Gita fuori porta in Romagna: cosa vedere a Brisighella

Un borgo e una terra che sembrano uscire da una fiaba, un’atmosfera medievale che a tratti pare non abbia mai risentito del passare del tempo, un ambiente naturale intatto che lo fa scintillare come solo il luccichio del gesso saprebbe fare. Brisighella è uno dei borghi più belli d’Italia e si merita ampiamente questo titolo.

Quando abbiamo osservato la mappa di Brisighella, abbiamo avuto un flashback: per pochi secondi ci è sembrato di trovarci davanti una delle contee de “Il Signore degli Anelli”, dove i villaggi sono circondati e protetti da colline e montagne, dove la vita scorre lenta, dove tutti si conoscono e “i forestieri” vengono accolti in modo così caloroso da sentirsi quasi dei cittadini acquisiti, anche se solo per un giorno. Una sensazione che abbiamo provato nella terra dell’ospitalità per eccellenza, Bertinoro.

Brisighella, chiamata la città dei tre colli (di gesso), su cui si adagia, è un’ottima alternativa per una gita fuori porta nel cuore della Romagna. Perché? Presto detto!

  • Siete cacciatori seriali di borghi? Brisighella è un borgo medievale molto ben conservato che è riuscito a mantenere il suo impianto urbanistico originario.
  • Siete amanti del buon cibo e delle tradizioni enogastronomiche? Brisighella vi aspetta a tavola con uno squisito olio d’oliva DOP, un piatto a base di tartufo, profumati e gustosi taglieri di salumi e delle ottime pere volpine.
  • Siete appassionati di trekking? Il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola è un patrimonio naturale e storico tutto da scoprire, con innumerevoli sentieri e percorsi adatti a tutti i tipi di escursionisti, professionisti o semplici “giovani marmotte”.

Itinerario nel centro storico di Brisighella: 5 cose da non perdere

Sfruttando uno dei tanti parcheggi gratuiti presenti, precisamente quello di Piazzetta Pianori, si comincia un piacevole itinerario a piedi nel centro storico del borgo. Attraversando la suggestiva Via delle Volte si arriva in un batter d’occhio nel cuore del paese, dove sarà impossibile non rimanere affascinati dalle deliziose case colorate che costeggiano i vicoli medievali, a tratti molto ampi, altre volte strettissimi. Da qui inizia il nostro itinerario a piedi che include le 5 tappe da non perdere durante una giornata nel borgo.

Via degli Asini (o del borgo)

La prima tappa, oseremmo dire obbligata vista la sua fama, è l’antica Via degli Asini, una via sopraelevata unica al mondo dal punto di vista architettonico. La luce, infatti, penetra attraverso delle particolari finestre ad arco, ognuna di ampiezza diversa. Da questi archi i soldati mercenari, chiamati Brisighellesi, impedirono a Federico da Montefeltro, duca di Urbino, di conquistare il paese nel 1467. Inizialmente costruita con funzione difensiva, questa via divenne successivamente sede delle abitazioni dei birocciai che trasportavano il gesso dalle cave servendosi di asinelli. Da qui il nome.

via degli asini brisighella
Via degli Asini

Due piccole curiosità. La prima riguarda la “Porta delle Dame”: situata all’ingresso della via, pare che il nome derivi dal fatto che proprio lì le signore del paese accogliessero i forestieri. La seconda vede come protagonisti gli “schiccatori” di frusta. Avete presente i gruppi che accompagnano le bande schioccando le fruste? Ecco, nacquero qui e, al tempo, utilizzavano le fruste per sollecitare gli asini, guidandoli e comunicando con loro attraverso schiocchi ben precisi e codificati.

La Torre dell’Orologio

Proprio dalla Porta delle Dame è possibile raggiungere la Torre dell’Orologio salendo 350 scalini (via della Torre). Ora, premesso che la Torre è raggiungibile tranquillamente anche in auto, noi vi consigliamo di raggiungerla a piedi. Certo, vi sembrerà di fare un po’ di step all’aria aperta ma non è poi così terribile!

torre dell'orologio brisighella
Torre dell’Orologio

La Torre dell’Orologio si trova su uno dei tre colli di Brisighella e da lì, la vista sulla vallata e sui calanchi è a dir poco eccezionale. Fatta erigere nel 1290 al fine di controllare gli assediati nel castello di Baccagnano, ebbe una funzione difensiva fino al 1500. Ricostruita più volte, il suo aspetto attuale risale al 1850, anno in cui fu posto anche l’orologio, con quadrante a sei ore. La Torre dell’Orologio è chiusa al pubblico ma è un luogo perfetto per fare una sosta dopo la salita e godersi un pranzo al sacco con vista.

