Trekking “I Giganti del Tramazzo”, Parco delle Foreste Casentinesi

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna non smette mai di lasciarci a bocca aperta e sta diventando sempre più spesso una delle nostre destinazioni preferite per una giornata dedicata alle escursioni nella natura. Suddiviso tra Emilia Romagna e Toscana, interessa principalmente le provincie di Forlì-Cesena e Arezzo.

Il Parco offre un territorio straordinario, caratterizzato per l’80% da superficie boschiva, dal lago artificiale di Ridracoli, con la sua famosa diga, dai numerosi fiumi e gli affascinanti eremi, come quello di La Verna e di Camaldoli. Un luogo dove la biodiversità non è riservata solo a biologi ed altri esperti del settore, ma viene condivisa grazie ai numerosi punti informativi e cartelli posizionati lungo i sentieri.

Uno dei comuni del parco, Tredozio, famoso per il vulcanino del Monte Busca, è la destinazione di questa giornata. All’interno del suo territorio, infatti, si trova il lago di Ponte, punto di partenza della nostra escursione, un lago artificiale creato nel 1962. Ci troviamo al confine settentrionale tra le due regioni, nella suggestiva valle del Tramazzo, il fiume che nasce dall’Alpe di San Benedetto e che, unendosi con altri due torrenti, forma il fiume Marzeno e confluisce nel fiume Lamone.

Escursione ai Giganti del Tramazzo: informazioni tecniche

  • Segnaletica CAI: giro ad anello che si sviluppa lungo il sentiero natura, sentiero delle Foreste Sacre, sentieri CAI 553, 565 e 563.
  • Traccia gpx 
  • Dislivello: ±500m
  • Lunghezza: 10km
  • Durata: circa 5 ore (pausa pranzo e foto incluse)
  • Difficoltà: E – il sentiero è adatto a chi ha già un po’ di dimestichezza con le escursioni. I tratti particolarmente fangosi possono presentare difficoltà nei punti in discesa.
  • Punto di partenza: parcheggio del Rifugio Casa Ponte (segnaposto Google Maps).
  • Consigli: obbligatorie scarpe da trekking e fortemente consigliati i bastoncini (alcune discese e salite sono complicate e, in presenza di fango, avere un sostegno può risultare molto utile). Lungo il percorso, non vi sono cestini rifiuti, fonti di acqua e punti ristoro, quindi organizzatevi di conseguenza.

Itinerario

Questo itinerario di circa 10km si sviluppa seguendo diversi sentieri che ci porteranno alla scoperta dei “Giganti del Tramazzo”, alberi monumentali dalla bellezza mozzafiato che da secoli dominano questa valle: faggi, cerri, abeti bianchi e neri, aceri, castagni, roverella, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio, scendete le scale e tenete la destra costeggiando il lago di Ponte prima e, successivamente, il fiume. Dopo averlo attraversato nell’unico punto accessibile, al primo incrocio proseguite sulla destra seguendo il sentiero natura e il sentiero delle Foreste Sacre. Vi aspettano circa 2 ore di salita, graduale (e con diverse soste), attraverso abeti, faggi e aceri, in un paesaggio che, a tratti, sembra somigliare a quello lunare.

👉 Curiosità: quando incontrerete aree con numerosi alberi caduti e/o evidentemente malati significa che sarete di fronte agli abeti rossi, introdotti in passato per il rimboschimento, ma che – ad eccezione di alcuni esemplari – non sono riusciti ad adattarsi al territorio.

Dopo un breve strappo, la salita culmina al valico del Tramazzo (riconoscibile dai cartelli che inidicano fine e inizio dei comuni di Tredozio e Portico-San Benedetto). Seguite la strada sterrata a sinistra per poi prendere il sentiero 553 “Monte Collina”, sempre sulla sinistra. Lungo questo tratto saranno gli abeti bianchi a farla da padrone. Si tratta di un sentiero prevalentemente pianeggiante e in discesa che, dopo circa 20 minuti vi porterà ad un altro incrocio. Proseguite sulla sinistra (sempre sentiero 553) fino a raggiungere l’area picnic “Faggioni del Bepi” dove potrete fermarvi per il pranzo, godere della vista di splendidi faggi e, se volete, raggiungere la perenne e vicina Fonte del Bepi.

Dopo una sosta rigenerante, tornate indietro fino all’incrocio, sulla destra, con il sentiero 565. In discesa, in carica 25 minuti raggiungerete un ulteriore incrocio. Proseguite sulla sinistra e proseguite a sinistra al successivo incrocio seguendo il cartello 565 “Gigante del Tramazzo”. La discesa vi condurrà proprio a questo esemplare, alto 35 metri, con un diametro di 5m e oltre 300 anni, soprannominato “La Grande Madre” per le grandi “mammelle” sul tronco formatesi dalle cicatrici dei vecchi rami caduti. Si tratta del Faggione del Tramazzo, una gioia per gli occhi, il patriarca della Valle del Tramazzo.

Riprendete il sentiero, sempre in discesa, accompagnati dal suono dello scorrere del fiume (alla vostra sinistra). Se seguirete la nostra traccia, noterete una deviazione, riconoscibile per la presenza del cartello “Lago di Ponte 00.30h”. Al termine della piccola discesa si arriva al torrente, da attraversare, per poi risalire fino al lago. Il giorno della nostra escursione, il punto in questione non era attraversabile, pertanto siamo tornati indietro, proseguito per alcuni metri e guadato il torrente. Fatto questo, seguite il sentiero 563. Dopo una cascatella e una capannina piuttosto diroccata troverete un bivio. Tenete la sinistra e risalite attraverso una radura con vista sulle montagne fino a raggiungere il rifugio Casa Ponte e, di conseguenza, il parcheggio. Come potete notare dalla foto, dopo un inizio in stile autunnale, il sole è tornato a splendere!

sentiero giganti del tramazzo
Ultimo tratto prima del ritorno al rifugio

Se come noi siete amanti delle Foreste Casentinesi, provate questa ed altre tre facili escursioni e fateci sapere cosa ne pensate!

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