Ebbene sì, sono riuscita a realizzare il desiderio di visitare la città natale di mia mamma, Fossombrone. Difficile spiegare le sensazioni provate nel camminare lungo le vie di quella che, in passato, oltre ad essere stata oggetto delle tante contese tra i Malatesta e i Montefeltro di Urbino, ha visto scorrazzare anche mia madre da bambina.
Romanticismo a parte, Fossombrone è la classica cittadina da scoprire a piedi attraverso il suo dedalo di vie, vicoli, portici e scalinate che aspettano solo di essere apprezzati. È in grado di soddisfare gli amanti dell’arte, della storia, dell’enogastronomia e della natura.
Indice
5 cose da non perdere a Fossombrone
Fossombrone si trova nella bassa valle del Metauro, sul percorso di quella che in passato era l’antica via Flaminia che collegava la nostra Rimini a Roma. Viene comunemente chiamata “la città delle Tre Corti“, tutte racchiuse nel centro storico: la Corte Bassa, la Corte Rossa e la Corte Alta, tre palazzi voluti dalle famiglie Montefeltro e Della Rovere per trascorrere i mesi più freddi.
La Corte Alta
Nonostante la maggior parte degli itinerari inizino da Corso Garibaldi, dal cuore del centro storico, al contrario noi partiremo proprio dalla Corte Alta, voluta da Federico da Montefeltro e unica residenza ad oggi aperta al pubblico. All’interno della Corte Alta si trovano la Pinacoteca Civica e il Museo Archeologico “A. Vernarecci”: un’ottima opportunità per visitare le stanze della residenza dei Duchi di Urbino e, allo stesso tempo, ripercorrere la storia della città tra resti dell’epoca picena e romana e opere d’arte di pregio, quali quelle seicentesche di Francesco Guerrieri.
Dalla piazzetta antistante la chiesetta di S. Maria del Popolo o degli Zandri si gode una bella vista sulla città. Tuttavia, vi consigliamo di seguire il sentiero CAI 337 e salire fino alla Rocca Malatestiana – Feltresca per restare a bocca aperta. Si tratta di un trekking semplice e breve. E già che ci siete, fate in modo di arrivare per il tramonto per un aperitivo a “La Rocca da Cinzia”. Se non vi va di camminare, potete tranquillamente raggiungere la rocca anche in auto, c’è un ampio parcheggio a disposizione.
Itinerario nel centro storico
Passeggiando lungo Corso Garibaldi, l’arteria principale della città, è impossibile non notare la presenza, dopo aver superato Piazza Mazzini e la Cattedrale, del doppio porticato. Comunemente chiamate “logg di ricch” e “logg di porétt” (loggia dei ricchi e loggia dei poveri), sono un ottimo modo per godere della bellezza dei palazzi nobiliari (come Palazzo Cattabeni) e delle chiese della città, nonché per fare shopping 😜.
Alla fine del Corso, la seicentesca chiesa di San Filippo è una tappa obbligata e vi basterà entrare per capirlo. Un simbolo del barocco che necessitò di un secolo per essere terminata ma che fu edificata al fine di sciogliere il voto fatto dai cittadini per propiziare la continuazione della dinastia dei Duchi di Urbino. Con la nascita di Federico Ubaldo della Rovere nel 1605 si decide di iniziare la costruzione.
Affidata ai Padri Filippini, all’interno presenta affreschi, stucchi, marmi e decorazioni in gesso realizzati principalmente da artisti locali, quali Francesco Guerrieri, Giuseppe Diamantini e Ascanio Casoli. La simbologia legata a San Filippo Neri è evidente: il cuore mosaicato nel pavimento settecentesco e quello in mano alla statua rappresentante la Carità verso Dio sono solo un paio di esempi.
Diverse le cappelle che i Padri Filippini hanno fatto costruire, grazie anche al sostegno economico delle famiglie nobili locali. Quella che ci ha colpiti maggiormente è la Cappella Azzi con la pala raffigurante “La Trinità e San Michele Arcangelo” di Francesco Guerrieri. Quello che colpisce è la figura nuda di spalle di una donna, la moglie dell’artista, da lui inserita per omaggiarne la bellezza. Pensate che in passato fu oggetto di (comprensibile) censura e coperta con un ovale raffigurante la Madonna con Bambino.
Dopo una pausa pranzo da Le Bonci Gourmet, tornate all’inizio del corso, magari percorrendo l’altro porticato, e raggiungete la Casa-Museo Quadreria Cesarini. È grazie al notaio Giuseppe Cesarini se oggi è possibile ammirare, all’interno della sua casa, una delle maggiori collezioni di arte contemporanea delle Marche. Mecenate e grande collezionista d’arte, amico di Anselmo Bucci delle cui opere la dimora è ricca, alla sua morte donò edificio e collezione alla città di Fossombrone.
La visita guidata è un vero viaggio nell’arte del ‘900, in un mix di saloni damascati, tappezzerie, cristalli, ceramiche e porcellane. Il salotto rosa è senza alcun dubbio una stanza che non lascia indifferenti e anche la mia Barbie avrebbe apprezzato!
Dalle finestre della casa-museo è possibile ammirare un’altra delle punte di diamante di Fossombrone: il Ponte della Concordia. Diventato il luogo più fotografato della città, oggi è un ponte ad un’unica arcata (originariamente ne aveva cinque ma nel 1760 la piena del Metauro lo face crollare) con una particolarità: con il riflesso dell’acqua del fiume Metauro forma un cerchio quasi perfetto.
