Cosa vedere a Mantova in 2 giorni: itinerario classico

“Questa è una bellissima città, degna c’un si muova mille miglia per vederla” (T. Tasso)

Ho tante passioni e una di queste è l’arte. Studiare storia dell’arte durante i 5 anni di scuola superiore, quindi, non mi è affatto pesato, anzi. Tuttavia, sono convinta che non sia successo solo a me di ricordare – a distanza di anni – alcuni argomenti di una materia studiata a scuola che vi hanno fatto particolarmente dannare e che sono rimasti lì, fissi nella mente, come a ricordarti quel periodo e quelle ore passate a studiare e a cercare di capire/memorizzare i dettagli.

Nonostante la mia passione per l’arte, ci sono stati quadri, edifici e sculture che da studentessa ho faticato a studiare. A distanza di tempo, quindi, mi sono ripromessa di vederli tutti dal vivo, per riprovare quella sensazione di nostalgia dei vecchi tempi ma soprattutto per godermeli con nuovi occhi e una nuova consapevolezza.

Mantova in due giorni: Palazzo Te

Due dei tanti capolavori della lista si trovano a Mantova: Palazzo Te e la Camera degli Sposi. Ricordo ancora come fosse ieri il compito in classe con, sulla prima pagina, la foto di un particolare del capolavoro del Mantegna, insomma un incubo. Incubi svaniti quando mi sono ritrovata di fronte a lui, Palazzo Te, splendido edificio del XVI secolo progettato dall’architetto Giulio Romano su commissione di Federico II Gonzaga e destinato a diventare una sorta di villa di rappresentanza per i vari ricevimenti e incontri segreti con l’amante Isabella Boschetti (e bravo il rampollo Gonzaga!). Un classico se si visita Mantova per la prima volta.

Come non rimanere a bocca aperta di fronte alla Sala dei Giganti e alla Sala di Amore e Psiche: un tripudio di affreschi, soffitti in legno decorati e allegorie da far impallidire anche Vittorio Sgarbi!

sala dei giganti palazzo te mantova
Sala dei Giganti

👉Informazioni utili (aggiornate marzo 2022): i biglietti per visitare Palazzo Te non sono acquistabili on line. Il biglietto intero costa €15, quello ridotto €11,00.

Cosa vedere a Mantova: la Basilica di Sant’Andrea

Recentemente ristrutturata, questa basilica si erge in tutta la sua grandezza a pochi passi da Piazza delle Erbe. Leon Battista Alberti ha creato un simbolo dell’architettura rinascimentale a cui hanno contribuito anche artisti del calibro di Canova e Correggio.

Cosa vedere a Mantova: Piazza delle Erbe – Torre dell’Orologio – Rotonda di San Lorenzo

La Rotonda di San Lorenzo è la chiesa più antica della città, risale alla fine dell’XI secolo e ha una pianta circolare. Rimasta chiusa per volere di Guglielmo Gonzaga, è stata riportata all’aspetto originario solo nel 1908, mostrando tutte le sue bellezze dell’arte bizantina.

Adiacente la Rotonda di San Lorenzo si può ammirare la torre con l’Orologio astronomico, risalente alla fine del 1400. Questo orologio muove le ore, le fasi lunari, l’equatore celeste, i pianeti e i segni zodiacali. Sapevate che in passato era utilizzato per determinare quanto seminare, imbottigliare il vino o anche sposarsi? La Torre, con adiacente Palazzo della Regione, si affaccia su Piazza delle Erbe.

Cosa vedere a Mantova: Piazza Sordello

Dite che è la presenza del Duomo e di Palazzo Ducale a renderla la piazza principale di Mantova? E sapevate che fu qui che, nel 1328, i Gonzaga conquistarono la città? Ecco, noi la città non l’abbiamo conquistata ma un caffè in uno dei bar della piazza, baciati dal sole, lo abbiamo preso!

piazza sordello mantova
Piazza Sordello

Cosa vedere a Mantova: il Duomo

La cattedrale di San Pietro si erge sul lato nord di Piazza Sordello ed è un bel mix di stili, dal gotico al rinascimentale all’antica Roma. Splendidi i suoi affreschi della cupola e dell’abside.

Duomo di Mantova
Esterno

Cosa vedere a Mantova: Palazzo Ducale

Palazzo Ducale fu la residenza principale dei Gonzaga, signori di Mantova. Si tratta di un complesso monumentale enorme, superiore ai 30.000 m2 (ma ve la immaginate la servitù fare avanti e indietro per km tutti i giorni?).

palazzo ducale esterno
Esterno di Palazzo Ducale

All’interno del Palazzo troverete una zona chiamata Corte Vecchia che acquistò grande prestigio a seguito della decisione di Isabella d’Este di trasferirsi in quel piano del palazzo.

“In corte vecchia, è giù posto a terreno / Quel loco, che la grotta il mondo apella. / Il quale asconde entro il suo ricco seno. / Quanto ha di precioso Italia bella: / Fu edificato, e abbellita a pieno, / Da l’Estense magnanima Isabella…”. (R. Toscano, 1578)

portiolo studiolo isabella d'Este palazzo Ducale MAntova
Porta studiolo di Isabella d’Este con “guardia”

Il Castello di San Giorgio fu commissionato da Francesco I Gonzaga, presenta ben 4 torri angolari e un fossato con tre porte e ponti levatoi. È al suo interno che si trova la Camera Picta (camera dipinta), conosciuta come Camera degli Sposi, capolavoro del Mantegna. Ci mise ben 9 anni a terminare questa spettacolare stanza le cui pareti danno l’impressione di estendersi fisicamente oltre il suo perimetro. Questa stanza celebra la famiglia Gonzaga, il suo potere politico e, nello specifico, l’elezione a cardinale di Francesco Gonzaga. Per un periodo fu adibita a deposito di oggetti preziosi e una simpatica guida ci ha detto che, proprio per questo motivo, al famoso Vasari fu impedita la visita (lo so, vi sembrerò pazza, ma sapere che Vasari non ha avuto accesso a questo luogo mi ha strappato un piccolo sorriso di soddisfazione – odiavo le domande che il mio prof di arte inseriva nei test dove chiedeva cosa il Vasari avesse detto di tizio o caio….)

