Murano, Burano e Torcello: visitare le isole di Venezia in un giorno

Burano vista

La reticenza (ormai nota) di manager di fronte ad itinerari che di slow non hanno nulla è ormai nota, così come è noto il suo puntuale ricredersi alla fine di ogni esperienza o viaggio. Anche in occasione della nostra due giorni a Venezia il suo storcere il naso si è palesato. Perché? Perché gli ho proposto l’idea di visitare tre isole di Venezia in un giorno

Va bene, detta così la bilancia penderebbe inevitabilmente a suo favore, ma posso garantirvi che non solo è possibile visitare Murano, Burano e Torcello in un giorno senza stress, è anche semplice. E manager può confermarlo. 

Visitare tre isole di Venezia in un giorno: Murano

Per cosa è famosa Murano? Ovviamente il vetro. Va da sé che l’isola basi la sua economia proprio su questo e non vi è un angolo che non sia testimone di questa tradizione artigiana che dura da centinaia di anni. Con un pizzico di fortuna, forse riuscirete a sbirciare all’interno di qualche bottega e vedere come questo materiale così delicato si può trasformare in una vera opera d’arte.

lavorazione vetro Murano
Lavorazione del vetro a Murano

Murano viene associato al vetro, è vero, ma non è solo questo. È sufficiente fermarsi alla romanica Basilica dei Santi Maria e Donato, con il suo campanile e la sua facciata che fa tanto Ravenna.

basilica Murano
Basilica dei Santi Maria e Donato – Murano

Il vetro entra anche nelle chiese, talvolta ne compone i lampadari, come nel caso della trecentesca Chiesa di San Pietro martire, contenente, per gli amanti dell’arte, un’opera del Veronese e del Bellini. 

lampadario chiesa san pietro martire Murano
I lampadari della chiesa

Il vetro è anche arte pubblica, come nel caso dell’opera del Maestro Simone Cenedese “Cometa di vetro“.

cometa di vetro murano
La cometa di vetro

Visitare tre isole di Venezia in un giorno: Burano

Se ci si pensa, all’apparenza cambia solo la prima lettera della parola! E invece no, Burano si differenzia ampiamente da Murano. Burano è una delle città più instagrammate d’Italia, è un dato di fatto. Visitarla e non scattare decine di foto alle sue casette colorate è umanamente impossibile. Ti puoi sforzare, puoi provare a resistere ma l’indice della mano destra, a Burano, rimarrà irrimediabilmente appiccicato allo schermo dello smartphone. 

case colorate Burano

Ma una volta fotografate le case colorate, cosa resta da fare a Burano? Ecco quello che abbiamo fatto noi: 

  • ci siamo mangiati le deliziose esse di Burano, i biscotti tipici dell’isola, alla Pescarìa Vecia;
  • abbiamo scovato la Casa di Bepi, la casa più colorata di tutta l’isola;
  • abbiamo inclinato la testa per capire quanto fosse storto il campanile.

Visitare tre isole di Venezia in un giorno: Torcello

Dimenticatevi di trovarvi a Venezia, state per visitare un’isola con solo una decina di abitanti. La parola d’ordine è tranquillità. Sembra che non ci sia anima viva, nessun rumore, nessun turista sbraitante. In compenso, si sente tanto parlare del diavolo, il quale ha dato il nome, appunto, al Ponte del Diavolo.

ponte del diavolo Torcello
Il ponte del diavolo (secondo voi sono caduta?)

Le leggende legate al Ponte del Diavolo di Torcello

Le premesse non solo delle migliori quando si pensa alle origini del nome di questo ponte, non credete? Attualmente ci sono tre versioni più o meno ufficiali e, come da consuetudine, una più romanzata. 

Il diavolo versione muratore

La prima leggenda narra che sia stato il diavolo ad aver costruito il ponte in una sola notte. Pare che questa impresa facesse parte di una scommessa che il caro Lucifero non aveva alcuna intenzione di perdere. Fosse mai finito all’inferno! Il ponte non ha alcun tipo di protezione ai lati: dite che il diavolo ci ha messo lo zampino? O che, visto che stava per sorgere il sole, il diavolo non riuscì a finire il suo lavoro?

Il ponte come passaggio

La versione meno affascinante riguarda sicuramente la credenza che voleva il ponte come unico modo per arrivare al palazzo di una famiglia il cui soprannome era, appunto, diavolo.

