Cosa vedere a Ferrara in un giorno: 2 luoghi poco conosciuti da non perdere

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Una città a misura d’uomo, un centro storico dichiarato Patrimonio Mondiale Unesco e a meno di due ore da Rimini: Ferrara è una meta perfetta per una gita fuori porta.

La città degli Estensi non ha bisogno di tante presentazioni: il Castello Estense e Palazzo dei Diamanti sono senza alcun dubbio le prime destinazioni di chiunque arrivi per la prima volta nella città delle biciclette ma il centro storico ferrarese, ideale per chi – come noi – ama scoprire le città a piedi, custodisce alcune perle che spesso i visitatori tendono a tralasciare.

Raggiungere Ferrara senza auto

Siamo dei pianificatori (quasi) seriali, quindi non avendo intenzione di trascorrere la notte a Ferrara dovevamo scegliere accuratamente il modo migliore e più economico per raggiungere la città nel minor tempo possibile. Per questo ci siamo affidati alla piattaforma ComparaBus, abbiamo verificato le varie opzioni e abbiamo infine optato per il servizio di carpooling all’andata e treno al ritorno.

Ferrara in un giorno: visitare Casa Romei

Un’affascinante dimora signorile del XV secolo voluta da Giovanni Romei, figlio di benestanti commercianti ferraresi che, grazie all’attività di famiglia e a due matrimoni ben “orchestrati”, divenne un personaggio molto importante ed influente della città.

Un mix tra architettura medievale e rinascimentale, di Casa Romei non colpisce l’esterno, piuttosto semplice, quanto l’interno. Un cortile d’onore molto suggestivo ci accoglie con le sue baldresche e i suoi decori tardogotici, facendo presagire ciò che avremmo trovato all’interno della residenza.

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Il cortile di Casa Romei

Al piano terra, la Sala delle Sibille e quella dei Profeti sono un piacere per gli occhi: nella prima, oltre all’imponente camino originale, dodici figure femminili unite da una spalliera di rose bianche sono state rappresentate con in mano cartigli delle profezie e avvolte in eleganti vestiti la cui morbidezza sembra quasi donar loro movimento. Al di sopra del roseto, festoni di quercia e fiori oltre ad angioletti che giocano con rami di frutti. Secondo studi recenti sembra che queste figure possano essere interpretate come un omaggio alla sposa di nobile rango e alle virtù coniugali.

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Sala dei Profeti

Al primo piano si trova il cinquecentesco appartamento, decorato con soffitti a grottesche e raffigurazioni di animali esotici nelle fasce. Nell’ampio salone d’onore è impossibile non notare l’aquila bianca, simbolo del cardinale Ippolito II d’Este che volle la trasformazione di questi locali così come li vediamo oggi (a differenza del cane rampante, simbolo di Giovanni Romei).

L’alcova del Romei, noto anche come studiolo, presenta un soffitto a cassettoni decorati da disegni stampati su carta, dettaglio piuttosto comune in quel periodo.

Trascorrere un paio di ore all’interno del Museo di Casa Romei è un’esperienza unica a patto che partecipiate ad una visita guidata: senza un’attenta e approfondita spiegazione non l’avremmo apprezzato così tanto. Per orari, prezzi e mostre temporanee fate riferimento al sito ufficiale.

Visitare il Museo Archeologico Nazionale

Non aspettatevi un museo archeologico tradizionale: all’interno di Palazzo Costabili, detto di Ludovico il Moro e che già di per sé merita una visita grazie alla rinascimentale sala del Tesoro ispirata alla Camera degli Sposi di Mantova, farete un salto nel passato. E che passato! Si torna all’epoca degli Etruschi, in particolare nella città di Spina.

La scoperta dell’abitato di Spina tra le paludi delle valli di Comacchio avvenne nel 1956 quando la zona fu oggetto di bonifica. Si scoprì, grazie al rinvenimento di oltre 4.000 sepolture, una città collegata al mare da canali navigabili, in parte costruita su palafitte e distribuita su dune e isole sabbiose, molto importante dal punto di vista commerciale ed incredibilmente multietnica.

La necropoli della città di Spina, ospitata nelle 16 sale del piano nobile del palazzo, offre uno spaccato a 360 gradi sulla vita quotidiana, le tradizioni, le usanze e le credenze degli Etruschi, passando attraverso il ritrovamento di gioielli, vasi, ceramiche e di due incredibili piroghe che rappresentano senza alcun dubbio una delle punte di diamante del museo.

👉 Per orari e prezzi consultare il sito ufficiale.

piroghe necropoli di Spina Ferrara

Ora, senza nulla togliere ai must di Ferrara, ma non credete anche voi che queste due chicche meritino di essere scoperte?


In collaborazione con ComparaBus

(Foto copertina: Chris Barbalis – Unsplash)

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4 commenti

  1. Ciao! Ho visto il titolo del tuo post e sono corsa a leggere.Non ho ancora avuto modo di visitare Ferrara malgrado mio cugino vive lì da anni. Segno i tuoi consigli di viaggio, spero nei prossimi mesi di riuscire ad organizzare almeno un fine settimana. 🙂 Grazie!

    1. Una città che abbiamo amato molto, a misura d’uomo e visitabile a piedi, cosa non da poco! Facci sapere le tue impressioni quando riuscirai ad andarci!

  2. Ferrara è stata meta di un weekend tra noi sorelle, tanti anni fa… e leggere il tuo articolo ha fatto tornare alla mia mente tanti bei ricordi! 🙂

    1. Credo che sia nella top 3 delle città dell’Emilia Romagna che più amo: a misura d’uomo, con un patrimonio artistico unico e cibo da leccarsi i baffi!

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