Un pomeriggio a Saludecio fra street art e un incontro inaspettato

Avete presente quelle domeniche in cui dovreste fare delle cose ma non ne avete assolutamente voglia? E quelle giornate in cui non avete il vostro compagno/a di viaggi con voi per mille e più motivi? Ecco, se avete presente tutto ciò, significa che conoscete bene le premesse che mi hanno portato a prendere lo scooter e andare a Saludecio in una domenica pomeriggio tutta primaverile. Se fosse un problema di matematica, la mia giornata alla scoperta di Saludecio e la sua street art si potrebbe riassumere così.

Amo gironzolare nei borghi romagnoli con manager ma, considerato il lavoro che fa, devo lasciargli un po’ di riposo altrimenti mi si innervosisce come una donna. Allora prendo lo scooter e inizio a guidare. Gira a destra, gira a sinistra, fatto sta che finisco a Saludecio.

Saludecio e la sua street art

Erano anni che non tornavo in questo borgo. So di non essere né la prima né l’ultima a considerare spesso il proprio territorio come una di quelle zone che “tanto faccio in tempo ad andarci”. Per fortuna, da quest’anno, sia io che manager abbiamo deciso di invertire questa tendenza e darci sotto con la scoperta della nostra Romagna.

Arrivo a Saludecio e indovinate cosa mi ritrovo non appena varcata la porta di accesso al borgo? L’atmosfera tipica della domenica pomeriggio, il silenzio interrotto solo dalle voci provenienti dalle finestre aperte, il dialetto romagnolo (quello vero), i vicoli che sembrano intersecarsi come un labirinto. E tanta, tanta street art. Mai avrei creduto ne avrei trovata così tanta in un borgo così. Nel giro di pochi minuti scopro che questi murales sono stati realizzati ogni anno in occasione dell’Ottocento Festival.

Il mio incontro inaspettato

Dopo quasi un’ora trascorsa con il naso all’insù, decido di tornare al parcheggio passeggiando lungo le mura. Fotografo un glicine che mi colpisce subito per la sua eleganza e il suo colore ed ecco che mentre ripongo il cellulare nella borsa sento una voce dietro di me.

“Signorina, le piace l’arte?”

Mi giro e, con il sorriso sulle labbra sia per educazione sia per il fatto che mi avesse chiamata signorina, rispondo: “Certo!”

E lui, con una tranquillità degna dei migliori serial killer mi chiede: “Allora venga nel mio studio, è qua, le faccio vedere la mia collezione (di farf…) di quadri”. Sì, lo so, con i tempi che corrono forse avrei dovuto evitare ma non ho resistito!

Nel giro di 5 secondi (tanto a una donna non serve più tempo per decidere) ho valutato le vie di fuga (e le traiettorie per eventuali calci nelle parti basse) ed entro Sono qui a scriverne quindi l’incontro ha avuto esito molto positivo.

Contenta di aver accettato? Contentissima! Il suo studio è costituito da diverse piccole salette completamente rivestite da quadri di ogni dimensione, una produzione di massa insomma!

Questo personaggio, a tratti parecchio strano, mi descrive i quadri a cui è più legato e mi dà qualche informazione sulla sua vita. Non tante, le centellina come se stesse dando da mangiare a un uccellino. Scopro solo che non intende né vendere i quadri né organizzare mostre perché “il tempo è prezioso, non posso perdere tempo”.

Trascorro quasi venti minuti dentro il suo studio, la quantità di opere è davvero impressionante. Quando esco, lo saluto e ne approfitto per chiedergli il nome. Non me l’ha voluto dire. Sebbene abbia lesinato in termini di informazioni personali, avrei gli elementi per poter risalire alla sua identità ma non penso lo farò quindi, se conoscete il nome di questo pittore vi prego di non dirmelo, preferisco ricordarlo così.


Se vi siete persi le tappe precedenti, ecco i post sulla nostra splendida Romagna.

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26 commenti

  1. Stupendi questi murales, davvero ben fatti. Adoro la street Art, vado subito a cercare su Google Maps questo splendido borgo, magari in uno di questi week end di primavera ci facciamo un salto!

  2. non avevo la più pallida idea che esistesse un luogo così bello! tra le altre cose adoro la street art e mi sono innamorata dei murales che ho visto a Glasgow! Davvero stupendo .. e che bellissime foto!

    1. Grazie mille Alessandra! Spesso a pochi km da casa propria si nascondono dei veri e propri gioiellini!
      Vado a sbirciare sul tuo blog, vedo che è sulla Scozia, mio grande amore!

