Visita al Museo della Piadina, simbolo della Romagna

Avete presente la faccia che in tanti fanno quando viene loro proposta la visita ad un museo? Pensateci un attimo e siamo certi che la vostra mente stia già proiettando quell’espressione aggrottata, con le sopracciglia corrugate, tipica di chi preferirebbe darsi ai lavori forzati piuttosto che entrare in un museo. O perlomeno, in un museo tradizionale.

Sì perché non tutti i musei sono uguali e quello che vi stiamo per presentare è decisamente particolare. Si tratta, infatti, del primo museo al mondo dedicato alla piadina romagnola. Non aspettatevi un museo vecchio stile, al contrario. Piadina Experience è un vero e proprio viaggio nel DNA romagnolo attraverso la piada.

Piadina Experience

Per chi come me è cresciuta con i nonni, non sarà difficile immaginare le emozioni che ho provato in quella che a tutti gli effetti è una vera e propria esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi. Piadina Experience è un mondo dove ho “rivissuto” parte della mia infanzia. Un “contenitore di emozioni”, come ama definirla lo staff di Riccione Piadina, e noi non possiamo che concordare.

Si tratta di un viaggio storico ed emozionale all’interno di quella che può essere chiamata – a tutti gli effetti – la “casa della piadina”. Un viaggio che vi porterà a conoscere la storia del simbolo della Romagna, la sua funzione sociale e come sia passata da alternativa “povera” del pane – quando terminava o in periodi di carestia – a vero e proprio sostituto.

Non a caso Giovanni Pascoli la definì “il pane nazionale dei Romagnoli”. E lui, innamorato com’era della piada preparata da sua sorella Maria, arrivò a scriverne un (lungo) poemetto in cui ne descrive le fasi di preparazione, definendola “il pane della povertà, dell’umanità e della libertà”.

La visita guidata vi regalerà uno spaccato della società romagnola del passato, vi porterà con la vista e l’udito all’interno di una casa contadina romagnola, dove ogni oggetto profuma di tradizione, dove la piadina si faceva quando si doveva far festa (o “far la veglia” come si diceva qui in Romagna), per poi uscire dalle mura domestiche – a partire dagli anni ’60 – per diventare la protagonista di sagre e feste, dei menu dei ristoranti e dei chioschi presenti ad ogni angolo, dalla costa all’entroterra e persino fuori dalle balere e le discoteche (ricordo bene certe piadine farcite dopo aver ballato fino alle 5 del mattino 🙈).

E che dire della sala della magia con un enorme tino pieno di grano romagnolo? Sì perché nel corso di Piadina Experience vi renderete conto che prepararla è ovviamente una questione di materie prime di alta qualità ma, come per tutte le cose uniche, necessita anche un pizzico di magia, o un ingrediente segreto, se preferite. E qual è quello della piadina? Beh, è la Romagna stessa, il nostro territorio con la sua atmosfera felliniana, “l’isola che c’è ma non c’è”.

Ma come si fa la piadina?

Dunque, dopo questa valle di lacrime che mi avete fatto versare per scrivere questo post, capisco che la domanda nasca spontanea: “Come si fa la piadina?”. Durante la Piadina Experience potrete percorrere un tunnel trasparente con vista sull’impianto di produzione dove i macchinari, dai nomi speciali, non fanno altro che riprodurre ciò che i nostri nonni ci hanno insegnato.

Non vi svelerò i dettagli, dovete viverli, ma sappiate che a differenza di noi “poveri mortali”, qui le piadine si godono un’ora di spa.

Se poi avrete voglia di cimentarvi nella preparazione della piadina, vi basterà partecipare al laboratorio “Mani in pasta” dove, coadiuvati dalle insostituibili e iconiche azdore romagnole, preparerete cassoni e piadine da veri Romagnoli DOC! Fabio si è lanciato in questa impresa ed è stato bravissimo (qui le prove). Vi avevamo detto che si trattava di un’esperienza dei 5 sensi! Ecco, adesso è il momento del tatto, dell’olfatto (sfido a resistere al profumo delle piade appena cotte) e del gusto!

E cosa ci vogliamo mettere dentro la piadina? Beh, lasciamo a voi la scelta, ognuno ha le proprie preferenze. La verità è che la piadina è buona con tutto – dal dolce al salato – ma, se vogliamo dirla, anzi cantarla, come avrebbe fatto Raoul Casadei, dentro c’è

(…) la grinta di Pantani,

c’è l’allegria del liscio,

il cuore dei bagnini,

c’è l’arte di Fellini

Informazioni utili

  • Dove si trova il Museo della Piadina: Riccione Piadina, San Giovanni in Marignano.
  • Per prenotare la visita guidata al museo con degustazione, potete farlo sul sito di Piadina Experience.
  • Quanto costa: il tour con degustazione costa €10 (bambini dai 6 ai 14 anni €5). Il laboratorio “Mani in pasta” costa €25 a persona (€15 dai 6 anni in su).
  • Dopo la visita guidata e/o il laboratorio, fermatevi all’Osteria Riccione Piadina e gustatevi diversi tipi di piadine e farciture. E non dimenticate di fare una scorta al Corner Shop!
  • Accompagnate la visita Piadina Experience ad una gita in Valconca, la nostra casa con i suoi borghi e la sua natura.

In collaborazione con Riccione Piadina

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