Fino al 1790, dei tronchi in legno funsero da impalcatura perché si temeva potesse crollare di nuovo. Tronchi che vennero smontati da un coraggioso contadino di Frontone che si fece avanti e che ebbe ragione perché il ponte, fino alla Seconda Guerra Mondiale, restò in piedi. Ai tedeschi ci vollero tre cariche di mine per buttarlo giù.
Oltre a fotografarlo, approfittate per farvi una bella passeggiata lungo le sponde del fiume Metauro.
Informazioni utili
- È possibile acquistare un biglietto cumulativo per l’accesso alla chiesa di San Filippo, la Quadreria Cesarini, la Pinacoteca e il Museo Archeologico a 10€.
- Gli orari di apertura rispettano quelli del Punto IAT, il fine settimana all’interno della chiesa di San Filippo.
Fossombrone dall’alto
Se la vista sulla città dalla Corte Alta e dalla Rocca Malatestiana non sono state sufficienti, salite in auto e raggiungete la collina di San Giovanni, fino al convento dei Padri Cappuccini. Riconoscibile dalla croce luminosa posta sulla sommità della collina, è senza alcun dubbio il punto da cui si gode il panorama migliore. Se non vi è foschia, si arriva a vedere, da una parte, il mare e, dall’altra, le rupi del Furlo.
In canoa alle Marmitte dei Giganti a Fossombrone
Una delle attività da non perdere una volta a Fossombrone è l’escursione in canoa alle Marmitte dei Giganti. Chiamate anche Marmitte del diavolo, si tratta di un fenomeno naturale caratterizzato da profonde depressioni nelle rocce, a forma di pozzi circolari, formatesi lungo il fiume Metauro nelle zone che erano coperte da ghiacci e che sono state erose dalla potenza dell’acqua derivante dal loro scioglimento.
Le Marmitte dei Giganti presentano uno spettacolare canyon con pareti alte 30 metri e poterlo ammirare dalla canoa, dobbiamo ammetterlo, è una sensazione unica. L’escursione prosegue fino ad una serie di cascatelle dove potersi rinfrescare e fare un bel bagno, per poi tornare al punto di partenza.
È possibile ammirare le Marmitte dei Giganti anche dall’alto del ponte di Diocleziano, detto anche Ponte dei Saltelli, che scavalca la forra di San Lazzaro. In pratica è da lì che vengono scattate tutte le foto che trovate su Instagram…
Informazioni utili e prezzi
- Per l’escursione in canoa alle Marmitte dei Giganti ci siamo affidati ai ragazzi di Happy River. Il punto di incontro preciso vi verrà comunicato all’atto della prenotazione. Si tratta comunque di un piccolo parcheggio dove lasciare l’auto, in località San Lazzaro. Da lì proseguirete lungo un brevissimo tratto di una vecchia ferrovia per raggiungere il punto di partenza. Prezzo dell’escursione (circa 2 ore): 25€ a persona. Precisiamo che non si è trattato di una collaborazione.
- Come vestirsi e cosa portare durante l’escursione: costume, una maglietta (meglio se in tessuto tecnico) e un paio di pantaloncini se preferite, nonché scarpette da scoglio. In auto tenete un cambio e almeno un asciugamano. Vi consigliamo anche delle custodie impermeabili per cellulari da tenere al collo.
- Vi consigliamo, anche se siete in coppia, di prendere la canoa singola. Noi in due abbiamo fatto inizialmente una certa fatica perché il coordinamento non era proprio perfetto 😅. Tuttavia, vi confermiamo che si tratta di un’attività adatta a tutti, non è necessario essere canoisti professionisti per godersi la giornata e il divertimento è assicurato! (Nelle storie in evidenza su Instagram trovate il resoconto).
Cosa vedere nei dintorni di Fossombrone
Nei dintorni di Fossombrone è possibile visitare diversi borghi e immergersi in una natura unica. Percorrendo meno di 15km, è possibile raggiungere la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo e Acqualagna, patria del tartufo.
I borghi di Mondavio, Frontone e Mondolfo-Marotta distano meno di 30km e, se avrete voglia di fare un po’ più di strada, vi aspettano il Monte Catria e le grotte di Frasassi.
6 commenti
Ma pensa un po’, mio fratello ha vissuto per anni a Fossombrone! È una zona in cui si sta benissimo con paesaggi splendidi
Questa sì che è una sorpresa! Hai ragione, è una zona splendida, soprattutto dal punto di vista naturalistico
Un altro bellissimo paese delle Marche 🤩
Molto carino e quello che più mi ha colpita è che offre esperienze diverse per tutti i gusti!
Un altro paese che non conosco, se non per sentito dire ogni tanto. La Chiesa di San Filippo è molto bella, sarà che sono un fan del barocco! E anche la Casa-Museo, con tutte le stanze decorate.
Ormai è tantissimo che non visito un museo o un palazzo, un castello…
La chiesa è davvero spettacolare, molto d’impatto e ricca di simboli che aspettano solo di essere svelati. Abbiamo trascorso una giornata davvero bella, tornare in un museo è stato emozionante e speriamo di replicare presto l’esperienza, lo speriamo tutti…