Dopo il sabato pomeriggio a Villa Franceschi a Riccione, ho trascorso la seconda delle giornate FAI di primavera a Rimini, più precisamente a Viserba. La delegazione FAI di Rimini aveva infatti organizzato una visita guidata all’interno di Villa Adelia, per poi proseguire con un breve tour di alcuni villini in stile liberty nei dintorni.
Indice
Villa Adelia
Un tempo chiamata Villa Dorina, questo villino è un gioiellino in stile liberty tutt’oggi abitato da Adelia (ecco spiegato il cambio di nome) e suo marito. Furono proprio loro ad acquistare la villa e iniziarne la ristrutturazione che durò, fra esterno ed interno, circa 15 anni.
Ad accoglierci proprio lei, Adelia, una donna dal fascino di altri tempi, elegantemente vestita e dai modi quasi regali. Con delicatezza e un velato orgoglio ci illustra le caratteristiche della casa: la pavimentazione originale rimasta nel salone principale, i colori del soffitto mai modificati nel corso degli anni, il mobilio dell’epoca.
Sottolinea altresì quanto sia stato complicato mettere mano ad una struttura simile: fu stato solo grazie ad un esperto falegname che il portone esterno, prima in legno grezzo, fu riportato al suo massimo splendore.
Persino il ceramista Giò Urbinati collaborò alla ristrutturazione: sue le decorazioni floreali e vegetali del portone esterno, le foglie presenti nella ringhiera che porta al piano superiore, i decori dell’arco e suoi alcuni interventi alla fontanella esterna.
Curiosità! Sapevate che Viserba era chiamata la “Regina delle acque”? Circa cento anni fa, infatti, era sufficiente scavare poco per vedere acqua dolce sgorgare dal terreno. Per questo motivo la città aveva oltre mille fontanelle.
Costruita nel 1905, Villa Adelia era in passato abitata solo nel periodo estivo: fu quindi necessario chiuderla per poterci vivere tutto l’anno. Adelia ci racconta che i primi tempi, poiché il mare e la spiaggia si estendevano fino a casa loro, la mattina erano soliti aprire la porta e trovarsi acqua e sabbia fino agli scalini dell’ingresso (decisamente non facevano molta strada per andare in spiaggia).
Viserba e lo stile Liberty
Una volta terminata la visita alla villa, i nostri ciceroni ci hanno accompagnato ad ammirare altri villini in stile liberty presenti in città, alcuni in buono stato di conservazione, altri – purtroppo- in evidente stato di degrado.
- Villino Pirotti
- Villa Bavassano
Affascinante il suo porticato, le sue modanature e le sue maioliche floreali in ceramica. Proprio il fatto che questo materiale, piuttosto costoso, fosse stato scelto per alcuni decori esterni, rappresentava un simbolo di ricchezza della famiglia. Pensate che in passato questa villa fu utilizzata come sede della caserma dei Carabinieri.
- Villa Maria
- Villino Gubellini
Ancora abitata, in estate la famiglia proprietaria dell’edificio l’ha adibita a appartamenti per vacanze.
- Villa Tosetti
- Hotel Madalù
Quando si dice “è ora di cambiare vita”! Questa coppia di Milano, oggi proprietaria dell’hotel, stanca della vita del capoluogo lombardo, decise di lasciare un lavoro stabile e sicuro per trasferirsi a Viserba, acquistare quella che al tempo si chiamava Pensione Milano (prima era stata addirittura un bar e salumeria) e trasformarla in un hotel.
Impresa ardua, talmente ardua che, vuoi per i nuovi criteri antisismici in vigore, vuoi per rispettare i parametri di visibilità imposti dal comune, l’unica soluzione attuabile per procedere, considerati anche i ben 12 condoni concessi precedentemente, fu il completo abbattimento. Pensate che dalla distruzione dell’edificio si scoprì che le fondamenta non esistevano.
(tutte le foto d’epoca sono tratte dal sito di Ippocampo Viserba)
Lo stile Liberty a Rimini
Terminata la visita ai villini di Viserba, mi accingo a tornare a Rimini per partecipare, nel pomeriggio, alla visita del Grand Hotel e del Parco Federico Fellini. Grazie alla bella giornata di inizio primavera, ne approfitto per godermi il mio mare Adriatico e per gustarmi una deliziosa piadina. Alle 15.30 sono pronta a godermi il fascino senza tempo del Grand Hotel di Rimini.
Il Grand Hotel di Rimini
Con la sua facciata in stile liberty, è senza alcun dubbio uno dei simboli della Riviera Romagnola. Considerata la tendenza di Rimini ad essere una città “classica” dal punto di vista artistico ed architettonico (grazie anche al suo passato di città romana), anche la costruzione del Grand Hotel non si sottrae a queste regole, non permettendo allo stile liberty di prevalere: ad una struttura fra il rococò e il barocco si affiancano elementi naturali tipici dell’art nouveau quali conchiglie, palme e foglie di acanto.
Il suo giardino all’italiana è un vero splendore (magari quello di casa mia fosse così bello!) e con l’arrivo della primavera, i fiori appena sbocciati hanno reso l’atmosfera ancor più leggera.
Monumento nazionale dal 1984, inaugurato nel 1908, viene spesso ricordato come scenario di alcune scene del film Amarcord di Federico Fellini.
