Qualunque sia la stagione, trascorrere una giornata nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi è sempre un’ottima idea. Se poi siete amanti del trekking e non vi fate mai scappare l’occasione di una bella escursione in mezzo alla natura, allora siete nel posto giusto.
Organizzare un’escursione in queste zone è estremamente facile grazie all’abbondanza di informazioni e mappe dei sentieri e siamo sicuri che anche gli escursionisti meno esperti troveranno un percorso adatto a loro. Per agevolarvi la ricerca, ve ne proponiamo noi tre, con il borgo di Premilcuore come punto di partenza e con l’acqua come elemento in comune.
Indice
Escursione alle cascate della Sega
Per raggiungere le cascate della Sega e la Grotta Urlante, meta della seconda escursione di cui vi parleremo oggi, non dovrete allontanarvi molto dal centro storico di Premilcuore. Sarà sufficiente seguire le indicazioni per l’Agriturismo Ridolla e parcheggiare l’auto nell’area di sosta a circa 10 minuti a piedi da quest’ultimo.
Una volta raggiunto l’agriturismo, vi basteranno pochi minuti di cammino per trovarvi ad un bivio: a sinistra proseguite per la Grotta Urlante, a destra per le cascate. Entrambe le destinazioni sono ben segnalate.
Arriverete alle cascate della Sega in pochi minuti, il percorso è “a senso unico” quindi è impossibile sbagliarsi. Le cascate non compiono un salto alla Niagara ma sono comunque suggestive e se scenderete lungo la scala per raggiungere le pozze naturali riuscirete a godervi ancor di più il salto.
Cascate = acqua = pericolo scivoloni. Non finiremo mai di ripeterlo perché continuiamo ad assistere a scene degne di Paperissima. Anche se certi luoghi sono facilmente raggiungibili, ciò non significa che ci si debba esibire stile “debuttanti allo sbaraglio”. Indossate sempre scarpe da trekking e portatevi delle scarpe da scoglio se pensate di attraversare il letto del fiume o stare un po’ in acqua!
Escursione alla Grotta Urlante
Per raggiungere la Grotta Urlante è sufficiente ritornare al bivio e seguire il sentiero sulla sinistra. In questo caso vi occorreranno circa 15-20 minuti lungo un sentiero piuttosto lineare che vi condurrà prima ad un ponte romano con un’arcata di ben 16 metri. Sia che vi troviate sopra il ponte, sia che scendiate, potrete godervi il salto del fiume Rabbi (detto Cascata Urlante) in quel gorgo profondo color verde smeraldo che viene chiamato Grotta Urlante.
Proseguendo di pochi metri, sulla destra, troverete una piccola indicazione che vi condurrà alle piscine naturali, permettendovi di ammirare la Grotta Urlante dal basso.
Per poterla fotografare così ⬆️ dovrete non solo attraversare il fiume, saltellando da una pietra all’altra come solo Trilli saprebbe fare, ma anche arrampicarsi su alcune rocce per raggiungere la piscina naturale più grande.
Informazioni utili
- La Grotta Urlante, come nel caso della cascata dell’Alferello, è diventata una zona altamente frequentata soprattutto il fine settimana: non pensate dunque di godervi il silenzio perché ciò non accadrà. Se potete, andateci in un giorno feriale.
- Alla Grotta Urlante vige il divieto di balneazione, puntualmente infranto.
- Nulla vi vieta di visitare prima la Grotta Urlante e poi le cascate della Sega. In tal caso, lasciate il vostro mezzo nel parcheggio lungo la SS9ter.
Fiumicello e il Mulino Mengozzi
Se avete voglia di camminare in mezzo al bosco, accompagnati dal rumore dell’acqua del fiume che scorre, Fiumicello fa al caso vostro. A soli 10 minuti in auto da Premilcuore, la piccola frazione di Fiumicello è il punto di partenza per diverse escursioni, una delle quali ha come meta finale il Mulino Mengozzi.
Lasciate la vostra auto vicino al ristorante e incamminatevi sul sentiero che adiacente alla chiesa. Il percorso non presenta alcuna difficoltà e, una volta arrivati al mulino, potrete decidere se proseguire concludendo il percorso ad anello chiamato “Sentiero natura” o tornare indietro lungo un sentiero di ghiaia.
Il Mulino Mengozzi risale al 1300 ed è ancora oggi in funzione, a memoria storica di una vita tradizionale contadina che purtroppo sta scomparendo. Lo stesso Domenico Mengozzi, scomparso qualche anno fa, oltre ad essere l’autore delle sculture in pietra visibili all’interno del mulino, descrisse in una filastrocca lo stile di vita del passato. Eccone un piccolo estratto:
[…] Il Prete, l’oste, lontani e vicini / mugnaio, pastori, i più contadini / compresi tutti quasi trecento / molto lavoro, abbastanza lo stento.
Se non c’era dottore, c’era la nonna / con un pastrocchio / curava ogni male, compreso il mal’occhio / il dentista era il Prete, “pastore d’ingegno” / il calzolaio faceva le scarpe con il fondo di legno.
Questa è la storia con tanti guai / chi non l’ha vissuta non capirà mai / i fatti son veri, di tempi remoti / i vivi son vecchi, ma tanti son morti. […]
Restaurato dopo una chiusura durata circa 30 anni, famoso per la finezza della sua farina, di castagne in particolare, il mulino trasuda emozioni che si percepiscono anche dalle parole dei fratelli Mengozzi che ancora oggi ne raccontano con orgoglio tradizioni e funzionamento.
È possibile visitare il mulino Mengozzi il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.
Tappa extra: il Giardino botanico Valbonella
Non siete ancora stanchi, vero? No, perché vogliamo lasciarvi con una piccola chicca finale che ha poco a che vedere con il trekking, ma che vista la vicinanza a Fiumicello merita una sosta.
Il Giardino Botanico di Valbonella si trova a Corniolo, non lontano da Santa Sofia ed è un vero museo all’aria aperta gratuito realizzato a fini didattici e di conservazione. Grazie ai suoi 2 ettari di estensione, passeggerete in mezzo a laghetti, cascatelle e oltre 300 specie tra fiori, piante ed arbusti.
Sarete catapultati in una realtà completamente diversa da quelle dei sentieri di cui vi abbiamo parlato finora. Qui potrete permettervi di perdervi passando da un percorso all’altro senza una logica precisa, magari facendovi guidare dai profumi dei fiori o dal colore di una pianta o dal rumore dell’acqua che scorre. Qui potrete mettere il punto finale alla vostra giornata nelle Foreste Casentinesi con un bel sorriso.
Se ci seguite ormai saprete quanto ci piaccia fare trekking perché amiamo la natura e la libertà che si prova camminando. Proprio per questo ci teniamo a ricordare che qualunque sentiero percorriate, la natura va rispettata e tutelata. E chi meglio di Domenico Mengozzi può esprimere questo concetto!
[…] Salute o passante, riposa un istante / osserva, guarda, rispetta l’ambiente / se hai appetito vai giù al ristorante / se invece hai sete l’acqua è fresca / e non costa niente.