Questa iniziativa di Daniela di The Daz Box è una di quelle a cui non potevo non partecipare. Appena ho letto il suo post una marea infinita di ricordi è risalita in superficie, ricordi splendidi di viaggi in famiglia e chilometri e chilometri fatti per raggiungere, principalmente, il Trentino Alto Adige.
Prima di iniziare è necessaria una piccola precisazione: essendo nata nel 1983, negli anni ’90 ho vissuto sia parte della mia infanzia, sia parte della mia adolescenza, con grande disperazione di mia madre (poi capirete il perché).
Indice
Come e dove viaggiavo negli anni ’90
Dimentichiamoci di voli aerei, Flixbus o FrecciaRossa. Siamo matti? Per me il viaggio era sinonimo di macchina. C’è stata anche una parentesi camper con destinazione Liguria, ma è durata poco. La meta preferita dalla mia famiglia è stata sempre il Trentino Alto Adige nel mese di settembre, prima del rientro a scuola. Avendo origini umbre, una o due volte all’anno si faceva anche visita ai parenti, sempre rigorosamente in auto.
Partire per le vacanze presupponeva un vero e proprio rituale (niente a che vedere con le manie che abbiamo io e manager oggi). Si partiva la mattina presto (prestissimo) per poter raggiungere l’hotel prima di pranzo. Mia madre preparava con grande cura i sedili posteriori con cuscini e coperta per permettere a me e a mia sorella di continuare a dormire (tradotto: per non rompere le scatole durante il viaggio). Lo spazio fra i sedili posteriori e quelli anteriori era occupato da borse e borsoni per non farci cadere durante il sonno (mia mamma ne sa una più del diavolo!). Fintanto che entrambe eravamo piccole le cose andarono bene. Con il crescere dell’età e, di conseguenza, dell’altezza, il gioco di incastri si fece sempre più complicato, causando inevitabilmente litigate fra sorelle e, di riflesso, rimproveri genitoriali.
Dove soggiornavo negli anni ’90
Anche in questo caso, l’opzione resort era fuori discussione. Grazie al passaparola e agli storici cataloghi delle strutture ricettive che venivano inviati su richiesta dalle (vecchie) aziende di soggiorno, si sceglieva l’hotel o la pensione che offrisse un buon rapporto qualità-prezzo. Non vi dico il numero di telefonate che mio padre faceva già a partire dal mese di aprile-maggio. Family-hotel? Ma de che!
Nei famosi borsoni “salva-caduta” in auto venivano riposti giocattoli, bambole e ogni possibile marchingegno per farci giocare in caso di maltempo o magari la sera dopo cena. Sì perché durante il giorno la parola d’ordine era camminare, godersi la splendida natura delle nostre montagne, giocare a ping-pong o tennis e, perché no, mangiarsi un bello strudel di mele in qualche rifugio!
A sopportare due scalmanate come noi veniva fame! Si giocava anche a carte! (quella a destra sono io!)
L’oggetto immancabile nei miei viaggi negli anni ’90
Ma secondo voi, con un blog con questo nome, quale poteva essere mai l’oggetto la cui presenza era fondamentale per la perfetta riuscita del viaggio (e per lo stato di salute mentale dei miei genitori)? Lei, la divina. Presente con la sua serie di outfit per le ferie invernali, doveva solo fare a meno di camper o casa per ovvi motivi di spazio.
Ricordi dei viaggi negli anni ’90
Anche in questo caso, niente smartphone o macchine fotografiche digitali. Lui, il rullino, era il re incontrastato, causa di battibecchi fra me e i miei genitori perché, da bambina che credeva di essere già grande e già una grande fotografa, pretendevo di scattare le foto perennemente con il sole contro!
Grazie a questa iniziativa ho fatto un bel salto indietro nel tempo e non vi nascondo che, riguardando le foto, mi sono fatta delle risate niente male! Se vi va di partecipare, usate il tag #viaggi90 e ricordatevi di citare e taggare Daniela. Grazie anche a Alessia di Una valigia di emozioni e al fantastico gruppo “Travel Blogger Italiane” per aver creato l’iniziativa.
E voi che ricordi avete dei vostri viaggi negli anni ’90?
Tutte le foto, ove non specificato, sono libere da copyright. Le foto di famiglia, viste le pose e gli outfit del tutto discutibili, sono state oggetto di preventiva approvazione.
43 commenti
Quanti ricordi! Sei coetanea di mia sorella!! Anche noi gioco d’incastri in auto, ma alla volta del mare in campeggio. Per i nostri genitori sarà stato faticoso, ma per noi veramente divertente!!
