Trekking nella Sierra Norte de Sevilla: sentieri ed informazioni utili

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Quando si pensa all’Andalusia, soprattutto in ottica on the road, l’escursionismo non svetta spesso in cima alla lista delle cose da fare. Un vero peccato perché questa immensa regione, che ci ha accolti nella nostra prima esperienza da expat, possiede un patrimonio naturalistico eccezionalmente variegato di cui godere anche nei mesi invernali. Ogni provincia ha il suo asso nella manica: a Huelva, nella Sierra de Aracena y Pico de Aroche scoprirete le famose dehesas e una vegetazione mediterranea, a Granada e Almería vi aspetta la Sierra Nevada, a Cadice la Sierra de Grazalema con i suoi famosi pueblos blancos, a Siviglia la Sierra Norte. Sono solo alcuni esempi a testimonianza del fatto che anche solo pensare di organizzare un viaggio in Andalusia all’insegna del trekking merita davvero la pena.

Se è vero che l’Andalusia gode notoriamente di un clima favorevole anche in inverno, è altrettanto vero che i mesi autunnali e primaverili restano i migliori per godere pienamente della natura senza la folla di turisti tipica dei mesi estivi. La Sierra Norte de Sevilla è stata la meta scelta per l’ultimo weekend pre-chiusura COVID-19 e possiamo già confermare che, considerata la varietà e quantità di sentieri, avremmo voluto durasse una intera settimana.

Trekking nella Sierra Norte de Sevilla: 6 sentieri da non perdere

In due giorni e mezzo di puro trekking ci siamo proprio sbizzarriti, non solo in termini di lunghezze dei percorsi ma anche di varietà di paesaggi. Per ognuno di questi sentieri leggerete la nostra esperienza e speriamo di convincervi a trascorrere qualche giorno in questa zona dell’Andalusia meno nota.

Sendero de Los Castañares – Constantina

In pieno stile Rivoglio la Barbie, iniziamo con il sentiero la cui quasi totale assenza di indicazioni ci ha fatto allungare il percorso di oltre un’ora, il tutto in una giornata di sole andaluso primaverile che sfiorava i 27 gradi. Il sentiero Los Castañares dovrebbe (il condizionale nel nostro caso è d’obbligo) estendersi per circa 6km (per noi 9), è circolare e dovrebbero essere necessarie circa 2 ore per completarlo (per noi 4).

Come abbiamo fatto a perderci? Semplice: forti della mappa non abbiamo fotografato il cartello all’inizio del percorso (voi fatelo) e una volta arrivati al punto 5 su 6 le indicazioni sono completamente scomparse e ci siamo fidati del nostro buon senso (non tanto buono evidentemente 😅). Diciamo solo che i tanto decantati olivi che avremmo dovuto ammirare scendendo verso il paese non si sono mai palesati, in compenso abbiamo visto tante pecore. Il caldo e quel leggero velo di nervoso per esserci persi non mi ha permesso di riprendere le espressioni di manager.

sendero los castañares constantina
Sentiero Los Castañares

Il percorso presenta una difficoltà medio-bassa ed è tutto un alternarsi di castagni (da qui il nome), querce da sughero che ci hanno tanto ricordato la Gallura, ginestre e fincas (tenute agricole). Da diversi punti lungo il sentiero è possibile godere di una bella vista sulla cittadina di Constantina.

Sendero Molino del Corcho

Se durante la mattina avete preferito intraprendere un sentiero più difficile e fisicamente più stancante, il sentiero Molino del Corcho è la soluzione perfetta per concludere la giornata. Un percorso lineare che, tra andata e ritorno, necessita circa 2 ore e mezza. Potrete parcheggiare nelle zone dedicate, a fianco dell’area ricreativa Isla Margarita che segnala l’inizio del sentiero.

L’ombra regalata da frassini, pioppi e salici, il profumo di alisso, il fiume che costeggia tutto il percorso e rovine di un antico mulino ad acqua. Questi sono gli ingredienti principali di questo sentiero che incrocia, all’inizio, quello di Las Laderas e dista meno di 2 km da un tratto della Vía Verde.

sendero Molino del Corcho Sierra Norte

Sendero Las Laderas – Cazalla de la Sierra

Il sentiero che più ci è piaciuto ed anche il più tosto. 8 chilometri e 3 ore che vi vedranno alternare ripide discese e salite, pianure e dehesas. Il sentiero Las Laderas è circolare e deve il suo nome al fatto che attraversa i due versanti della montagna.

