Alle porte del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Sarnano è un piccolo borgo medievale in provincia di Macerata, tra i borghi più belli d’Italia e Bandiera Arancione. Il centro storico, nonostante in alcuni punti porti ancora i segni del terremoto del 2016, è un vero gioiellino molto ben conservato e il borgo, in generale, è riuscito a risollevarsi in modo straordinario, oltre ai numerosi sentieri trekking già presenti, anche grazie anche alla riqualificazione e alla riapertura al pubblico del sentiero ad anello chiamato “Via delle Cascate Perdute”.
Indice
La Via delle Cascate Perdute: caratteristiche principali
Inaugurato nel 2020, questo itinerario ad anello unisce tre suggestive cascate lungo il corso del torrente Tennacola:
- cascata dell’Antico Molino;
- cascata “de lu Vagnatò”;
- le Cascatelle.
La Via delle Cascate Perdute è un sentiero percorribile tutto l’anno ed è adatto a tutti, adulti e bambini. Di seguito le caratteristiche principali:
- Difficoltà: T
- Lunghezza: circa 6km
- Dislivello: ± 80m (unica eccezione la ripida discesa – e conseguente salita al ritorno – prima della cascata dell’Antico Molino)
- Durata: circa 2 ore
- Segnaletica: presente lungo tutto il percorso
- Equipaggiamento: scarpe da trekking (soprattutto in autunno/inverno, quando le piogge possono rendere il terreno fangoso e scivoloso), bastoncini non obbligatori (i corrimano sono sempre presenti). No passeggini, ad eccezione del tratto singolo che conduce alla cascata de lu Vagnatò.
Itinerario ad anello
Il percorso inizia da piazza Perfetti, in pieno centro storico, da cui godere un panoramica sulle valli e le cime circostanti.
👉 Consiglio: parcheggiate in Largo Bozzoni o Piazzale Alfonso Lamarmora
Dalla piazza, il primo salto che si raggiunge è la cascata dell’Antico Molino, nella zona del Piano. Dopo aver attraversato il paese, raggiungete la zona degli impianti sportivi, scendete lungo via del Colle (asfaltata), costeggiate le scuole e dopo circa 100 metri, prendete il sentiero sterrato che si apre sulla destra, scendendo verso il fiume. Come già anticipato, la discesa è piuttosto ripida e, nelle stagioni più piovose, il terreno può presentarsi fangoso e scivoloso. I ruderi dell’antico mulino del XVI secolo sono ben visibili, sebbene siano ricoperti dalla vegetazione. Seguite il sentiero, attraversate la passerella in legno e dopo pochi metri la cascata inizierà a fare capolino tra gli alberi. Sarà sufficiente scendere lungo le scalette ricavate nel terreno per raggiungere la riva del fiume e godersi la cascata, e il suo salto di ben 12 metri, in tutta la sua bellezza.
Per arrivare alla seconda tappa, in località Morelli, occorrerà tornare indietro fino all’incrocio tra il Palasport e la strada provinciale 78 Picena. Qui, sempre su strada asfaltata, tenete la sinistra fino a raggiungere il mattatoio. All’altezza della casa rosa prima del ponte attraversate la strada e percorrete la strada bianca. Al bivio successivo incontrerete la chiesa dedicata alla Madonna di Loreto: tenete la sinistra, oltrepassate il ponte e continuate il sentiero a destra fino alla cascata “de lu Vagnatò” con il suo salto di 10 metri.
👉 Il suo nome in dialetto maceratese deriva da bagno: in passato, infatti, i giovani del posto amavano venire qui per farsi il bagno. A voler essere proprio precisi, “vagnatò” è la versione dialettale del bagnatoio che si trova a pochi metri dalla cascata, dove si veniva a fare il bucato.
Per raggiungere la terza tappa dell’itinerario, imboccate il sentiero che sale tra gli alberi e che vi condurrà alle case della frazione dei Morelli. Qui incontrerete l’edicola della Madonna dei Quattro Occhi. Tenete la destra e, dopo qualche metro, continuate sulla destra sulla strada che attraversa campi coltivati.
👉 I Monti Sibillini, in questo ultimo tratto, sono proprio davanti a voi, pronti a regalarvi immagini da cartolina. Godeteveli!
Una volta arrivati al bivio in prossimità di un ponte, svoltate a sinistra sulla strada asfaltata, salite per qualche metro e prendete la strada bianca che si apre sulla destra. Questa vi condurrà ad una casa in pietra – un vecchio mulino restaurato – e, sulla sinistra, alle Cascatelle dei Romani.
👉 Dalle Cascatelle è possibile intraprendere il sentiero che conduce alle Pozze dell’Acquasanta e alla Cascata del Pellegrino.
Per tornare nel centro storico di Sarnano e concludere quindi la Via delle Cascate Perdute è sufficiente tornare indietro fino al ponte, superarlo e attraversare l’abitato dei Romani. Una volta raggiunta la chiesa di San Rocco, continuate per circa 100 metri, svoltate a sinistra in via Donato Bramante poi subito a destra attraverso gli alberi. Superate il polo scolastico sulla destra, proseguite attraversando il parco del Serafino e scendete a destra per poi risalire le rampe fino a piazza della Libertà. Da lì in due minuti sarete al parcheggio.
Perché visitare le cascate
Che le cascate siano sempre affascinanti, è un dato di fatto. Si entra in una sorta di mondo fatato, dove l’acqua modella le rocce e con il suo scrosciare è in grado di liberare la mente da qualunque pensiero. Luoghi incantati, dove rigenerarsi grazie alle acque gelide nelle calde e afose giornate d’estate, e dove riconnettersi con se stessi in inverno, magari con la neve a rallentare i ritmi sia nostri che della natura.
Se queste motivazioni, definiamole poetiche, non fossero già abbastanza, ve ne diamo anche due più pratiche:
- è possibile fare il bagno in ogni tappa: il livello del fiume, anche a pochi metri dal salto, è piuttosto basso;
- il sentiero è accessibile a tutti e ben segnalato.
👉 Se come noi sceglierete questo itinerario durante le feste natalizie, dal crepuscolo fino alle 22 troverete le cascate illuminate. L’atmosfera ancor più magica è assicurata!
Cosa vedere nei dintorni
La zona di Sarnano è perfetta per gli amanti delle escursioni: il borgo è alle porte dei Monti Sibillini quindi la scelta è a dir poco ampia. Si può spaziare dalle Lame Rosse alla Gola dell’Infernaccio, dal Sassotetto a Bolognola al lago di Fiastra. Se al trekking preferite i borghi, vi consigliamo una tappa a Tolentino, a Fermo e nella splendida Valle dell’Aso.
2 commenti
Una splendida idea su come passare una giornata immersi nella natura!
Grazie per il consiglio!
Vi auguro di poterle vedere presto, oltre alle cascate la zona stessa, con i Sibillini, è una meraviglia!