinata di Via Margherita. Divenuta famosa dopo essere apparsa su un billboard di Times Square a New York, grazie all’azienda americana Away Travel, è uno dei luoghi simbolo di Ripatransone. Lo scorcio che si gode dalla cima della scalinata è particolarmente suggestivo.

scalinata via margherita ripatransone
La scalinata di via Margherita

Il Teatro delle Fonti

La cinta muraria di Ripatransone è piuttosto articolata e si estende fino ad “includere” il Teatro delle Fonti e Complesso delle Fonti. Creato al XV-XVI secolo per proteggere le risorse idriche del paese, del complesso sono oggi visibili la corte, Porta Cuprense e Porta San Domenico. Il teatro, dove si tengono ancor oggi spettacoli e concerti, sovrasta l’antico lavatoio pubblico del complesso.

▶︎ Curiosità: nel XIV secolo, lo statuto comunale prevedeva il divieto di lavarsi i piedi nelle fonti per preservarne lo stato. Veniva altresì imposto l’uso delle brocche per attingere l’acqua, create con l’argilla dai vasai Peci (vi ricordate i vasai Bozzi di Montottone?). Le brocche venivano portate sul capo dalle donne, le quali erano anche le lavandaie del paese, recandosi di casa in casa a raccogliere i panni sporchi, separando i bianchi dai colorati e utilizzando fili diversi per ogni famiglia.

I musei di Ripatransone

Considerata la sua estensione, Ripatransone offre un bel numero di musei da poter visitare. Fra i principali vi proponiamo:

Ecco una mappa dei luoghi descritti finora.

Passeggiare lungo la cinta muraria alla ricerca di punti panoramici

La cinta muraria di Ripatransone, con i suoi 2,5km di lunghezza, offre numerosi punti panoramici. La vista a 360° che potete godere nelle giornate di cielo sereno spazia dai Monti Sibillini al Conero, dal Gran Sasso fino al Gargano. Gli scorci e i panorami che questo borgo riesce a regalare sono già da soli un ottimo motivo per visitare Ripatransone. Ecco alcuni dei punti panoramici più suggestivi:

  • i giardini ex-Acli;
  • piazza XX settembre (di fronte al Palazzo Comunale);
  • la cima della scalinata di via Margherita;
  • via Giovanni da Ripa (link Maps), a pochi passi dal Duomo;
  • la porta di Monte Antico, uno degli ingressi del paese (link Maps);
  • Colle San Nicolò (link Maps).
vista panoramica ripatransone
Panorama da via Giovanni da Ripa

I calanchi

Se tutto ciò di cui vi abbiamo parlato finora non fosse ancora sufficiente a farvi organizzare una giornata a Ripatransone, allora vi meritate anche queste ultime chicche. Da Ripatransone è possibile ammirare anche i calanchi, solchi nel terreno sul fianco della collina così profondi da far sembrare di trovarsi di fronte ad un paesaggio lunare.

Non si è trattato della prima volta che abbiamo visto i calanchi, ci era già successo a Maioletto e a Canossa, ma è sempre un bello spettacolo.

Assaggiare le specialità tipiche

Come per tutte le zone d’Italia, anche a Ripatransone il cibo “è una cosa seria”. Fra i piatti tipici che dovete assaggiare se decidete di visitare Ripatransone vi è senza alcun dubbio il Ciavarro (“lu ciavarre” in dialetto ripano). Si tratta di una zuppa composta da ben 12 varietà di cereali e legumi.

▶︎ Un tempo piatto tipico cucinato il 1° maggio, veniva preparato per dare fondo alle rimanenze e svuotare le dispense. Oggi, tuttavia, lo si può gustare in qualunque periodo dell’anno.

Altre specialità di Ripatransone sono la crostata con la ricotta, i “capelli d’angelo” (maccheroncini fini), lo stoccafisso in salsa e il vin santo. Noi abbiamo già fame a ripensare a tutte queste delizie, voi?

Assistere al Cavallo di Fuoco

Un evento unico nel suo genere, una tradizione centenaria per Ripatransone che attira ogni anno centinaia di turisti e curiosi da ogni parte d’Italia. Il Cavallo di Fuoco è un’istituzione che coinvolge tutta la popolazione, in un clima di festa che bisogna provare almeno una volta nella vita.

Cosa vedere nei dintorni di Ripatransone a un’ora di auto

In meno di un’ora di auto da Ripatransone potete raggiungere alcune delle più belle località della provincia di Fermo ed Ascoli Piceno. Potete spaziare dal mare all’entroterra, dai borghi alle città, alla scoperta di centri storici intaccati dal tempo, di specialità enogastronomiche da leccarsi i baffi e tradizioni centenarie dal fascino immutato. Ecco alcune idee:

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