Cosa vedere a Padova in due giorni

copertina post Padova

Sempre per la serie “riviviamo gli incubi di storia dell’arte delle scuole superiori”, ecco spuntare Padova come vittima sacrificale dell’ultimo viaggio del 2017.

Va bene, sto esagerando un po’. Non definirei Padova una vittima, bensì la città che sin dall’epoca scolastica associo alla Cappella degli Scrovegni.

Va da sé che la nostra due giorni in terra padovana non è nata esclusivamente per vedere dal vivo il capolavoro di Giotto. Padova è una città che ha molto da offrire e le cui bellezze sono facilmente ammirabili senza l’utilizzo di auto e/o mezzi pubblici.

Oggi vi portiamo – rigorosamente a piedi, complice anche il bel tempo – a Padova a scoprire le sue perle. Pronti?

Padova in due giorni: la Cappella degli Scrovegni

Il capolavoro di Giotto, uno dei simboli per eccellenza della pittura del Trecento. Un luogo che ti emoziona a tal punto da far scendere una lacrimuccia (sì, lo ammetto, mi sono commossa). Un tripudio di colori, primo fra tutti il blu lapislazzuli del cielo stellato della volta.

volta cappella degli scrovegni Padova
La volta

Un ringraziamento sentito va a Enrico degli Scrovegni (indovinate da chi ha preso il nome la Cappella?) che incaricò Giotto e Giovanni Pisano di decorare la Cappella: Giotto si occupò della decorazione pittorica e Pisano delle statue in marmo. In controfacciata il Giudizio Universale, in parte rovinato causa inquinamento e infiltrazioni di acqua.

Informazioni utili

Per visitare la Cappella degli Scrovegni è obbligatorio prenotare in anticipo e presentarsi almeno 5 minuti prima all’ingresso di una stanza, chiamata Corpo Tecnologico Attrezzato di Accesso, dove sosterete per 15 minuti, necessari per la stabilizzazione del microclima interno. Questo avanzato meccanismo ha impedito, negli ultimi anni, che la Cappella subisse ulteriori danni dovuti all’inquinamento e all’afflusso turistico di massa. Anche per questo motivo, ogni accesso non può superare le 25 persone e non può durare più di 15-20 minuti (a seconda dei periodi).

Padova in due giorni: Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo degli Eremitani

Una chiesa sobria, situata a pochi metri dall’ingresso della Cappella degli Scrovegni e costruita tra la seconda metà del ‘200 e gli inizi del ‘300. Non aspettatevi, di conseguenza, decorazioni barocche. Una chiesa che ha subito gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale ma che conserva, nel presbiterio e nell’abside, un ciclo pittorico ad affresco del XIV secolo.

Quello che più ci ha colpiti è il suo soffitto ligneo e la Cappella Ovetari, dove è possibile ammirare – anche se in fase di restauro – splendidi capolavori del Mantegna.

Padova in due giorni: il Palazzo della Ragione

Avreste mai immaginato che il più grande salone pensile d’Europa si trovasse a Padova? Nemmeno noi. Circondato ai lati da Piazza delle Erbe (dove ogni giorno si svolge il mercato ortofrutticolo) e Piazza della Frutta (dove – a dicembre – erano stati collocati i banchi del mercato), questo Palazzo cinquecentesco colpisce proprio per la vastità del suo salone, le cui pareti sono state decorate con oltre 200 metri lineari di affreschi.

Palazzo della Ragione

Gli affreschi rappresentano i mesi, i segni zodiacali e i pianeti, le costellazioni e le occupazioni dei mestieri.

Non vi nascondiamo che, nonostante avessimo l’elenco, dopo un quarto d’ora abbiamo dovuto chiedere aiuto ad una delle guide del palazzo affinché ci indicasse il punto di inizio degli affreschi. Eh, la vecchiaia, inizia a farsi sentire. Quella che per noi era la Bilancia, in realtà si rivelò essere il Sagittario (Paolo Fox perdonaci!).

