Cosa fare e vedere ad Acqualagna, la capitale del tartufo

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Le Marche, che regione meravigliosa! Riesce sempre a stupirci e anche questa volta ha fatto centro. Il terzo photowalk organizzato da Regione Marche e Fondazione Marche Cultura ha visto infatti come protagonista la capitale del tartufo, Acqualagna. Una cittadina famosa in tutto il mondo per questo prodotto così speciale ed unico – bianco o nero che sia (scegliete quello che più vi piace) – celebrato ogni anno con una fiera nazionale, che ci ha accolti in una torrida domenica di fine luglio e ci ha fatto vivere delle esperienze uniche.

Ma andiamo con ordine e scopriamo cosa fare ad Acqualagna.

Visitare la casa natale di Enrico Mattei

Sapevate che Enrico Mattei, il fondatore di ENI, nacque proprio ad Acqualagna?

Proprio ENI sostenne la proposta del Comune di Acqualagna di creare un museo all’interno della casa natale, in Piazza Mattei, dove troverete alcuni oggetti ed effetti personali a testimonianza della storia personale di questo grande manager italiano, quali la sua scrivania con alcune foto, il tappo della bottiglia di champagne stappata il giorno della fondazione di ENI o i suoi occhiali.

Visitare una tartufaia

Lo ammettiamo, non avevamo idea di come fosse una tartufaia. Quando abbiamo visto il programma del photowalk, tutto ci saremmo immaginati tranne di trovarci di fronte a questo

tartufaia Acqualagna
La tartufaia

Osvaldo, con la sua fedele Gloria, ci ha accolti come in famiglia, ci ha svelato alcuni trucchi del mestiere e ci mostrato come si svolge la raccolta del prezioso tartufo. Possiamo confermarvi che è stata un’esperienza davvero interessante e la mitica Gloria ha proprio dato il meglio di sé.

tartufo Acqualagna

Gustarvi specialità a base di tartufo

Abbiamo visto come si raccoglie il tartufo, siamo rimasti inebriati dal suo profumo ma ciò non ha fatto altro che aprire una voragine nello stomaco! Che ne dite di un piatto di passatelli al tartufo e fonduta di caciotta di Urbino, magari con qualche crostino al tartufo come antipasto? Sfidiamo chiunque a non avere la bava alla bocca stile Homer Simpson!

Potrete assaggiare questo e tanto altro all’Osteria-Braceria da Plinc, dove abbiamo assistito alla preparazione di questo primo piatto super gustoso (nei passatelli mettono la scorza di limone, già questo mi ha fatto innamorare di loro).

passatelli tartufo nero
Passatelli al tartufo nero e fonduta di caciotta di Urbino

Visitare il Museo del Tartufo

Inaugurato nel 2018, il Museo del Tartufo – Truffle experience è il luogo ideale per scoprire le origini di questo pregiato prodotto. Potrete cimentarvi nel riconoscimento del tipo di tartufo, immergervi nelle credenze popolari ad esso legate e scoprire che questa delizia ha ispirato, e non poco, tanti poeti e compositori italiani.

Visitare la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo

Acqualagna sorge lungo la via Flaminia, a soli 5 minuti in auto dalla Riserva Naturale Statale Gola del Furlo, di cui fa parte. Questa riserva, creata nel 2001, ospita una coppia di aquile reali (nidificanti) e habitat unici preservanti numerose specie di fauna e flora.

L’antica via Flaminia attraversa il Furlo e ancora oggi è possibile percorrere (anche in auto) la galleria di Vespasiano. Voluta dal celebre console per collegare Roma a Rimini e rifornire, così, le legioni presenti sulla costa, è di una lunghezza davvero considerevole (38m) se si pensa che fu scavata a mani nude. Alcuni studi hanno dimostrato che per rendere la roccia più friabile, questa veniva bagnata di aceto e in seguito riscaldata.

galleria vespasiano Furlo
La galleria di Vespasiano

A pochi metri dalla galleria troverete anche un chiavicotto per il deflusso delle acque dalla montagna a valle, lungo ben 7 metri e largo quasi 2.

La Gola del Furlo ci ha lasciato senza parole con i suoi colori, se fosse un libro potremmo chiamarlo “50 sfumature di verde”. Una vera oasi di pace dove trascorrere un’intera giornata, magari facendo un picnic in una delle aree attrezzate nelle vicinanze.

gola del furlo
La gola del Furlo

Visitare l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo

La nostra giornata si è conclusa con pausa pranzo al chiosco adiacente all’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, che abbiamo poi visitato a pancia piena. Per secoli punto di riferimento per i viandanti che passavano per la via Flaminia e attraversavano il Furlo, questa abbazia fu in origine un monastero benedettino dei monaci bianchi e vide, per la sua posizione, lo scontro fra la Chiesa di Roma e quella di Ravenna. I monaci furono costretti ad abbandonare il monastero a seguito dello scisma d’Occidente, poiché schieratisi con il Papa. Realizzata con pietra corniola proveniente dalle cave locali, ha un presbiterio sopraelevato con una stretta scalinata al centro.

abbazia san vincenzo al furlo
Interno dell’abbazia

Che ne dite come giornata, mica male, vero?


Vi sono “sfuggiti” i post sui primi due photowalk? Presto fatto! Loreto e Cupra Marittima.

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8 commenti

  1. No non lo sapevo che Mattei fosse di Acqualagna e soprattutto non sapevo che fosse possibile visitare la sua casa-museo, io segno segno! Altri 100 punti per i passatelli con il limone nell’impasto! E come dicevo ai Lemuri la Gola del Furlo è bellissima sembra quasi un posto esotico. L’Abbazia poi è il colpo di grazia! Hai capito queste Marche quante sorprese! *_*
    Buona serata Erica! 😉

    1. È stata una sorpresa anche per noi, non si finisce mai di imparare, è proprio vero! Siamo proprio contenti di partecipare a questi photowalk, si scoprono dei posticini niente niente male! Se ci aggiungiamo anche l’aspetto enogastronomico ancor meglio!
      Buona serata Dani!

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