Il sentiero è a tratti un po’ impervio e, a differenza di altri, non va assolutamente intrapreso al contrario. Alcuni tratti diventerebbero estremamente complicati se fatti nel verso contrario. Eccezion fatta per questo (piccolo) dettaglio, troverete foreste a galleria, orti, oliveti e, nella prima metà del percorso, anche alcune aree ricreative e un passaggio a livello dove anche il cartello “para, mira, escucha y pasa” (fermati, guarda, ascolta e passa) vi ricorderà di fare attenzione. Una volta raggiunto il ponte di Castillejo, il sentiero prosegue in salita prendendo il nome di Camino Viejo de la Estación.

Vi consigliamo di fare questo sentiero nel pomeriggio: è vero, c’è la non remota possibilità che schiattiate di caldo (lo abbiamo sofferto noi ed era marzo) ma tornare a Cazalla de la Sierra per l’ora del tramonto è una chicca che non dovete perdervi.

Sendero las Laderas Sierra Norte de Sevilla
Un tratto de Las Laderas

Sendero Cerro del Hierro

Dal punto di vista del paesaggio, il sentiero Cerro del Hierro è indubbiamente uno dei più belli. Si tratta di un percorso circolare, di nemmeno 2km e alla portata di tutti, esperti escursionisti e non. Miniera di ferro millenaria attiva fino al 1985, il Cerro del Hierro presenta un paesaggio unico, risultato dell’attività dell’estrazione. Detta così ci si immagina una cava sterile: niente di più falso. Come nel caso del parque minero Riotinto, la montagna si presenta modificata ma senza aver perso il suo fascino: pinnacoli, guglie, gole, burroni e cavità che è possibile ammirare non solo camminando ma anche dai vari punti panoramici creati lungo il percorso.

Gli amanti delle foto da Instagram troveranno pane per i loro denti nella scalinata di legno che si trova nella parte finale del percorso. A marzo l’accesso era ancora proibito causa lavori di manutenzione: noi abbiamo richiesto un permesso speciale e siamo riusciti a completare il sentiero. Siamo fiduciosi che per l’estate venga ripristinato nella sua interezza.

Sendero Cascadas del Huéznar – San Nicolás del Puerto

Il río del Huéznar è il fiume che attraversa numerosi sentieri escursionistici del parco naturale Sierra Norte di Siviglia e a San Nicolás del Puerto si trova una zona dove si sono create delle piccole cascate dichiarate Monumento Naturale nel 2001. Si tratta di meno di un chilometro di lunghezza ma può essere una sosta perfetta per scaricare la fatica dopo un trekking più impegnativo.

Ci teniamo a sottolineare che non è possibile fare il bagno: qualche buontempone ci prova ma viene prontamente fermato dagli stessi visitatori. Se proprio ci tenete a bagnarvi potete fare come me e provare ad attraversare il letto del fiume saltellando come una cavalletta zoppa da un sasso all’altro: scarpe inzuppate per almeno un’ora. Per tutte le informazioni su come raggiungere le cascate, cliccate qui.

Vía Verde de la Sierra Norte

Sapevate che in Spagna esistono oltre 115 Vie Verdi per un totale di oltre 2.400km di sentieri? In gran parte risultato della conversione di antiche linee ferroviarie, sono adatte sia a chi ama camminare sia a chi preferisce le mountain bike e sono perfette sia per il trekking che per chi ama la bici o la mountain bike.

I 20km (40km a/r) di Vía Verde de la Sierra Norte, ricavata in parte sull’antica linea che trasportava il ferro estratto dal Cerro del Hierro (dove termina il sentiero) sono tutti pianeggianti. Perfettamente segnalato, lungo il percorso troverete aree picnic, dehesas, pascoli, tanta ombra e la selvaggia natura della Sierra Norte.

Via Verde Sierra Norte de Sevilla

Consigli utili: mappe, dove dormire e dove mangiare.

Causa anche la bassa stagione, la scelta di Cazalla de la Sierra come paese dove pernottare si è rivelata una scelta sì obbligata ma anche consigliata. Cazalla è una delle cittadine più grandi della Sierra Norte, pertanto avrete più scelta in termini di sistemazione e ristorazione. Diversi sentieri, inoltre, iniziano o attraversano la città. Dista circa 1 ora e mezza da Siviglia e la sua posizione vi consentirà di raggiungere diversi sentieri senza dover guidare troppo a lungo (che dopo aver scarpinato una giornata intera, non so in quanti abbiano voglia di mettersi al volante).

