Cronaca semiseria della leggenda della Rosa di Turaida

copertina post leggenda turaida
  • Nome: Maija Roze (Rosa di Maggio)
  • Luogo: Castello di Turaida – Grotta di Gutmana
  • Data: XVII secolo
  • Segni particolari: ragazza bellissima (tradotto: una sfiga pazzesca, considerato il periodo)

La protagonista di questa leggenda fu trovata ad appena poche settimane di vita, circondata dai corpi martoriati dei soldati della guerra tra polacchi e svedesi nel 1601, – e già direi che come inizio potevamo fare di meglio… – da tale Greif, archivista di mestiere, il quale la crebbe come fosse sua figlia. Ebbe anche l’idea di chiamarla Maija Roze, ossia Rosa di Maggio, in onore del mese in cui la trovò.

Va da sé che se c’era una possibilità che Maija Roze potesse essere, una volta cresciuta, un cesso atomico, quasi a volersi beffare del suo nome che da sempre rappresenta un fiore bello ed elegante, beh, questa possibilità non fu nemmeno contemplata dagli autori della storia. Maija Roze, infatti, divenne una ragazza di straordinaria bellezza e delicatezza, a tal punto da trasformare il suo nome in Rosa di Turaida.

E secondo voi di chi poteva innamorarsi la Rosa di Turaida se non di un giardiniere? No, dico, un giardiniere! Fantasia portami via!

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Versione moderna (ma meno sfigata) di Maija Roze e Victor

Victor Heil il suo nome (non ne conosco la traduzione anche se non mi stupirebbe affatto scoprire – chessò – un “Vittorio ippocastano”). E secondo voi dove potevano incontrarsi i due innamorati? In un parco? In una serra? No, questa volta la risposta è meno scontata. I nostri fidanzatini erano soliti incontrarsi segretamente nella Grotta di Gūtmaņa.

Questo nome vi dice qualcosa vero? Sì, è proprio lei, la grotta le cui acque si dice abbiano il potere di far ringiovanire 😜

grotta di gutmana

L’intruso

Come ogni storia d’amore che si rispetti, ad un certo punto spunta sempre il terzo incomodo. Diamo il benvenuto al disertore polacco Jakubowsky. Innamoratosi perdutamente di Maija Roze, le chiese di sposarlo ma lei, fedele al suo giardiniere, rifiutò.

Jakubowsky non la prese affatto bene. “Io essere rifiutato da una donna, giammai!” – testimoni riferirono di averlo sentito ripetere questa frase più e più volte.

Decise dunque di attirare Maija Roze alla grotta con l’inganno, inviandole – tramite il suo scagnozzo Skudritis – una lettera imitando la scrittura di Victor. L’intento era quello di violentarla.

Povera Maija Roze, se avesse avuto WhatsApp avrebbe potuto facilmente evitare la trappola! Ovviamente si presentò all’appuntamento ma quando arrivò, si rese conto che non avrebbe avuto scampo.

Dovete tenere presente che in quell’epoca si credeva molto al potere della magia. In cambio della sua libertà, Maija Roze offrì a Jakubowsky la sua sciarpa rossa, dono del suo fidanzato, dicendogli che aveva poteri magici e che lo avrebbe protetto da qualunque attacco. Per provargli che stesse dicendo la verità, lo convinse a colpirla con la sua spada. Jacubowsky, il quale inizialmente esitò, poi la colpì e la uccise. Indovinate poi che fece cuor di leone? Scappò nella foresta e si impiccò.

L’epilogo

La sera stessa Victor si presentò al loro consueto appuntamento e trovò Maija Roze morta nella grotta. Nella fretta di tornare a Turaida per chiedere aiuto, lasciò la sua spada vicino al corpo dell’amata. Risultato? Il povero fidanzato rimasto vedovo (anche se non ufficialmente) venne accusato di omicidio e condannato a morte.

La Fletcher quando serve mai eh?

Per fortuna il senso di colpa tipico di chi avrebbe dovuto essere accusato di concorso in omicidio – leggisi Skudritis – si fece sentire e Victor fu rilasciato e dichiarato innocente.

Maija Roze venne sepolta nel cimitero della chiesa di Turaida e per anni e anni si pensò a questa vicenda come ad una storia inventata.

Tomba di Maija Roze Sigulda
Tomba di Maija Roze

A metà del XVIII secolo, tuttavia, negli archivi del tribunale fu ritrovata una trascrizione del caso di omicidio di Maija Roze, datata agosto 1620. Vero o no, di verificato non vi è nulla.

Nessuno sa se Maija Roze stesse bluffando quando chiese a Jacubowsky di colpirla, magari ci credeva davvero nel potere della sciarpa!

In molti paragonano questa leggenda alla storia di Romeo e Giulietta. Personalmente, vedo solo un filo conduttore comune ad entrambe le coppie: la sfiga!

(Foto di copertina Pixabay)

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18 commenti

  1. Ahah fantastica questa cronaca semiseria, Vittorio Ippocastano ha vinto 😀 a volte le leggende sono veramente assurde e piene di stereotipi, sembrano quasi comiche!

    1. Sai che solo al nostro ritorno ho realizzato l’aspetto tragi-comico della storia? Non ho resistito, non avrei mai potuto raccontarla in modo serio 😂

  2. Ciao! MI diverto sempre a leggere le vostre storie. Le leggende poi hanno sempre il loro fascino. Mi sono segnata il nome delle acque. Non si sa mai che facciano effetto per davvero! 😉 Alla prossima e buon viaggio!

  3. Esatto la sfiga vince sempre! 😛 Secondo me gli sceneggiatori di queste leggende sono appunto dei grandissimi sfigati che non se li fila nessuno. Porca miseria è vero, quella ficcanaso della Fletcher quando serve non c’è mai 😉
    Grazie per aver rallegrato questo lunedì!

    1. Sembra proprio il filo conduttore di tante storie. Che poi mi chiedo: perché? Perché il #maiunagioia continua ad essere il dominatore incontrastato in tutti questi secoli? 😂

  4. Simpatico questo racconto, la storia di questa giovane donzella, del giardiniere e dell’intruso. Caspita, che storia triste resa divertente da te. In effetti a pensarci bene tutte ste storie di innamorati “sfortunati”.. mai che una finisca con “ed ebbero quattro figli”!. beh, almeno risolleviamoci pensando alla grotta della lunga vita. E la Fletcher, vedo che anche tu sei una fans di “la signora in giallo” come me 🙂

    1. Grande Anna! Sei anche tu membro ufficiale della “Fletcher fan club”! 😂 Personalmente non resisto, sarà che adoro Shakespeare, ma nelle tragedie (letterarie) mi piace trovare sempre un lato ironico

  5. Un pò come Romeo e Giulietta oserei dire! Molto ironica la vostra versione, e cmq poteva anche essere peggio che una grotta magari una serra dentro una grotta!!

  6. Che carina la tua versione semiseria della leggenda. Hai trasformato una storia che poteva essere addirittura truculenta in una storia davvero godibile. Complimenti.

  7. Che storia allegra!Possibile che ci lasciamo sempre le penne? Paese che vai tradizione che trovi ma ahimè la donna riveste sempre lo stesso ruolo…grazie per averla raccontata

    1. Diciamo che ho voluto dargli un tocco un po’ ironico altrimenti, come dici tu, ci si deprime a pensare al nostro ruolo di donne! 😅

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