  3. Ciao Erica! Complimenti per le foto sono bellissime! Adoro i murales. Questi poi sono fantastici. Non.conoscevo questo luogo. Ho in programma di andare in Emilia-Romagna, cercherò di inserire questa visita. Grazie per le informazioni.

    1. Se riesci a venire da queste parti, mi raccomando, faccelo sapere, noi abitiamo a pochissimi km! Ci piacerebbe davvero, anche se per un piccolo scampolo di tempo, farvi scoprire la nostra terra con i nostri occhi!

  4. Già ti immaginavo nella puntata a quartogrado: “nota blogger scomparsa in una domenica primaverile fra le campagne romagnole” hahahah scherzo! 😛 Però dai che storia essere agganciate da un personaggio così! 😉 I murales sono tutti uno più bello dell’altro hai fatto bene a prendere e partire altrimenti non avresti mai visto questo coloratissimo borghetto! 😉
    Buona domenica!

    1. Dani per un momento ho visto la mia foto con Barbie annessa sulla prima pagina del Resto del Carlino di Rimini 😂 Diciamo che mi è andata bene, di questi tempi non si sa mai! Comunque ho deciso che continuerò in questo modo: se manager non mi segue, partirò in solitaria, ogni lasciata è persa no?

  5. Come ti capisco sul fatto di ‘rimandare’ spesso la visita ai territori più vicini! Hai fatto proprio benissimo a fare questa gita e Saludecio mi sembra davvero bella. Lo fanno ancora l’Ottocento Festival? Mi attira molto, vista anche questa bellissima street art.

    1. Al momento non è uscita alcuna data per questa estate e se devo essere onesta non ricordo nemmeno di aver visto alcun cartello lo scorso anno. Sono certa che sul sito del Comune di Saludecio o la pagina FB della Pro Loco ci siano informazioni più aggiornate!

  6. Ho letto questo post tutto d’un fiato. Sono stata a Saludecio un paio di volte proprio in occasione del Festival dell’Ottocento. Già quello vale un tour e lo consiglio a tutti. Ma non avevo mai notato i murales.
    Adesso so cosa fare quando tornerò a Riccione nella settimana della Notte Rosa. 😉

    1. Sei stata all’Ottocento Festival più volte di noi che abitiamo a pochi km! 😂 Se sarete a Riccione per la Notte Rosa ve lo consiglio, un paio di ore di stacco dal caos tipico della movida romagnola fa bene!

  7. Che bello questo articolo, si sente che racconta di qualcosa di speciale ai tuoi occhi.. ma non solo ai tuoi. Bellissimi questi murales, sono belli perchè sono l’arte cd. “povera”, che povera non è, anzi sono di grandissimo valore. E per l’artista sconosciuto, che dire, manderò qualcuno ad indagare così scoprirò il nome e … tranquilla, gli darò solo il nome del tuo blog! 🙂

    1. Scatena pure l'”ispettore Gadget” che c’è in te 😂
      Scherzi a parte, hai ragione, la street art, quando ben fatta come questa, di povero non ha proprio nulla! Spero solo che riescano a mantenerli in buone condizioni così da farli durare e far godere alle persone il più a lungo possibile!

  8. Che fortuna hai avuto, queste sono le occasioni che hanno il potere di dare significato ad una gita! Io amo Saludecio, ma ahimè l’associo soprattutto alla buona cucina. 😉

  9. 1 mi ha affascinato il fatto che spesso prendi il motorino e giri nei dintorni alla ricerca di qualche luogo caratteristico
    2 Saludecio è carinissima (il mio murales preferito è ovviamente peter pan con capitan uncino!)
    E poi l’incontro inaspettato… è tutto cosi fiabesco! Ma lo hai confessato a tuo marito? Eheheh
    Un bacione

    1. Il bello di abitare a metà strada fra il mare e la collina permette di avere tutto a portata di mano. Ti dirò che ho intenzione di farlo più spesso 😉
      Ps. eccome se ho raccontato a mio marito di quell’incontro! La sua reazione? Ma dove avevi la testa? 😂

  10. Un personaggio davvero misterioso ed intrigante questo pittore. Mi ha ricordato il nonno di un mio amico, che dipinge per passione e ha il suo laboratorio tappezzato di opere che ho avuto il privilegio di vedere. Amo scoprire le localita’ minori del nostro territorio, spesso le sottovalutiamo e invece sono ricche di soprese.

    1. Un personaggio davvero singolare, questo è vero! I piccoli borghi sono realtà da tutelare, sono le uniche che ti sanno regalare emozioni particolari e mantengono ancora un po’ di tradizioni

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