La Rocca Manfrediana o Rocca di Brisighella

Solamente 650m a piedi separano la Torre dell’Orologio dalla Rocca Manfrediana. Sorge su un altro dei colli che dominano il borgo. Costruita nel 1310 dai signori di Faenza, i Manfredi, sui resti di un precedente castello distrutto dai Ghibellini, fu oggetto di diverse occupazioni, in primis da parte dei Borgia e dello Stato Pontificio. Nel 1860, il territorio fu annesso al Regno d’Italia.

rocca manfrediana brisighella
Camminamento di ronda – Rocca Manfrediana

La Rocca si presenta come una classica fortezza medievale, con tanto di camminamenti di ronda percorribili. All’interno, una interessante passeggiata ci accompagna in quella che, di fatto, è un viaggio nella storia del rapporto tra l’uomo e il gesso, il minerale che caratterizza non solo questa zona, ma anche la Valconca, con le Grotte di Onferno. Il Museo l’Uomo e il Gesso, infatti, ripercorre le fasi storiche, dall’età preistorica fino al Rinascimento, approfondendo l’uso che l’uomo faceva di questo materiale. Dai riti funerari e di culto, all’estrazione del lapis specularis, ossia il vetro di pietra, fino alla costruzione di castelli e rocche sulle creste gessose della zona: tra reperti, video e pannelli esplicativi, la curiosità sarà soddisfatta.

Se poi, toccando determinati punti nella pietra, vi ritroverete con una voce narrante intenta ad illustrare i locali della rocca o la storia del castello, significa che avrete toccato una delle “pietre parlanti”. La voce del Capitano di Ventura Dionisio di Naldo può lasciarvi inizialmente sorpresi ma si trasformerà in una piacevole compagnia lungo tutto il percorso.

Alcune informazioni utili per organizzare la visita:

  • Orari di apertura: gli orari variano molto a seconda del periodo estivo o invernale e nei cambi di stagione. Per questo vi consigliamo di fare riferimento all’ufficio IAT, telefonando allo 0541/81166.
  • Biglietti Rocca Manfrediana: il biglietto unico di €3,00 include l’ingresso alla rocca e al Museo Civico Giuseppe Ugonia
  • Dove parcheggiare: se non ve la sentite di raggiungere a piedi i colli, a pochi metri dall’ingresso della rocca troverete un parcheggio gratuito. Da lì, raggiungere a piedi torre e santuario sarà molto meno faticoso.

Il Santuario del Monticino e il Parco museo geologico “Ex cava Monticino”

Il Santuario della Madonna del Monticino sorge sul terzo dei colli gessosi e dista solo 200 metri a piedi dalla Rocca Manfrediana. Risale al XVIII secolo ed è molto caro ai cittadini di Brisighella poiché al suo interno è conservata una Madonna con Bambino in ceramica. Attualmente chiuso al pubblico, dalla cima del colle si gode una vista mozzafiato sulla Rocca e sul borgo.

brisighella dall'alto
Borgo di Brisighella dall’alto

Sul retro del santuario, a poche decine di metri, la cava da cui si estraeva il gesso fino a non tanto tempo fa è stata trasformata in un museo geologico all’aperto. Il Parco museo geologico “Ex cava Monticino” sorge su una cava dismessa e sfruttata fino agli anni Ottanta. Siamo ovviamente all’interno del Parco della Vena del Gesso Romagnola, in un territorio che ha svelato, grazie agli scavi, fossili risalenti a circa 5 milioni e mezzo di anni fa.

ex cava monticino
Ex cava Monticino Credits: Vena del gesso

Un vero e proprio patrimonio geologico e naturalistico fruibile gratuitamente. L’accesso, infatti, è libero e il sentiero ad anello è accompagnato da pannelli esplicativi. Per le visite guidate occorre fare riferimento alle guide ufficiali del parco (fate riferimento all’ufficio IAT per i contatti).