Inutile sottolineare che l’unico mezzo per muovervi liberamente e raggiungere zone che diversamente non vedreste sia l’auto. I paesini sono collegati con autobus giornalieri ma le corse non sono numerose e si limitano spesso al centro storico: un bus che vi porti all’ingresso del Cerro de Hierro, per capirci, non lo troverete. In alternativa all’auto, una volta raggiunta Cazalla o simili, c’è solo la bici (o i vostri amati piedi).

Se deciderete di organizzare un weekend di trekking nella Sierra Norte de Sevilla, al di là dei consigli più banali quali acqua, crema solare e scarpe adatte, vi consigliamo di scaricare tutte le mappe dei sentieri. Senza di esse ci saremmo persi in più di un’occasione (e in un caso è successo comunque), indicano la difficoltà del sentiero (abbiamo scartato un paio di sentieri non solo per mancanza di tempo ma anche per “mancanza di gambe”) e contengono l’itinerario da seguire in caso di assenza di indicazioni (alquanto comune purtroppo). A marzo, inoltre, non tutti i centri visitatori sono operativi a pieno regime.

Se prevedete di camminare per diversi chilometri, ricordatevi che il vostro corpo non vive di amore, pertanto non dimenticate di portare con voi degli spuntini o addirittura il pranzo: non siete nelle Dolomiti, non troverete baite lungo il percorso pronte ad accogliervi con tortillas de patatas e birra.

Parlando proprio di cibo, ecco qualche indirizzo utile dove mangiare provati (e super approvati) da noi:

  • La Dulcería de Cazalla (Cazalla de la Sierra), posticino delizioso per la colazione.
  • Bodeguita Granado (Cazalla de la Sierra), è un locale molto piccolo quindi vi consigliamo la prenotazione se non volete mangiare in piedi.
  • Confitería Ortiz (Cazalla de la Sierra): pasticceria storica di Cazalla, famosa per le carmelas, una sorta di panino ripieno di crema pasticciera.
  • Bar Restaurante La Plaza (San Nicolás del Puerto): cucina tipica di montagna, non proprio leggera ma dopo un bel trekking ci vuole tutta!
  • Bar Alameda 46 (Constantina): a pochi passi dall’inizio del sentiero Los Castañares, quando ripensiamo alle loro melanzane con melassa ci scende ancora la lacrimuccia.

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8 commenti

  1. Che bello il Sendero Molino del Corcho con il fiume che costeggia il sentiero. Quello del Cerro, almeno nella foto di quello che sembra un lago mi ricorda la Cava di Bauxite qui in Salento

    1. Hai ragione, non ci avevo pensato! La cava di bauxite ci manca, magari quando la vedremo faremo un bel confronto fotografico 😉

    1. Il lato positivo della vita da expat penso sia anche questo: avere il tempo di scoprire zone meno battute. Se poi si ama il trekking, l’Andalusia è una miniera di sentieri che non credevamo potesse esistere-

  2. Non ho mai pensato alla Spagna quale meta per il trekking. E’ anche vero che i giorni a disposizione che ho avuto per conoscere questo paese non sono mai stati sufficienti per apprezzare le molte attrattive presenti. Percorsi piacevoli e rilassanti

    1. Devo ammettere che viverci ci ha permesso di scoprire luoghi che in pochi giorni di viaggio non vengono mai presi in considerazione. È stata una bella sorpresa, non credevamo fosse così ricca di natura

  3. Davvero sorprendente! Nemmeno io avevo mai associato la parola trekking alla Spagna, la nostra bella Europa non smette mai di stupirci!
    La seconda foto, quella del sentiero del Molino è bellissima, ispira tanta voglia di riposarsi (trekking…chi ha detto trekking?) o magari leggere un buon libro sdraiati in riva a quelle sponde *__*
    Invece Dulceria mette già buon umore solo a sentire il nome 😛

    1. Eh la Dulceria che ricordi glicemici!
      Il Molino del Corcho, se proprio vogliamo dirla tutta, quel giorno ha visto solo 2 wannabe trekker, io e Fabio. Tutti gli altri erano presissimi dalla grigliata di carne 😂

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