Il diavolo fa il suo mestiere

Ecco la versione che più ci piace. La leggenda risale all’epoca dell’occupazione austriaca e vede come protagonista una giovane ragazza veneziana che si innamora di un ufficiale austriaco. Un amore mal visto dalla famiglia di lei – dalle antiche origini veneziane – che pensò di impedire questa unione relegandola in casa. La fanciulla riesce comunque ad incontrare il suo amato fino a quando, una notte, si ritrova ad attenderlo invano. Pugnalato durante una ronda notturna, la ragazza sospetta che ci sia lo zampino della sua famiglia e, affranta dal dolore, si rinchiude nella sua camera e smette di mangiare (tranquillo manager, nel nostro caso il digiuno non sarebbe applicabile). Un amico di famiglia, preoccupato per la salute della ragazza, le fa incontrare una vecchia strega, tale Ester, la quale invoca il demonio. Da perfetto gentiluomo quale è, il diavolo dà appuntamento alle due nella notte tra il 24 e il 25 dicembre al ponte. Invece di portare delle belle rose rosse, chiede alla strega le anime di sette bimbi cristiani morti prematuramente in cambio della vita del giovane austriaco. I due innamorati riescono finalmente a stare insieme e fuggono dall’isola, senza più fare ritorno. E il povero diavolo? Avrà ricevuto la sua ricompensa? No, la strega muore in un incendio (quando si dice bruciare all’inferno…). Da allora, la notte del 24 dicembre, pare che il diavolo, sotto forma di una gatto nero, compaia sul ponte nella vana speranza che la strega si palesi con la sua ricompensa. 

Cosa vedere a Torcello, l’isola più tranquilla della laguna veneziana

Camminando per poche decine di metri, dal Ponte del Diavolo si raggiunge la Chiesa di S. Fosca prima, e la Basilica di Santa Maria Assunta poi, eretta nel 639. L’esterno non fa presagire la meraviglia dei mosaici all’interno, il più importante dei quali rappresenta il Giudizio Universale sulla controfacciata. Pensate che ci siamo emozionati nonostante fosse parzialmente nascosto dalle impalcature per i restauri (non si possono scattare fotografia e si viene avvisati prima dell’acquisto del biglietto ma abbiamo deciso di visitarla comunque).

basilica santa maria assunta torcello
Esterno della basilica

All’esterno, nel piazzale antistante la basilica e la chiesa, il Museo di Torcello, contenente diversi reperti archeologici, alcuni dei quali visibili all’esterno. 

Il nostro breve tour di Murano, Burano e Torcello in un giorno volge al termine, lasciamo questa isola giusto in tempo per tornare a Venezia all’ora del tramonto. Una giornata, quella alla scoperta delle isole veneziane, iniziata e terminata con calma. Una giornata che ci ha permesso di gustarci queste isole così diverse tra loro senza fretta, fermandoci ogni volta che volevamo ad ammirare i loro scorci o per uno spuntino (ok, spuntini), infilandoci in ogni piccola via senza un itinerario prefissato ma solo perché “quella via mi ispira, andiamo lì”. 

Come raggiungere le tre isole di Venezia

Eccoci alle nostre informazioni di servizio. A fine ottobre, a Venezia ci sono ancora tantissimi turisti e, se decidete di visitare le isole in una bella giornata, troverete i vaporetti belli pieni. Vi consigliamo, se non volete farvi tutte le tratte in piedi schiacciati come sardine, di seguire l’ordine di visita Murano-Burano-Torcello: il traghetto da Torcello a Venezia, intorno alle ore 17, è vuoto e potrete così godervi quasi un’ora di viaggio comodamente seduti. 

  • Venezia – Murano: se come noi salite a “Ferrovia”, prendete il n. 4.2 dall’approdo C e scendete a “Murano Faro”;
  • Murano – Burano: da “Murano Faro” prendete la linea 12
  • Burano – Torcello: linea 9
  • Torcello – Venezia: al nostro ritorno ci siamo fermati a “Fondamenta Nove”, a cavallo tra sestiere Cannaregio e Castello, per poter fare una passeggiata serale. Se volete tornare alla fermata “Ferrovia”, scendete a “Fondamenta Nove” e prendete la linea 3 o 5.1.

