Trekking sul Monte Cucco: la cascata dello Sturo della Piscia

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Se avete voglia di trascorrere una giornata a contatto con la natura e unire la voglia di sfuggire al caldo estivo ad un piacevole trekking, il sentiero che conduce alla cascata dello Sturo della Piscia, ai piedi del Monte Cucco, nelle Marche, può fare al caso vostro.

Il sentiero per raggiungere la cascata, dal punto di vista dei panorami e della natura circostante, è molto ricco: non solo si può godere di immense vallate, boschi di faggi e piante dai colori sgargianti (tra cui le ginestre), ma attraverserete borghi come quelli di San Felice e Piaggiasecca, quest’ultimo punto di partenza della camminata.

Come raggiungere la cascata dello Sturo della Piscia

Raggiungete il piccolo ma ben conservato borgo di Piaggiasecca, una sorta di “museo della civiltà contadina” a cielo aperto dove i suoi abitanti hanno pensato di decorare le mura dei vicoli con strumenti di lavoro e oggetti di una volta.

Lasciate la macchina nei pressi del fontanile (dove potrete rifornirvi di acqua) e superate la sbarra rossa che troverete a pochi metri. Il sentiero inizia lì. Una volta arrivati ad una piccola edicola sacra, proseguite a destra. Al primo bivio continuate sempre dritto e dopo pochissimi metri, al secondo bivio, tenete la sinistra.

Dopo circa venti minuti raggiungerete la sorgente di Fontecelle con il fontanile. Da qui in meno di 15 minuti raggiungerete la cascata, seguendo il sentiero ben segnalato.

fontecelle cascata sturo della piscia
Fontanile – Fontecelle

La cascata dello Sturo della Piscia presenta uno straordinario salto naturale di oltre 15 metri del torrente omonimo che nasce dalle falde tra il Monte lo Spicchio e Monte la Croce. Si trova a 532m slm e la sua acqua, disperdendosi in mille rivoli e infinite goccioline, forma una concrezione calcarea simile al travertino.

cascata dello sturo della Piscia
La cascata

Qui ci siamo fermati per pranzo e ci siamo fatti anche un bel bagno gelido! Se decidete di andarci in una calda e afosa giornata estiva, lì troverete sicuramente refrigerio e non sarà facile rialzarsi per tornare a casa.

Per quanto riguarda il ritorno, due sono le opzioni disponibili: potete ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata o proseguire, attraversando un semplice guado del fiume. Se optate per la seconda scelta (come nel nostro caso), si continua a scendere costeggiando il torrente.

Percorrete il sentiero che diventa carrareccia fino alla strada asfaltata. Tenete la sinistra ed entrate nel borgo di San Felice, famoso per la sua torre di vedetta ora scomparsa e ormai disabitato dal terremoto del 1977. Una volta oltrepassato il paese, si torna sulla carrareccia e si va verso sinistra.

ginestre monte cucco cascata

Ginestre, felci e tante altre specie di coloratissimi fiori punteggiano le verdi vallate. Tra i tipi di felce si incontra la Cedracca, chiamata anche “erba spaccapietra” perché crescendo tra le pietre le frantuma lentamente. In passato si credeva fosse in grado di evitare le disgrazie e far uscire il dolore dal corpo. Ne avevate mai sentito parlare?

Tornando al nostro sentiero, si attraversa un bosco di faggi e, una volta superata una fonte sulla destra, si riprende il sentiero percorso all’andata fino al borgo di Piaggiasecca.

vallata sentiero sturo della piscia
Splendide vallate

Informazioni utili

  • Difficoltà: T/E (adatto a tutti, anche ai bambini. Non adatto a passeggini).
  • Durata: 2h30-3h a seconda delle soste (percorso completo passando da San Felice).
  • Segnaletica: non sempre presente. Seguire le indicazioni per n. 136B e 136C.
  • Distanza: circa 8km a/r.
  • Abbigliamento: poiché alcune piante e cespugli invadono alcuni tratti della carrareccia, anche se in piena estate vi consigliamo di indossare pantaloni lunghi. Non possono mancare scarpe da trekking e, se intendete farvi un bel bagno, scarpe da scoglio e tutto il necessario. Portatevi anche almeno due litri di acqua, cappellino e – ma questo riguarda più il mio caso specifico – crema in caso di punture di insetti.
  • Piaggiasecca si trova a circa mezzora in auto dalle Grotte di Frasassi. Che ne dite di un weekend nell’entroterra marchigiano?

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4 commenti

  1. Proprio una bella escursione, ragazzi! Di quelle che piacciono a noi, poi con il caldo d’agosto una bel bagno nell’acqua ghiacciata ci sta tutto.

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