5 luoghi da visitare nel Gargano in inverno

gargano in inverno

Nel nostro bel paese ci sono tante zone che, erroneamente, vengono considerate solo ed esclusivamente come mete estive. Gli esempi sono innumerevoli e la penisola del Gargano non fa eccezione. Ormai lo sapete, siamo amanti del mare d’inverno e dei borghi, quindi visitare questa zona a febbraio poteva riservarci brutte sorprese? Certo che no!

Visitare i borghi del Gargano in inverno

Se vi piacciono i borghi pugliesi, provate a visitarli nei mesi invernali, con il profumo degli agrumi che prende il posto della folla di turisti nei loro vicoli, con quell’aria di mare fredda e frizzante che non potrete non respirare a pieni polmoni e con quel ritmo lento, al pari di quello della natura, che scandisce le giornate.

Se già non vi avevamo convinto con Vico del Gargano, il paese dell’amore, siamo sicuri che questi tre borghi vi faranno fare un pensierino per il prossimo inverno.

Peschici e il mare d’inverno

Se fosse possibile riunire in un unico luogo tutte le sfumature di blu, quello sarebbe Peschici. La parte antica del paese, in passato difesa da torri in parte ancora visitabili, è un dedalo di vicoli che ricordano tanto la Grecia e che affacciano sul mare. E che mare! Il panorama che si gode dal castello bizantino, poi, lascia letteralmente senza fiato.

peschici
Niente male, vero?

Peschici, oltre ad essere una nota meta di vacanze estive, è altresì nota per i suoi trabucchi, un’intricata architettura di pali di legno, fili e carrucole, costruiti per la pesca. Attualmente ne sono rimasti solo sette e non vi nascondiamo che, se alla baia dei trabucchi il bar fosse stato aperto, un bel cocktail baciati dal sole e seduti ad ammirare il mare non ce lo avrebbe tolto nessuno!

trabocco peschici
Capitan Findus 😂

Ischitella

Con il suo status di “città dell’olio” e dall’alto dei suoi 300m s.l.m., Ischitella domina il mare Adriatico e si presenta come un borgo che – a primo impatto – non colpisce. Tuttavia, è sufficiente farsi trasportare dalle parole di coloro che ci abitano per capire che è un borgo molto particolare, ricco di leggende e di personaggi a dir poco unici.

La nostra visita inizia dall’antico castello, o Palazzo Ventrella, in passato simbolo del confine con la parte vecchia del borgo risalente all’anno 1000. Il palazzo baronale, ricostruito più volte a causa di un terremoto e un maremoto (nel 1646) e di un incendio (nel 1800), si trova a pochi passi dalla Piazza Centrale, una delle più grandi di tutto il Gargano.

Ischitella, i suoi santi e il liutaio

Due sono i personaggi che hanno segnato la storia di questo borgo garganico: Sant’Eustachio, al quale è dedicata la settecentesca chiesa a pochi passi da Palazzo Ventrella, e San Francesco. Le leggende legate ad entrambi sono alquanto curiose.

Al di là dei nomi singolari dei suoi figli – Agapio e Teopisto -, Sant’Eustachio è passato alla storia per aver difeso la città dall’invasione dei turchi. Da solo? Eh certo! La sua stazza e il fatto che si stesse aggiustando la pipa con l’ausilio di un palo di due metri fece tornare gli invasori sui loro passi, convinti che non avrebbero mai vinto se tutti gli abitanti fossero stati come lui.

Nel caso di San Francesco, invece, la leggenda assume toni più “classici” anche se con un pizzico di originalità. Si narra, infatti, che quando il santo passò da Ischitella durante il suo viaggio verso Roma, tale Gentile, signorotto del paese, decise di donare una cappella alla città. Per ringraziarlo, nell’atto di preghiera il santo piantò il suo bastone e disse: “Qui sorgeranno una chiesa ed un convento”. Così fu ma il bastone, germogliando e diventando un albero, scatenò l’ira del diavolo. Questo, per dimostrare la sua forza, sbatté le ali e lo capovolse, dando origine alla leggenda che vede i rami al posto delle radici e viceversa.

Ma c’è una persona che chiunque visiti Ischitella deve assolutamente conoscere: il liutaio Enzo Valente. Entrare nel suo laboratorio significa entrare in uno scrigno di musica e grande passione, dove la creatività regna sovrana. Vere e proprie opere d’arte in corteccia di ulivo pronte a sprigionare suoni unici.

Carpino

Famoso per la produzione di olio e dell’omonima (e ottima) fava, il borgo di Carpino saprà regalarvi, dalla cima del belvedere, un tramonto che difficilmente si può dimenticare.

carpino al tramonto
Tramonto a Carpino

La natura del Gargano: Foresta Umbra e Lago di Varano

Il Gargano non è solo borghi caratteristici: la sua natura è talmente variegata da riuscire ad accontentare chiunque. Se questo fosse un blog di astrologia, potremmo dire che i due luoghi di cui vi parleremo tra poco si abbinano facilmente ai “segni di terra” – il primo – e ai “segni di acqua” – poi.