Tuttavia, la cosa più interessante è che non si tratta di una vera e propria camera nuziale, quindi non si capisce perché si chiami Camera degli Sposi. Ma perché allora questa stanza è così famosa? Presto detto

camera degli sposi palazzo ducale Mantova
Camera degli Sposi

La sua volta presenta un oculo che ricorda quello del Pantheon di Roma e da cui si sporgono personaggi e animali su un cielo azzurro: una dama di corte con serva al seguito, diversi putti (alcuni sembrano in bilico e uno fa anche pipì!) e anche un pavone.

👉Informazioni utili (aggiornate a marzo 2022) – vi conviene acquistare i biglietti on line perché l’affluenza di turisti e scolaresche è davvero impressionante. I biglietti sono di due tipi, a seconda che si voglia o meno includere la visita alla Camera degli Sposi (va da sé che la stragrande maggioranza opti per l’all inclusive). Il biglietto costa €13,00 prevendita inclusa e al momento dell’acquisto dovrete scegliere l’orario di ingresso alla Camera degli Sposi. Rispettate rigorosamente l’orario scelto poiché potrete rimanere a godervi quella meraviglia per non più di 5 minuti.

Mantova in due giorni: il lungofiume

Tutta questa arte vi ha un po’ stancato? Nessun problema. Mantova è circondata su tre lati dal fiume Mincio che, con i suoi tre ponti, è suddiviso in Lago Inferiore, di Mezzo e Superiore. Passeggiare lungo il fiume è davvero rilassante e anche chi ama andare in bicicletta rimarrà ampiamente soddisfatto.

lungofiume Mantova
Scorci

Se poi al tramontar del sole vi farete trovare sul ponte principale di fronte al Castello di San Giorgio, vi godrete uno spettacolo che vi lascerà senza fiato (o almeno questo è quello che ci hanno detto perché quando ci abbiamo provato noi il cielo era nuvoloso).

Ma con tutta questa cultura, a voi non è venuta fame? Mangiare a Mantova è un’esperienza appagante: provate uno dei posticini dove siamo stati e siamo certi ci darete ragione.

Ladies and gentlemen, speriamo di avervi fatto venire voglia di fare un salto in terra lombarda e godervi questa bomboniera di città che è Mantova.

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12 commenti

  1. Seguiremo i vostri consigli ciecamente e siamo sicurissimi che non avremo modo di rimanere delusi.
    Non immaginate nemmeno l’impazienza che proviamo nel visitare questa perla.

    Ci risentiremo una volta tornati per feedback!

    Un abbraccio grande e buona giornata 🙂

  2. Non avevo mai preso in considerazione Mantova ma, in effetti, le attrazioni sono interessanti. La Rotonda di San Lorenzo ricorda un po’ il pozzo di san Patrizio ad Orvieto. Mi avete incuriosito.. ho messo Mantova in lista 🙂

  3. Dev’essere splendida Mantova! Dovevo andarci uno degli ultimi weekend ma all’ultimo un imprevisto ha rovinato tutto. Devo rimediare al più presto, da anni voglio vedere la Camera degli sposi!
    Ps: le foto sono bellissime Erica!

  4. Un giorno dovremo riunirci per parlare del Vasari, perché anche io odiavo dover studiare (e ricordare) cosa lui pensasse, dicesse, facesse. No, sul serio, per una ragazza adolescente è sconcertante.
    Tolto ciò, quanto è bella Mantova! Vi copierò l’itinerario appena riesco ad andare, posso? Ce l’ho in programma dallo scorso anno, quando abbiamo fatto l’escursione tra i fior di loto, sul Mincio. Restandoci poco tempo, ci siamo diretti a Sabbioneta, per cui resta Mantova da recuperare.
    Bellissimo itinerario, e molto accogliente la struttura che avete scelto 🙂
    Baci,
    Claudia B.

    1. Vedo che non sono stata l’unica vittima del Vasari! ?
      Sono contenta che ti sia piaciuto l’itinerario, per noi è stato assolutamente una due giorni piacevolissima e all’insegna delle belle scoperte.
      Il B&B poi è stata una vera chicca!
      Un bacione
      Erica

  5. avevo giusto idea di fare un weekend a Mantova. Dalle tue foto vedo che Palazzo te è veramente splendido e anche Palazzo Ducale non mi sembra da meno. Grazie per l’itinerario

    1. Entrambi sono delle vere chicche, un must per chi ama l’arte. Mantova a noi è piaciuta davvero tanto, manager in particolare non si aspettava di rimanerne così colpito! Facci sapere se riuscirai a visitarla!

  6. La prima volta che ho visitato Mantova è stata durante una gita scolastica di due giorni alle superiori! E quello che ricordo ancora oggi sono i bellissimi affreschi del Palazzo Te: la camera degli sposi, il cavallo sul soffitto che mi guardava e tantissimi altre cose ancora!

    Ci vorrei ritornare ora a distanza di tempo e con una maggiore maturità!

    1. Mantova è una delle poche città che è andata oltre le mie aspettative: ero cosciente del suo patrimonio unico al mondo ma devo ammettere che non me l’aspettavo così. Una sorpresa davvero piacevole

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