Nel cuore dell’Umbria, in provincia di Terni, si trova un luogo (quasi) unico al mondo, la Foresta Fossile di Dunarobba. Una bellezza naturalistica che è possibile ammirare, oltre all’Umbria, solo in Canada, Ungheria e Piemonte. Si tratta, infatti, di una foresta fossile mummificata, non pietrificata: ciò significa che i tronchi conservano ancora il loro aspetto legnoso.
La Foresta Fossile di Dunarobba è venuta alla luce nel 1979. I 52 tronchi oggi visibili sono stati ritrovati durante gli scavi in questa cava di argilla estratta per fabbricare mattoni destinati all’edilizia. Risalenti all’era geologica del Pliocene, tra i 2 e i 2 milioni e mezzo di anni fa, questi tronchi rappresentano un sito paleontologico stupefacente. Perfettamente conservati, si trovano su una superficie di circa 8 ettari e appartengono ad un tipo di conifera, oggi estinta, della stessa famiglia delle sequoie.
In grado di raggiungere i 60m di altezza, questa gigantesca foresta si sviluppò in condizioni climatiche molto diverse da quelle attuali. In passato, questa zona era sostanzialmente una palude, formatasi intorno al bacino lacustre, il bacino Tiberino, il quale esondava periodicamente, rilasciando argilla come sedimento. Questo materiale, attaccandosi e interrando gli alberi, creò una sorta di involucro protettivo che impedì ad aria e acqua di trasformare il legno in pietra. Grazie al processo di mummificazione, dunque, il legno non solo ha conservato le sue caratteristiche originarie, ma anche il colore, marrone (le parti di colore nero sono conseguenza di due incendi dolosi, nel 1988 e nel 1990).
Infine, il fatto di trovarsi in posizione verticale (con un’inclinazione di 30-40 gradi), e non sdraiati a terra, li rende ancor più caratteristici. Ciò fu causato dal lento e graduale seppellimento da parte dell’argilla che ne permise questo tipo di sepoltura “in posizione di vita”. Basti pensare che questi alberi, si stima, potessero vivere dai 2000 ai 3000 anni. Uno dei tronchi ritrovati, per esempio, presenta ben 580 anelli.
La conservazione
Questi monumenti naturali unici al mondo si estinsero a causa di cambiamenti ambientali e climatici. Sebbene ancora in gran parte sepolti dal sedimento (la parte visibile non supera i 4m), i tronchi sono ovviamente esposti ad aria, insetti e parassiti che, insieme a sole e vento, ne provocano la decomposizione. In particolare, l’ape legnaiola è responsabile delle piccole gallerie scavate nel legno.
È incredibile pensare che questi esemplari siano arrivati a noi in condizioni così eccezionali. Li vediamo lì, protetti da tettoie, in tutta la loro maestosità, quasi a voler ignorare ciò che accade intorno a loro. Eppure il tempo passa anche per loro, traducendosi in un processo di decomposizione che si è tentato di rallentare ricorrendo all’utilizzo di resine e alla costruzione di una camera climatica, ma entrambe le soluzioni non sono andate a buon fine. La seconda, nello specifico, si è rivelata deleteria in estate poiché, causa la presenza di vetri e lamiera, non è in grado di garantire la temperatura di 20° e l’umidità pari al 70% necessarie alla conservazione dei tronchi.
Si spera che, con i progressi della tecnologia e nuovi studi, si possa trovare una soluzione per conservare questi esemplari millenari.
Orari, biglietti, giorni di apertura, informazioni utili
- Come raggiungere la Foresta Fossile di Dunarobba: Dunarobba è una piccola frazione di Avigliano Umbro, in provincia di Terni. Il sito si trova lungo la strada provinciale che collega Montecastrilli ad Avigliano. è presente un ampio parcheggio gratuito di fronte alla biglietteria.
- Orari e giorni di apertura: la foresta è aperta al pubblico dal martedì alla domenica. Gli orari variano a seconda dei mesi (controllate sul sito ufficiale quelli aggiornati).
- Biglietti: il biglietto intero costa €6 (ridotto €4) ed include la visita alla foresta e al Centro di Paleontologia Vegetale adiacente alla biglietteria. Con il biglietto intero si ha diritto alla “Foresta Fossile Card” grazie alla quale si possono avere agevolazioni sugli ingressi di, a titolo esemplificativo, Narni sotterranea e le Cascate delle Marmore.
- Visite: le visite sono esclusivamente guidate e durano circa 45 minuti.
- Informazioni utili: dal momento che si tratta di un sito all’aperto, vi consigliamo di indossare scarpe comode e portarvi un k-way in caso di pioggia. Vi ricordiamo, inoltre, che non è consentito toccare i tronchi.
Cosa vedere nei dintorni
Visitare la Foresta Fossile di Dunarobba è un’ottima idea per una gita fuori porta o un fine settimana in Umbria. Si tratta senza dubbio di una meta alternativa che merita di essere scoperta per la sua unicità e il suo fascino. A meno di mezz’ora di auto, inoltre, è possibile raggiungere altre località e siti da non perdere:
- il Parco archeologico di Carsulae (14km);
- Acquasparta (10km);
- il borgo di San Gemini (14km);
- Amelia (20km);
- Narni (30km);
- Stifone e le Gole del Nera;
- Spoleto (35km)
- Vitorchiano (60km).