(Foto di copertina – Canva)

Ti potrebbero anche interessare

19 commenti

    1. Burano è talmente colorata che è impossibile non rimanerne affascinati. E poi diciamocelo, quei colori mettono proprio allegria!

  1. Mi manca Torcello. In un giorno sono riuscito anche io a vedere Murano e Burano. Certo, mi piacerebbe ritornarci per un visita più soft. La foto della Basilica dei Santi Maria e Donato è strepitosa. La mia non è venuta così bene.

    1. Ti ringrazio, per fortuna era orario di pranzo e non c’erano tanti turisti in giro a “bloccarmi” l’inquadratura 😂
      Torcello è incredibile, minuscola e visitabile in un’oretta, ma ti dà la sensazione di essere su un altro pianeta

  2. L’ultima volta che siamo stati a Venzia, avremmo voluto andarci ma alla fine non ci siamo riusciti ed è un peccato assoluto!!
    C’era un grande caos, perchè era il perido di carnevale e organizzare è stato un pochino caotico!
    Spero di riuscire a visitarle la prossima volta!

  3. Sempre più con il desiderio di vederle queste perle di laguna (proprio letteralmente)! Tra l’altro visto il trend in ascesa dei visitatori dovrei anche sbrigarmi perché non vorrei trovarmi prigioniera con la turistaglia in pochi metri quadri! E comunque segno la dritta dell’ora di pranzo, infatti hai scattato delle bellissime foto! 😉

    1. Trovare Venezia e le sue isole senza la marmaglia credo sia impossibile ma se si organizza una visita nei giorni infrasettimanali e nei mesi autunnali e invernali, la percentuale di turisti cala un po’. L’ora di pranzo per noi è diventata un rito, facendo così entrammo diversi anni fa ai Musei Capitolini senza fare 5 minuti di fila 😂

  4. Burano è fantastica e nel cercare la casa di Bepi io e Kiki ci siamo persi di vista! ahahah il bello è che mentre io passavo oltre un sotoportego, lei girava l’angolo e continuavamo praticamente a rincorrerci senza incontrarci mai…Kiki aveva il telefonino col il gps, io nada de nada…alla fine, non so come, ci siamo ritrovati davanti alla casa più colorata di Burano, ma che avventura!! 🙂
    Torcello e la sua atmosfera ci piacciono e anche la Basilica ha il suo perché, soprattutto per il tesoro che contiene! 😉

    1. Io stavo pensando di mettermi un GPS sotto pelle perché puntualmente perdo Fabio nell’intrufolarmi nelle viuzze delle città. Ci saranno anche i cellulari, è vero, ma vuoi mettere l’emozione di sentirsi come un Transformer? 😂

  5. Anche io le ho visitate in un giorno solo, ma senza Torcello, quella mi manca. Tornando mi sono fermato a San Giorgio per salire sul campanile.
    Murano l’ho vista molto alla svelta, ho preso un acquazzone pazzesco, mi sono lavato del tutto 😀
    Burano l’ho adorata! Tutte quelle casette colorate sono uno spettacolo!

    1. Hanno avuto un’idea geniale nel colorare tutte le casette (a meno che non fossero già così….). Nell’era degli smartphone e di instagram ci si va a nozze!

  6. Che meraviglia! 😀 E che scatti!
    Io non ho mai visitato nessuna delle tre isolette, ma mi piacerebbe moltissimo. Non credevo fosse possibile farlo in una giornata sola, per di più senza stress. Grazie mille per le preziosissime dritte! 🙂

    1. È assolutamente possibile e se si vuole ci può rientrare anche la visita al museo del vetro. Questa volta non avevamo voglia di musei ma in molti dicono essere molto interessante! 😏

  7. Murano, Torcelo e Burano è una gita che rimando già da due anni: ci riuscirò nel 2019? Vorrei farlo in una giornata e aspetto maggio / giugno quando le giornate sono lunghe e il clima è perfetto: potrò prendere il treno prima e ritornare con calma la sera.

    In una giornata è fattibile fare tappa nelle tre isole?

    1. Noi le abbiamo proprio fatte in un giorno e senza alcuna fretta. L’unica cosa che non abbiamo incluso è stata il Museo del vetro, non avevamo voglia di musei 😅

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.