La Foresta Umbra

Se come noi siete amanti di parchi naturalistici, foreste e trekking, non rimarrete delusi dalla Foresta Umbra. Non fatevi ingannare dal nome però: gli oltre 10.000 ettari nel cuore del Parco Nazionale del Gargano non hanno nulla a che vedere con l’altra (verde) regione italiana. I suoi alberi, infatti, in prevalenza faggi, creano un intreccio di rami e fronde tale da non far penetrare i raggi di sole. In pratica si è quasi sempre all’ombra! Siamo gli unici ad immaginarci l’incredibile goduria che si prova a stare in questo luogo in piena estate, quando sulla costa il caldo toglie il respiro?

Fare trekking in questo luogo incantato, o anche semplicemente passeggiare, vi farà sentire come Biancaneve nel bosco, con la differenza che non incontrerete la strega che vuole vendervi mele avvelenate 😜. Se avrete fortuna, però, potrete avvistare qualche daino o capriolo. Unico avvertimento? Non uscire dai sentieri segnalati, perdersi è estremamente facile.

Il lago di Varano

I segni d’acqua troveranno il loro habitat nel lago di Varano, oggi riserva naturale statale. Le sue due sorgenti di acqua dolce hanno creato un luogo dove spiccano pini ed eucalipti, ricco di specie come spigole, orate e vongole. Collegato al mar Adriatico grazie alla foce di Varano e alla foce di Capojale, come ogni lago che si rispetti dà il meglio di sé, sicuramente dal punto di vista fotografico, al tramonto. Non siete d’accordo?

lago di varano
Lago di Varano

Adesso, alzi la mano chi non ha voglia di visitare nel Gargano fuori stagione!

In collaborazione con Daunia Press Tour, Comune di Peschici, Comune di Ischitella, Comune di Carpino

(Foto di copertina Canva)

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8 commenti

  1. Sono stata in Puglia tante volte eppure mai nella zona del Gargano. Ho seguito tutti voi in questo tour con molta attenzione e ho scoperto zone meravigliose. Probabilmente nel periodo estivo si affollano notevolmente ma in bassa stagione sono favolose!

    1. Non so se riuscirei a godermele in estate, troppa gente: quanto ad affollamento estivo mi basta già la mia Romagna e penso che tu possa capirmi, visti i flussi sulla Costiera! Spero di tornare presto nel Gargano, è una zona che mi ha rapito il cuore

  2. Noi lavoriamo sul Gargano 6 mesi l’anno ed è una terra davvero splendida!
    La stagione che preferiamo è la primavera, quando tutto è in fiore e si possono addirittura trovare le orchidee selvatiche!
    Oltre a quelli che hai descritto c’è un altro borgo molto carino che si può visitare tutto l’anno: Monte Sant’Angelo. Con la Basilica di San Michele (patrimonio UNESCO) e il suo delizioso centro storico è davvero una chicca!

    1. Ci hanno parlato di Monte Sant’Angelo e speriamo di visitarlo presto: il Gargano ci ha letteralmente conquistati e siamo certi che ci sarà una seconda volta!

  3. Vi avevo seguito nelle Instagram stories e mi avevate davvero fatto rimpiangere il Gargano e le vacanze che ho fatto qui ormai diversi anni fa. Mi ricordo davvero dei paesini stupendi, con persone sempre divertenti e gentili e cibo ottimo. Tra i luoghi che consigliate a Peschici l’ho trovata fantastica, invece non sono stata a Carpino. Mi sto mangiando le mani a non esserci andata perché dalla foto che avete scattato al tramonto dev’essere un borgo davvero bello… che esperienza fantastica dev’essere stata scoprire questa regione!

    1. Per noi è stata la prima volta in questa zona e siamo certi non sarà l’ultima: l’accoglienza, il cibo e i borghi ci hanno fatto innamorare del Gargano. Non ho mai visto Fabio così entusiasta di un viaggio in Italia!

  4. Sono dei posti bellissimi che, purtoppo, non ho mai visitato… Ed è strano che te lo dica proprio io che sono Pugliese (Lecce però!).
    Ci sono passata più volte ed ho visitato delle zone vicine ma, prima o poi, dovrò fermarmi anche lì!!!

    1. Se la mettiamo sul regionalismo, sai quanti posti della mia Emilia Romagna (o anche solo Romagna) non ho ancora visitato? 😂 Il Gargano mi ha colpita al cuore, la bassa stagione ha sicuramente aiutato e sono certa che torneremo presto!

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