Di calcio e matrimonio – parte II

calcio e matrimonio

Il 1 luglio 2018 non è una data che dimenticherò facilmente. Sì perché il 1 luglio IO sono partita per l’Inghilterra per lavorare in un summer camp ma manager, dopo avermi (tristemente – voglio sperare) accompagnato all’aeroporto di Ancona, ha ufficialmente inaugurato la sessione estiva di calciomercato

Il calciomercato! Sì, proprio lui, quello che riesce a monopolizzare la TV anche quando fuori ci sono 45 gradi, quello che decide dell’umore con il quale tuo marito si presenterà a cena, quello che lo fa sbattere i pugni sul divano, quello che lo porta a mettersi le mani sulla faccia nemmeno fosse morto il gatto. E tu che fai? Ci caschi sempre, te ne esci con “amore che è successo?”, per poi renderti immediatamente conto che la risposta che seguirà verterà su (in ordine puramente casuale):

  • cessione del suo giocatore preferito;
  • cessione del giocatore che gli faceva tenerezza anche se era scarso;
  • cessione della bandiera della squadra (adesso si chiamano “senatori”);
  • acquisto di un giocatore con, cito testualmente, “due battilarde al posto dei piedi”;
  • cessioni e/o acquisti a cifre che LUI ritiene non adeguate (Marotta scansate, non sai quello che fai!);
  • cessioni di giocatori promettenti per riprenderne uno buono ma odiato;
  • acquisto di un top player al quale mai avrebbe pensato.

Ora, del nostro rapporto a tre “marito-moglie-Juventus” avevo già parlato un paio di anni fa. Le cose non sono cambiate e quest’anno hanno raggiunto picchi da record. E ovviamente non sto parlando delle temperature. Come ben sapete, manager è juventino, uno juventino incallito che soffre quando la sua squadra perde o gioca male (cit. “l’ha fat schif” – ha fatto schifo in dialetto romagnolo), che sente il bisogno primario di raccontarmi ogni mossa di mercato. Ma cosa ho fatto di male?

Il calciomercato 2018: le conseguenze

Questa sessione di calciomercato, in particolare, ha – come dire – solleticato la sua vena logorroica poiché se da una parte la Juventus ha fatto grandi acquisti (anche i sassi sanno che Cristiano Ronaldo è da quest’anno un giocatore della Juve), dall’altra ha ceduto alcuni giocatori a lui cari, ultimo fra i tanti Claudio Marchisio. Ora, sebbene la mia vita e quella del 99% della popolazione mondiale continui nonostante ciò che accade nel calcio italiano, la rescissione del contratto di Marchisio mi ha messo una certa tristezza. Lui mi piaceva, era soprannominato “il principino”, devo aggiungere altro? In fondo sono una Barbie-dipendente. Non vi dico poi la faccia che ha fatto manager quando ha letto la notizia appena sveglio (per non parlare della sua reazione all’arrivo di Ancelotti al Napoli).

Inizio del campionato di serie A: le aspettative

Passi quasi due mesi a valutare i vari acquisti e cessioni, sogni la formazione, esulti quando viene confermato l’acquisto di CR7, rimani senza parole quando dai un giocatore giovane e promettente ad una delle tue acerrime nemiche per riprenderti uno che poco meno di un anno fa se n’era andato tutto incavolato, ridi sotto i baffi quando senti i movimenti delle altre squadre. Insomma non vedi l’ora che arrivi quel benedetto 18 agosto. Ed eccolo. La crisi post-Marchisio si attenua con l’inizio ufficiale del campionato di serie A, nello specifico con Chievo Verona-Juventus. Partitone da non perdere! Manager, causa impossibilità di vederla a casa, decide quindi di andare al bar e godersi l’esordio di CR7.

“Goleada”, credeva. Non aveva considerato un piccolo dettaglio: non ero con lui. IO, il suo portafortuna che non sbaglia mai il risultato dell’Inter (amici interisti mi dispiace ma è più forte di me). La Juve segna il gol decisivo negli ultimi minuti e da quel poco che ho visto negli highlights la difesa del Chievo non aveva nulla da invidiare alle fortezze del Signore degli Anelli. Al suo rientro a casa la sua faccia era quella tipica del pentimento, quella che a parole avrebbe detto “perché non ti ho portata con me”. 

È evidente che le aspettative erano e sono alte, così come è evidente che la stagione calcistica che MI aspetta sarà bella intensa. Ne sono consapevole. D’altronde, il 31 agosto di 5 anni fa non ho pronunciato queste parole “nella gioia e nel dolore, in salute e in malattia, finché morte non vi separi?”. Con il senno di poi avrei apportato delle aggiunte: “nelle partite di calcio di qualunque campionato, finché la consorte non distruggerà il decoder di Sky”. Amen.

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10 commenti

  1. Questi sono i casi in cui mi rallegro di non avere un marito/fidanzato. io di calcio non n capisco proprio niente! Se non fosse che per spirito patriottico tifo Italia ai Mondiali, direi di essere totalmente atea in materia! ;P

    1. Tesoro non ti perdi nulla di speciale 🤣 Pensa che da ragazzina ero una juventina incallita e da quando sto con lui ho smesso di seguire in modo costante la Juve e il calcio in generale….

  2. Quando leggo queste cose mi sento fortunata perché non ho mai avuto fidanzati così presi dal calcio, giusto qualche amico invasato. Pure il British boyfriend adora la Juve (mistero), ma è rimasto così sconvolto dalla follia italica delle partite (insulti, casino, drammi da parte dei tifosi) che quando è in Italia non sembra più interessato a organizzare serate di pizza & partita con i mariti delle mie amiche 🙂

    1. Certo che per essere British è bizzarro che non ami il calcio ma devo ammettere che la follia italiana per questo sport farebbe scomparire la passione anche ai santi 😂

    1. Per fortuna il fantacalcio non è fra gli hobby di manager….lo so, il calcio è una cosa seria e onnipresente. Quando ero ragazzina ero una vera gobba poi a forza di stare con Fabio mi è venuto il rigetto 😂

  3. Mi hai fatto morire! 😀
    Io non amo il calcio e il mio ragazzo fortunatamente non lo segue (guarda giusto i risultati a fine partita, quando se ne ricorda!).
    Ti faranno santa, mi sa!

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