Padova in due giorni: Basilica Cattedrale di S. Maria Assunta

Di origine addirittura paleocristiana, l’edificio attuale fu compiuto fra il XVI e il XVIII secolo e presenta tre navate. Situato tra il Battistero e il palazzo vescovile, la sua facciata è incompiuta a causa dei danni subiti nel corso delle due guerre mondiali. Il nuovo altare è recente, datato 1997.

Padova in due giorni: il Prato della Valle

Una delle piazze più grandi d’Europa, in origine era un teatro romano. A proposito delle sue origini, non troverete né sul nostro profilo Instagram (ci seguite vero?) né qui la foto tipica del Prato della Valle perché erano in corso gli scavi per riportare alla luce i resti – appunto – del teatro romano.

prato della Valle Padova
Prato della Valle

Il suo aspetto attuale, ossia di grande isola verde dalla forma ellittica, circondata da un canale ornato da ben 78 statue di personaggi illustri nati o legati alla città, nonché tagliata da 4 viali in corrispondenza dei 4 ponti, risale al 1775. La piazza è altresì circondata da edifici molto belli dal punto di vista architettonico.

Padova in due giorni: la Basilica di Sant’Antonio

No, non ci siamo dimenticati di lei, la più famosa – se non la più bella – chiesa della città. Le abbiamo riservato le ultime righe del post perché, al di là della sua storia, non possiamo mostrarvi nulla. Al suo interno, infatti, è severamente vietato fare fotografie. Un vero peccato, possiamo garantirvelo.

basilica Sant'Antonio da Padova
Facciata della basilica

Detto questo, il fatto di lasciare la macchina fotografica a riposo ci ha permesso di goderci appieno le sue meraviglie, facendoci rimanere con il naso all’insù di fronte alle sue volte stellate e a bocca aperta nell’ammirare la marmorea e rinascimentale Cappella dell’Arca dove è custodita la tomba del Santo. Per farvi un’idea degli interni, vi invitiamo a sbirciare il sito ufficiale della basilica

Ah, maledetto tempo!

Si conclude qui la nostra rapida carrellata delle bellezze visitabili – secondo noi imperdibili – a Padova in due giorni. Al di là delle sue chicche artistiche e tempo a disposizione permettendo, vi consigliamo di non farvi mancare:

  • una passeggiata lungo le mura e sotto i suoi portici (la città ne conta ben 12km);
  • un caffè in Piazza dei Signori con il naso all’insù ad ammirare la Torre dell’Orologio;
  • visitare Palazzo Bo, sede del rettorato e della facoltà di giurisprudenza dell’università, per ammirarne i cortili splendidamente decorati (se intendete visitarne gli interni, il Palazzo organizza visite guidate, informatevi presso l’ufficio IAT o presso lo stesso palazzo);
  • le opere di street art di Kenny Random, Alessio-B, Tony Gallo e Carolì che troverete gironzolando tra i vicoli della città;
  • la visita all’Orto Botanico dell’università: sfortunatamente, causa chiusura durante il nostro soggiorno a Padova, non siamo riusciti a vederlo ma ci sentiamo comunque di suggerirvelo.

E non dimenticate di farvi un bell’aperitivo a base di Spritz e un giretto nei dintorni di Padova!

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30 commenti

    1. Grazie! Ammetto che non è stato facile riuscire a descrivere una città così ermetica ed eclettica allo stesso tempo! è davvero una città molto ricca e tutta da scoprire!

  1. Ma cos’è il Palazzo della Ragione? Meraviglioso, da lasciarti senza parole!
    Io ci sono passata al rientro di un viaggio ma non l’ho praticamente vista. Dovrò rimediare *-*

  2. Per me Palazzo della Ragione e Prato della Valle sono i luoghi più belli! Ammetto invece che ci sono altre chiese che non ho ancora visto, pur vivendo qui vicino!

