Trekking al lago di Fiastra: il sentiero delle Lame Rosse

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, con i suoi 70.000 ettari, si estende su due regioni, Marche e Umbria, e su ben quattro province. Nella provincia di Macerata, in particolare, la zona di Fiastra è un vero e proprio scrigno di tesori.

La fama di Fiastra è dovuta prevalentemente al lago, un bacino artificiale di 4km di lunghezza formatosi a seguito della costruzione di una diga di sbarramento del fiume Fiastrone. Una zona che, in passato, accolse anche molti religiosi che in questi luoghi trovarono le condizioni ideali per meditare, creando una rete di vie della fede ancor oggi percorribile.

Uno dei tanti motivi per organizzare un fine settimana al lago di Fiastra è senza alcun dubbio il trekking. Chi come noi è amante delle escursioni avrà solo da divertirsi nello scegliere uno dei tanti sentieri, ben segnalati, che attraversano la valle. Il più famoso è quello che conduce alle note Lame Rosse.

lago di fiastra
Lago di Fiastra visto dal sentiero

Trekking alle Lame Rosse

Comunemente soprannominate “il canyon delle Marche“, le Lame Rosse di Fiastra sono uno dei luoghi più affascinanti dei Monti Sibillini. Queste formazioni a forma di pinnacoli e torri sono costituite da un mix di ghiaia, argilla e limi formatosi grazie all’erosione degli agenti atmosferici. Ciò che caratterizza ciò che viene anche definito “un assaggio di Cappadocia” è il colore rosso, particolarmente intenso al tramonto. Si tratta di uno spettacolo molto suggestivo, una vista che lascia senza fiato tanta è la bellezza che riesce a sprigionare.

Consigli: cosa fare e cosa non fare

A differenza degli altri post dedicati al trekking, abbiamo deciso di anticiparvi subito i consigli e le avvertenze su cosa sia possibile fare e cosa no perché, come per qualunque ambiente naturale, le Lame Rosse sono un luogo delicato, da preservare e rispettare. Il fatto che siano piuttosto facili da raggiungere ha fatto sì che scene degne dei “peggiori turisti di Caracas” siano diventate molto comuni.

  • Quando andare: la primavera e l’autunno sono il periodo migliore per effettuare questa escursione grazie alle temperature non eccessive. Ciò non toglie che non possiate andarci anche in estate ma, ovviamente, preparatevi al gran caldo.
  • Equipaggiamento: scarpe da trekking, cappellino per proteggersi dal sole nei tratti più esposti, crema solare, bastoncini da trekking, torcia (se pensate di camminare nelle ore serali).
  • Snack e/o pranzo al sacco e tanta acqua. Non ci sono sorgenti lungo il percorso né tantomeno rifugi e/o food truck.
  • Se potete, evitate i fine settimana poiché il numero di visitatori aumenta esponenzialmente.

Adesso veniamo a cosa evitare di fare, anzi a ciò che sarebbe vietato fare!

  • Le Lame Rosse sono un ambiente fragile. Se non lo avete letto nei numerosi cartelli presenti lungo il tragitto, ve lo ripetiamo anche noi: NON RISALITE le valli di ghiaia! Instagrammini dei nostri stivali, la vostra foto da feed con il top ascellare e gli stivali (sì, ne siamo stati testimoni) non causa solo il sanguinamento dei nostri occhi ma soprattutto un’ulteriore erosione di questo splendido luogo. Idem per i bambini: farli scorrazzare sotto le formazioni o far loro risalire le valli di ghiaia credendo sia un gioco educativo montessoriano non è una buona idea. C’è ampio spazio a debita distanza per farli sfogare.
  • Il tratto finale per raggiungere le Lame Rosse è composto da ghiaione. La discesa non deve essere intesa come una gara di snowboarding: correre è rischioso per voi che potreste farvi molto male ma, soprattutto, causa una maggiore erosione.
  • Cosa fare assolutamente: rispettare queste semplici regole! Vi possiamo garantire che ammirare le Lame Rosse da almeno 3 metri (distanza raccomandata) non toglie nulla alla loro bellezza, le foto da influencer (“de noantri“) le farete comunque e potrete tornare a casa consapevoli di aver visitato un luogo unico senza comprometterne fragilità ed equilibrio. In sostanza, usate il buon senso!

Il sentiero per le Lame Rosse

Il sentiero che vi stiamo per descrivere non è l’unico esistente per raggiungere le Lame Rosse ma è quello più comune e breve. Ecco alcuni dettagli tecnici:

  • Durata: 2h30 (sosta pranzo e foto incluse. Molti siti riportano durate superiori, ovviamente dipende dal vostro passo).
  • Difficoltà: E
  • Dislivello: +/-200m
  • Lunghezza: 7km (non è un giro ad anello).
  • Segnaletica CAI: sentieri E2/335
  • Traccia gxp/xml (la traccia riguarda solo l’andata, il ritorno è sullo stesso percorso).

L’itinerario è adatto a tutti coloro che hanno un minimo di allenamento – bambini compresi – e il suo punto di partenza si trova proprio all’inizio della diga del lago (link su Google Maps), nel comune di San Lorenzo al Lago.

▶︎ Parcheggio: i posti auto adiacenti la diga sono pochi ma a soli 500m da lì si trova un parcheggio gratuito che vi consigliamo di utilizzare (link su Google Maps).

Il tracciato prevede inizialmente una strada sterrata che si sviluppa successivamente all’ombra di una lecceta, diventando un piacevole sentiero. Dopo circa 20 minuti, si continua in (costante) salita fino ad arrivare all’ultimo tratto, riconoscibile dalla presenza del ghiaione. È il tratto più faticoso ma quello che vi aspetta vi ripagherà della fatica.

Eccole in tutto il loro splendore, con i pinnacoli che sembrano svettare verso l’infinito. Trovate un posto dove sedervi, rifocillatevi e ammirate questo spettacolo per la vista e per il cuore. Respirate a pieni polmoni, godetevi i colori e i profumi inebrianti della natura in uno scenario incredibile, unico. La fatica fatta per raggiungerle sarà presto dimenticata, resterà il ricordo di un itinerario emozionante.

Lago di Fiastra: cosa fare e vedere nei dintorni

Se dopo l’escursione alle Lame Rosse avete (comprensibilmente) voglia di rilassarvi, il lago di Fiastra è la soluzione migliore. A soli 5 minuti in auto, raggiungete San Lorenzo al Lago e rilassatevi nei pressi della spiaggetta attrezzata o lungo la sponda orientale. Con l’arrivo della bella stagione, indicativamente dopo Pasqua, è possibile noleggiare una canoa o un pedalò per fare il giro del lago.

Caldarola e i suoi castelli, oltre al lago di Caccamo, sono un altro interessante itinerario da seguire. Potete anche spingervi fino a Tolentino, con la splendida Abbadia di Fiastra, e Macerata. Se invece volete trascorrere un fine settimana all’insegna del trekking, ecco alcune idee a pochi chilometri da Fiastra:

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