Di serie TV e vita reale

Lavorando con le scuole, uno dei pochi vantaggi è quello di fare gli stessi giorni di vacanza che fanno gli studenti nel periodo natalizio, ben 2 settimane. Su, non odiatemi, il resto dell’anno me le scordo, ivi comprese quelle estive. Che dove lavoro io, dalla fine di giugno a quella di agosto sembra di stare ad Alcatraz tanta è la mole di lavoro. Aggiungeteci anche il caldo degli ultimi anni ed eccovi serviti dei “prof lessati”, questo perché l’aria condizionata non si è mai palesata.                                                  

christmas cats

Comunque, dicevo che avendo due settimane di vacanza, anche se si vorrebbe cercare di fare tutte quelle cose scritte nella propria “to-do-list Christmas special edition”, resta sempre del tempo libero per le cose più futili, che nel mio caso si moltiplicano in modo esponenziale proprio con l’arrivo di Santa Claus. Devo fare questo, quello e quell’altro prima di cena: sono le 20 e cosa ho fatto? Una mazza.

Uno dei passatempi tanto di moda da qualche anno a questa parte è guardare serie TV, di ogni tipo.

Preciso che non sono una tv series addicted, ne seguo solo alcune, preferisco leggere un po’ quando posso o non sto stramazzando al suolo per la stanchezza. Sono fedele a Grey’s Anatomy e a tutte le serie prodotte da Shonda Rhimes, cosa che non mi porta via troppo tempo perché da bravi americani dedicano una serata intera (il giovedì) alle sue serie e mandano in onda una puntata di ciascuna, TGIT: in sostanza metto in stand-by il cervello per circa tre ore ed è finita lì. Non mi piacciono gli zombie e tutta la categoria bastachesianomostrieuccidanoinmodoviolento. Potrei non dormire per una settimana. Non amo nemmeno i fantasy, al limite mi butto sulle comedy.

top tv shows
Credits: Civico20news

Quello che mi sconvolge, tuttavia, non è tanto il numero di puntate che può arrivare a guardare in una settimana (vi garantisco che ne conosco anche di peggiori), quanto la sua capacità di ricordarsi tutto, ogni singola cosa che è successa nella puntata, nella stagione, nell’intero anno solare di serie tv mandate in onda. Come diavolo fa? A forza di guardare serie fantasy deve aver assorbito poteri sovrannaturali a me sconosciuti. Mah! Alcuni potrebbero dire che “non ha una vita”, beh, vi garantisco che ce l’ha, altrimenti saremmo già dall’avvocato.

I suoi preferiti? “Il trono di spade” e “Doctor Who”. E i vostri?

Pensandoci, le serie tv sono diventate quello che i reality sono da ormai 15 anni: onnipresenti. Cambiano i format ma il filo conduttore resta sempre lo stesso: alla gente piace ficcare il nasino nelle vite degli altri. E questo, signori miei, è un format che non cambierà mai.

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