Bello il campeggio! Mai avuto il piacere purtroppo, i miei non erano molto per la vita da campeggio, erano e sono più comodoni! Il gioco d’incastri era d’obbligo viste le dimensioni delle auto e perennemente mia madre sperava di fare almeno la metà del viaggio senza sentirci urlare 😂
Anche i miei genitori erano espertissimi nella costruzione delle valigie “salva caduta”, erano incastrate così bene e con una superficie così piatta che Marie Kondo in confronto è una dilettante!
Il paragone con Marie Kondo…ancora rido! Gli incastri dei nostri genitori dovrebbero finire su un libro di origami 😂
Bellissimo! Sto ancora ridendo per l’organizzazione della macchina. Speciali anche le foto d’epoca!
Eh, mia mamma rideva meno 😂😂 quando le ho chiesto le foto e le ho raccontato del post la sua risposta è stat: “Madonna che tragedie…” 😂
Che bellissimi ricordi!!! La divina era presenza fissa anche per me… Infatti il tuo blog lo adoro 😉 grazie per aver partecipato a questa bella iniziativa 😘
Grazie a voi per averla lanciata, adoro queste iniziative “vintage-style” 😘
Adorabili questi ricordi degli anni Novanta! E che fotografie d’archivio!! Adoro quella con tua sorella mentre giocate a carte!! Mi è venuta voglia di immergermi a mia volta nelle foto ormai d’epoca…
Aspetto il tuo post #viaggi90 allora! Dire che mi sono divertita a scriverlo e a scegliere le foto è riduttivo, ogni tanto mi ritrovavo da sola a sorridere davanti allo schermo del pc 🤣
Ero sicura che la Barbie sarebbe apparsa prima o poi in uno di questi racconti. E non potevi che essere tu a riportare la memoria alla “divina” e ai suoi accessori! Quanti ricordi! <3
Immancabile nella mia valigia, se penso che mia madre me le ha buttate via tutte ancora mi mangio le mani! 😣
Ah ah ah anche sulle mie foto anni ’90, gli outfit sono molto discutibili: io ci ho fatto la fine delle medie e tutte le superiori … non ho mai così tanta lacca come in quel periodo per una super extra frangia!
Un tuffo nel passato: è il periodo in cui ho iniziato a viaggiare. Treno e macchina in primis (e con quello che costava l’aereo!). Non mi scorderò mai le 15 ore di viaggio per raggiungere i parenti. La tratta? Dal Trentino alla Calabria!
Mamma mia la lacca, cosa mi hai ricordato!
Certo che a ore di viaggio non scherzavi nemmeno tu eh? Se dovessi pensare di fare la tua tratta Trentino-Calabria oggi in auto mi verrebbe male, ma in quegli anni era così! 😆
Io ho il ricordo di tanti viaggi in treno con gli amici e gli innumerevoli rullini fotografici da sviluppare 🙂
I rullini, gioia (per il fotografo) e dolori (per i genitori che pagavano 😂)
Sto leggendo tutti i vostri post anni 90 e con questo ho messo un altro pezzo al puzzle dei ricordi. Io negli anni 90 ero una mamma e mi ci rivedo nella tue descrizione.
Dovresti vedere l’espressione di mia madre quando ha letto il tuo commento (gliel’ho inviato su whatsApp visto che siamo all’estero ora): giro di applausi e seguente commento: “Vedi che non sono l’unica?” 😂
Mamma vs figlia: 2-0
Post davvero gradevole! I miei viaggi? Una volta all’anno, in treno dalla sera alla mattina, ammassati nei corridoi per recarsi dai parenti al Sud. Preferisco vivere.
Un tour de force davvero! Ecco, io delle cose così non le ho mai fatte, diciamo che le 5-6 ore non sono mai state superate 😅
Brava la mamma !!!!
Con tanta nostalgia dico: che bello!!! Per un attimo mi è ritornato in mente anche il nostro modo di viaggiare, solo che il camper è sempre rimasto un mio grande desiderio… noi viaggiavamo con la tenda!
Per me è proprio la tenda il desiderio mai realizzato, mia madre con la madre terra proprio non va d’accordo 😂
Oddio che ricordi!! Io sono dell’86 quindi ero un po’ più piccolina, ma quanti viaggi per l’Italia con mamma e papà! I metodi erano circa gli stessi, con la differenza che i miei genitori mi permettevano molto di più di dargli fastidio, a loro scapito 🙂 Durante la strada insistevo per ascoltare a palla Cristina d’Avena e lo Zecchino d’Oro e… cantavo pure! (no, non sono proprio una cantante nata).