Camminando lungo il sentiero, è inevitabile non pensare che su quel terreno decine di persone hanno lavorato estraendo il gesso, talvolta perdendo la vita, trasportando il minerale a dorso degli asini fino alla omonima via. Ne avevamo già avuto un piccolo assaggio (di racconto) quando visitammo il Museo Sulphur di Perticara e il Parque Minero Riotinto: poter parlare con coloro che vissero direttamente le fatiche della vita in cava e in miniera rende sempre la visita un’esperienza speciale, toccante e, se vogliamo, istruttiva, non solo dal punto di vista “didattico”, quanto soprattutto da quello morale. In questa occasione non siamo riusciti ad incontrare nessuno ma siamo certi che il video che vi consigliamo di vedere scateni in voi le stesse emozioni che ha provocato in noi.

Una volta terminata la visita, potrete tornare al parcheggio di Piazzetta Giovanni Pianori percorrendo via Giovanni Pascoli. Si tratta di circa 1 chilometro.

Trekking a Brisighella

Una delle cose da fare a Brisighella è senza alcun dubbio scoprirne il suo patrimonio naturalistico. Il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola è uno scrigno pronto ad essere aperto e svelare le sue meraviglie. Che siate amanti del trekking, della mountain bike o del nordic walking, troverete il percorso adatto a voi. Il sito ufficiale è ben organizzato con cartine e tante informazioni utili per godervi una o più giornate a stretto contatto con la natura, sia in autonomia che accompagnati da guide autorizzate.

Una passeggiata semplice, come alternativa, è il Sentiero dell’Olio. Si tratta di un percorso che parte dalla stazione ferroviaria e termina in pieno centro storico, dedicato agli olivi secolari del borgo che producono il famoso olio extra vergine di oliva DOP di Brisighella. Lungo 7,6km, prevede una tappa alla Pieve del Thò, nella cui cripta sono conservati i resti di un frantoio del II secolo, fino a via Valloni dove si incontra il cinquecentenario “Patriarca”, passando anche per la ex cava del Monticino, il Santuario e la Rocca.

Qualunque sia la vostra scelta, ci sarà sempre un massaggio alle terme per rilassarvi un po’!

Organizzare una gita fuori porta a Brisighella: informazioni pratiche

  • Dove parcheggiare gratuitamente: oltre al parcheggio in Piazzetta Pianori, è possibile parcheggiare gratuitamente in via F.lli Cardinali Cicognani, Piazza Donatori del sangue (troverete anche un’area camper), via Friuli, via Lamone, Viale delle Terme e nel Piazzale Stazione dei Treni.
  • Dove mangiare a Brisighella: vi consigliamo la Trattoria La Casetta, a pochi metri dal parco Ugonia, nei pressi della stazione ferroviaria.
  • Cosa vedere nei dintorni di Brisighella: Faenza (12km), Dozza Imolese (35km), Bertinoro (42km), Ravenna (54km), Cervia (57km) e Rimini (86km).

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8 commenti

  1. Però, ce n’è da camminare a Brisighella. Erica sto segnando tutto. Brisighella e Dozza sono già in lista.

    1. Eh sì, da camminare, volendo, ce n’è e tanto! Prossimamente arriveranno anche i percorsi trekking e altre piccole e grandi chicche, sono sicura che ne verrebbe fuori un itinerario con i fiocchi!

  2. Già con “una delle contee de Il Signore degli Anelli” le mie orecchie hanno fatto tin tin tin.
    Scorci magnifici anche se bisogna sudarseli. Ma siete diventati super trekker nell’ultimo anno!

    1. Diciamo che vediamo il lato “positivo” di questa situazione: abbiamo riscoperto una passione che avevamo lasciato da parte in favore di viaggi in città e borghi e questa volta non la molleremo più

  3. Splendida Brisighella e tutta la zona che la circonda! 😉
    Non vediamo l’ora di tornarci e godercela con calma: l’ideale sarebbe un bel trekking!!

  4. Bene, credo di avere tutti i requisiti che citi 😀 Ma quella strada è unica al mondo per davvero, sembra una sorta di portico! La foto che ritrae quel “passo” di gesso è molto promettente, sembra un bellissimo posto. No, non mi spaventa affatto camminare anzi… mi sento come un bolide di F1 ferma ai box da troppo tempo 😛
    E la lista diventa immensa…

    1. A chi lo dici Dani! Le gambe fremono da settimane ormai, non vedono l’ora di tornare in pista! Quanto alla lista, ha sempre più le sembianze dei rotoloni Regina, non finisce mai 😂

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