Curiosità
- Nel XIX secolo, dove sorge ora il Grand Hotel, vi era una rimessa per cavalli e carrozze e il magazzino dove venivano conservati i pezzi della piattaforma sul mare che veniva poi rimontata in estate.
- Tale piattaforma ospitava mercati, negozi ed era il luogo perfetto per feste serali dell’élite.
- Insieme al Kursaal, dove si trovavano sale da ballo, da tè e da biliardo (dove oggi si trova la Fontana dei 4 Cavalli), al primo stabilimento balneare (datato 1843 e voluto dai Conti Baldini) e ad un Grand Hotel (non quello odierno), formavano le strutture fondamentali per accogliere l’alta borghesia emiliana del periodo.
- Per costruire il primo stabilimento, i Conti Baldini dovettero chiedere il permesso allo Stato Pontificio che li ostacolò non poco poiché si pretendeva la separazione fra uomini e donne.
Tornando all’epoca moderna, appena entrati all’interno del Grand Hotel si viene travolti dalla magia, da quella sensazione che ti fa sentire come se fossi tornata indietro nel tempo. E la mia mente inizia a vagare: immagino le feste all’interno di quegli splendidi saloni, l’eleganza dei vestiti, gli argomenti di conversazione, la musica di sottofondo. Lascio il Grand Hotel con gli occhi stracolmi di bellezza, ancor più consapevole che il mio territorio ha tanto da offrirmi e non vedo l’ora di scoprirlo.
(foto di copertina Canva)
24 commenti
Questi ville stile liberty sono veramente meravigliose, mi sarebbe piaciuto molto vivere in quel periodo per la bellezza e raffinatezza dei suppellettili e degli abiti
Credo proprio fosse un periodo particolare, caratterizzato sì dalla guerra ma anche dalla grande eleganza! E’ stato un bel viaggio indietro nel tempo!
La prossima volta non mi perderò questa occasione di visitare alcuni luoghi particolari di solito chiusi al pubblico
Noi abbiamo da poco iniziato a seguire queste iniziative e sono certa diventeranno una costante!
Questi edifici sono tutti belli ma Villa Adelia è qualcosa di speciale, ma quanto è bello il portone d’ingresso? Fortunata la signora che lo abita.
Il portone è davvero una chicca! La signora Adelia è davvero fortunata ed è stata anche una fortuna che persone come lei decidessero di riprendere in mano questi villini per ristrutturarli
Ciao! Bellissimo posto che non conoscevo. Adoro le giornate FAI ti danno la possibilità di vedere luoghi bellissimi dell’Italia! A presto Simona
Ciao! Hai ragione, si scoprono luoghi a volte impensabili e a breve distanza da casa!
Non potevo non entrare a leggere questo post. Quando abitavo a Rimini durante l’università passavo davanti al Grand Hotel e sognavo ad occhi aperti. Poi ho realizzato un grande sogno e per due anni ho lavorato proprio lì alla reception e ogni volta che aprivo la porta di una camera era un’emozione. Rimini e il Grand Hotel mi sono davvero rimasti nel cuore!
Due anni al Grand Hotel! Sai benissimo di cosa sto parlando… pura magia, un luogo tanto legato a Fellini quanto a tutta la città!
Ma ci credi che non ho mai partecipato a una giornata del FAI?! Che tra l’altro è da matti perché mi piace tantissimo visitare queste ville <3
Dato che ne organizzano un paio all’anno non credo ti mancherà occasione! Noi abbiamo iniziato da poco tempo e non credo smetteremo!
Molto belle tutte le ville, ma il Grand Hotel è qualcosa di incredibile che non conoscevo prima di leggere questo post
Hai ragione, è di una bellezza fuori dal comune! Ogni volta che ci passo davanti ne rimango affascinata!
Pensare che sono stata al mare vicino a Viserba per 18 anni e mai andata a vedere questa villa. La devo considerare alla prossima apertura.
Doveste ricapitare da quelle parti provate a chiedere ad Adelia se è possibile visitare casa sua, è una persona molto disponibile!
Bellissimo hotel! sono stata a rimini qualche anno fa ma non ricordo neanche che hotel…sembra davvero perfetto per un weekend di pace!
Soggiornare al Grand Hotel potrebbe rivelarsi un tantino costosino ma se ce lo si può permettere deve essere un’esperienza unica!
le Giornate FAI sono delle ottime occasioni per conoscere luoghi particolari e affascinanti, come questi che racconti! Meraviglioso il Grand Hotel!
Una vera e propria istituzione riminese, impossibile non innamorarsi del Grand Hotel!
Adoro lo stile Liberty e queste ville sono una più bella dell’altra. Mi piace un sacco scoprire la storia dei palazzi, è la loro anima.
Che poi quello che più mi piace, al di là della loro architettura, è la possibilità di dare ampio spazio all’immaginazione!
Che posti meravigliosi. Adoro il Liberty e quando posso cerco di andare a visitare i luoghi iconici di questo stile architettonico. Ma i villini sono qualcosa che mi lascia addosso un’emozione davvero particolare. Grazie di questo post.
Felice che ti sia piaciuto! Noi ci siamo avvicinati al Liberty solo di recente e speriamo di poterlo approfondire nelle prossime occasioni! Scoprirlo attraverso i villini è stato ancor più interessante, una vera immersione nel secolo scorso!