San Valentino

Eh no, non potevo esimermi dallo scrivere qualche riga su questa giornata. Inizio con il dire che io e manager San Valentino non l’abbiamo mai festeggiato. Sia chiaro, non per le solite spocchiosissime motivazioni stile “è tutto un business” (versione da laureato in economia), “è un giro di soldi e basta” (versione del non laureato), “è tutto un magna magna” (versione di chi ha appena finito di guardare Report). Non lo festeggiamo perché, da quando stiamo insieme, entrambi lo abbiamo sempre considerato un giorno come un altro.

Non sono e tantomeno voglio passare per ipocrita: se manager mi torna a casa OGGI con un mazzo di rose (bianche – come piacciono a me), non le tiro di sicuro fuori dalla finestra! Su, siamo donne e a meno che non ci siano allergie strane e intolleranze ai fiori (non so nemmeno se esistano le intolleranze ai fiori ma di questi tempi bisogna aspettarsi di tutto), amiamo i fiori e vogliamo essere coccolate.

Festeggiare o no San Valentino

San Valentino, come la festa della donna (vabbè su questo stendiamo un velo pietoso), è la giornata in cui le “pari opportunità” vanno a farsi friggere. Spetta all’uomo comprare fiori, cioccolatini, pagare la cena, la spa (qui siamo già ad alti livelli) – alle donne spettano gli occhi alla Bambi e il restauro extra: vestito nuovo, scarpe (rigorosamente tacco alto e nuove), estetista, trucco e parrucco. Sia ben chiaro, non ci vedo nulla di male in ciò, anzi!

Infatti, ULTIMISSIME! Manager mi ha appena invitato a cena stasera! Che il restauro abbia inizio!

Buon San Valentino a tutti!

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