  3. È da un po’ di tempo che mi ripropongo una gita a Padova quindi terrò caro il tuo articolo per quando mi deciderò ad andare 😉

    1. Merita davvero tanto, quello che più ci ha colpiti è stata l’atmosfera che abbiamo respirato camminando nei suoi vicoli e la compostezza (ovviamente al netto degli Spritz 😂) della città!

  4. Padova mi sta piacendo sempre di più e ogni volta ci torno sempre volentieri!
    Altri luoghi da visitare che ho trovato davvero carini sono stati: l’orto botanico, il Museo del Precinema e l’antica sede universitaria.

    1. Anche noi volevamo vedere l’orto botanico ma era chiuso 😩 Palazzo Bo, sede dell’università, è davvero carino, dovessimo tornare a Padova approfitteremo sicuramente della visita guidata!

  5. È sempre bello leggere i post di chi viene a visitarla. Mi unisco ai ringraziamenti a Enrico Scrovegni! Ma dimmi…un caffè al Pedrocchi l’avete preso?

  6. Non ci sono mai stata!! Me ne hanno parlato, e, correggimi se sbaglio ma forse 2 giorni sono pochi per scovarne tutte le peculiarità. Ad ogni modo, mi incuriosiscono soprattutto Prato della Valle (è davvero così grande?) e la Cappella degli Scrovegni ma anche tanto altro, il Palazzo della Ragione, e la Basilica. Wow, ci andrò presto, ho troppe lacune sul Nord Italia 🙂

    1. A lacune sei in ottima compagnia! Noi abbiamo deciso di dedicare il terzo giorno a Monselice, nei dintorni di Padova, ci incuriosiva proprio! Un giorno in più a Padova sarebbe stato perfetto ma come ben sai il tempo è tiranno e si devono fare delle scelte 😅 Vorrà dire che abbiamo un motivo per tornarci!
      Baci
      Erica

  7. A proposito di scuola superiore, penso di essere stata in gita a Padova forse alle medie, o alle superiori? Ma non ricordo con esattezza, forse non sono stata troppo attenta, che vergogna😅
    Mi sa che ci devo proprio tornare e rimediare le lacune!

  8. Sono stata a Padova che non avrò avuto più di 13 anni…me la ricordo come un sogno. Ho veramente pochi, pochissimi flash, però mi ricordo con certezza che ne rimasi folgorata

  9. Padova l’ho vista di corsa, dopo una festa di Laurea da Pedrocchi (e quindi non propriamente lucida) e molti anni fa. Sicuramente è una città da visitare con calma. In primavera mi riprometto di farlo.

  10. Ecco, come dici anche tu Padova è uno di quei luoghi che ti abitui fin da piccolo a studiare e ristudiare, penso che sia da vedere dal vivo e che in effetti una volta giunti davanti alle opere si provi un meraviglioso effetto di deja vu, un po’ come quando sono stata per la prima volta dentro gli Uffizi e ho visto la Primavera, non era più stampata sul libro di testo, ma l’avevo davanti. Non puoi fare altro se non emozionarti come uno scemo secondo me :’D

    1. Felice di non essere l’unica allora! Vedere queste meraviglie dal vivo dopo averle studiate (talvolta anche odiate se me lo permetti…) e dopo essere cresciuta 😅 è un’esperienza davvero speciale!

  11. Amo molto Padova. Per me è un grande ricordo del periodo dell’università. Arrivavo in centro di prima mattina e tutto sembrava svegliarsi al mio passaggio.

  12. Padova è sulla mia lista da tantissimo tempo, e col vostro post mi è venuta ancora più voglia di visitarla. La Cappella è qualcosa di straordinario anche solo dalle foto, i suoi colori mi ricordano tantissimo la Basilica Superiore di Assisi <3

    1. Il caro Giotto faceva davvero miracoli! Padova ci ha davvero sorpresi, è andata ben oltre le nostre aspettative quindi ti auguriamo di andarci presto!
      ps. mi raccomando, beviti uno Spritz alla nostra!

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