Davvero un bell’articolo, mi hai fatto rievocare tante emozioni, grazie 🙂
Grazie Stefi, mi sono divertita molto a scriverlo! I miei erano di manica abbastanza larga ma in auto doveva vigere un po’ di silenzio per non far arrabbiare mio padre che guidava 😂 puoi immaginare due sorelle che litigano in macchina…
Sempre belli da leggere i post amarcord *_* A ricordarli ora scende la lacrimuccia nostalgica ma all’epoca erano veri viaggi della speranza 😛 e le lacrime erano per lo sfinimento! Io appartengo alla generazione precedente ma il mood era quello: i miei in macchina infilavano di tutto (nonna compresa) e pur di non prendere treni o aerei ci costringevano a 15-20 ore di auto…noi non avevamo il camper hahahah! Complimenti per il post e per l’espressione dei tuoi in quella mitica foto 😀 😀
Ps: anche io ho dedicato diversi post ai “viaggi che furono” 😉
Alle lacrime non siamo mai arrivati (o almeno non li ricordo), al massimo qualche urlo dei miei unito a minacce di lasciarci in autostrada 😂 ps. passerò sicuramente a dare un’occhiata ai tuoi post, sono curiosa di scoprire come viaggiavi Orsa 😉
Adoro questa iniziativa che con i post letti finora innanzitutto mi rincuora perché non mi sento troppo vecchia, e poi mi fa tornare in mente tanti ricordi! Noi invece il camper lo abbiamo provato ed è piaciuto, al punto che i miei lo hanno ancora oggi, anche se è perennemente parcheggiato in montagna e ci vanno solo qualche settimana in estate.
La macchina trasformata in letto per me e mio fratello l’abbiamo provata pure noi – prima del camper 😉
Ricordo che il camper noi lo prendevamo a noleggio insieme ad un’altra famiglia di amici, mi piacerebbe ripetere questa esperienza, ovviamente con il maritozzo, vista anche la nostra passione per gli on-the-road potrebbe essere una bella idea!
Anche i miei allestivano i sedili posteriori a mó di letto per farci dormire!! Mi piaceva un sacco!!
Nel mio caso la comodità dipendeva dalla fortuna di dormire lato schienale…😂
Che bello leggere questi ricordi e vedere le foto di te bambina e dei tuoi genitori!
Devono essere momenti speciali, che si custodiscono nel cuore ed è bello che tu li abbia condivisi con noi!
Io con i miei ho viaggiato poco, soprattutto con entrambi. I viaggi più belli li abbiamo fatti recentemente negli ultimi 10 anni.
Un bacione <3
Partecipare a questa iniziativa ha fatto ritornare alla mente davvero dei bei ricordi, perlomeno per me – mia madre ricorda bene i capricci miei e di mia sorella 😂 le fotografie poi sono state fonte di grasse risate!
Un abbraccio
Ahahaha 😂😂😂 Immaginavo che la Barbie fosse INDISPENSABILE! Anche per me comunque (la sostituivo con Tania sennò). Bellissime le foto e le espressioni dei tuoi. Mi hai fatto ridere!
L’intento era proprio quello! 😂
Mia madre sistemava il sedile posteriore allo stesso modo e adoravo i rullini e le macchine fotografiche analogiche! belli gli anni ’90
Anni unici 😍😍
Mi hai fatto ricordare dei cuscini e delle coperte nel sedile posteriore!!! 😂
Hai visto che ricordi? Viaggiare in quegli anni è stato davvero unico!
Che carino questo articolo 🙂 Io sono del ’93, non ricordo moltissimo dei viaggi ancora negli anni Novanta, solo che ci si spostava in macchinone famigliari, spesso senza aria condizionata, orientandosi con la cartina e non con Google Maps, e ascoltando Isoradio per le notizie sul traffico 😀 anche io dormivo sul sedile!!
Certe cose ho notato che sono comune a tutti, sia chi è nato negli anni 90 come te, sia chi come me era già una bambina. Quei viaggi non si dimenticano facilmente 😂
Se ripenso ai miei viaggi anni 90 il mio primo ricordo sono proprio i rullini fotografici. Il dramma era quando ti accorgevi, dopo 24 foto, che il rullino non era ben messo e quindi non avevi fatto nemmeno una foto!
Al momento ho rimosso le volte che mi è successo ma ricordo bene le reazioni di mio padre 😂