Venezia in due giorni senza stress

Venezia in due giorni senza stress

Erano due anni che volevamo andare a Venezia, l’avevamo inserita nei nostri #traveldreams2018 e finalmente ecco presentarsi l’occasione: due giorni cercati, voluti e minuziosamente ritagliati fra i tanti impegni di entrambi. Complici due super offerte di Trenitalia e una stanza trovata su Airbnb senza donare un rene, clicchiamo sul tasto “prenota”. Di una cosa però eravamo certi ancor prima di prenotare: non avremmo vissuto Venezia in una estenuante corsa al “vogliamo vedere più che possiamo perché abbiamo solo due giorni”. La parola d’ordine da ripetere come un mantra sarebbe stata “Venezia senza stress”. E così è stato. Niente musei, niente luoghi chiusi, niente mostre, solo due giorni all’insegna della scoperta di Venezia a piedi e senza una meta precisa.

Venezia in due giorni senza stress: il nostro itinerario

Evitare musei e mostre non significa di certo perdersi alcuni dei must della Serenissima. Partendo dal nostro appartamento nel sestiere Santa Croce, abbiamo attraversato piazza S. Giacomo dell’Orio e, tra una calle e l’altra e attraversando decine di ponti, siamo arrivati al Campo della Pescheria, prima, alla Cà d’Oro e al Ponte di Rialto, poi.

Inutile dirvi che arrivati al famoso ponte ci siamo ritrovati di fronte ad un muro umano di turisti, vero? Questo tuttavia non ci ha infastiditi più di tanto perché quello a cui eravamo più interessati era goderci l’atmosfera veneziana e possiamo garantirvi che, se casualmente riuscirete a gettare qualche turista nel Canal Grande, la missione è tutt’altro che impossibile.

Scherzi a parte, basta allontanarsi dalla “via” principale per ritrovarsi in zone completamente tourist-free. A distanza di 50 metri, ancora in pieno centro, si è circondati dal silenzio, dai bambini che giocano fuori dal portone di casa (ripensandoci, non dovevano andare a scuola?), da anziane che stendono i panni e fanno due chiacchiere sedute al sole.

calle di Venezia
Com’è bello passeggiar a Venezia…

Passeggiare a Venezia senza una meta precisa significa arrivare a Piazza San Marco per caso, godersi la bellezza di sua maestà la Basilica in tutta calma e darsi anche alle danze nel bel mezzo della piazza mentre tutte le persone hanno occhi solo per la facciata.

uomo che salta in piazza san marco venezia

Vivere Venezia senza stress significa rimanere seduti lungo Riva degli Schiavoni aspettando il rientro delle gondole alla luce del tramonto che, chissà perché, nella città dei Dogi, ha un fascino tutto suo e dei colori pazzeschi.

tramonto a Venezia
(Nessun filtro)

Venezia in due giorni senza stress: il ghetto ebraico e il Sestiere Cannaregio

Sempre sull’onda del “lasciamoci i turisti alle spalle”, abbiamo abbandonato il centro e, attraversato il ponte degli Scalzi, ci siamo diretti verso il ghetto ebraico. A proposito, sapevate che la parola ghetto viene dal veneziano “ghèto”, ossia fonderia? Il quartiere, infatti, in passato era la sede delle fonderie della città.

Ecco tornare il silenzio, niente gondole, caos inesistente, si sentono solo alcuni rumori provenire dai cantieri aperti. Gira a destra, gira a sinistra, attraversiamo Campo dei Mori con le sue quattro statue dall’espressione accigliata, incastonate nel muro.

La leggenda vuole che tre fratelli, fuggiti dalla Grecia insieme al loro servitore Mori e mercanti di spezie e stoffe pregiate, una volta arrivati a Venezia pensarono bene di diventare ricchi truffando i propri clienti. Come? Nel più classico dei modi: vendere merce di bassa qualità a prezzi elevati.

Una delle vittime, una signora veneziana, chiese a Santa Maria Maddalena di vendicarla. Quest’ultima, presentatasi al negozio con l’intenzione di acquistare una stoffa di qualità, alle parole dei fratelli: “Possa il Signore trasformarci in pietra se questa non è la miglior stoffa di Venezia”, pensò di accontentare i nostri furbacchioni trasformandoli in pietra. La più celebre delle statue è sicuramente quella di uno dei fratelli, Sior Rioba, il cui naso fu staccato e sostituito con uno in ferro nell’Ottocento. In passato, come nel caso della statua di Pasquino a Roma, Sior Rioba veniva ricoperto di biglietti satirici. Oggi la leggenda vuole che toccargli il naso porti fortuna. Che ci crediate o no, vale la pena provare, non credete?

Statua Sior Rioba Venezia
Sior Rioba

Proseguendo lungo le calli, eccoci di fronte alla chiesa della Madonna dell’Orto, comunemente chiamata la “chiesa del Tintoretto”. È qui che uno dei più grandi pittori italiani è sepolto ed è qui che si possono osservare ben dieci sue tele che già da sole valgono ben oltre l’ingresso di €3,00.

quadro Tintoretto Chiesa Madonna dell'Orto
Chiesa della Madonna dell’Orto

Camminare lungo le calli del sestiere Cannaregio ci ha permesso di respirare la vera Venezia, vissuta solo dai suoi abitanti, quella che i turisti non hanno voglia (e tempo) di esplorare, quella dove le gondole non sono piene di turisti, quella dove sei tu a sentirti osservato.

Il sestiere Cannaregio è sicuramente la zona che più abbiamo amato durante la nostra due giorni no stress. È il quartiere in cui ci è sembrato naturale passeggiare mangiando una focaccina veneziana o i bussolai buranelli acquistati in un piccolo forno.

canale sestiere cannaregio
Calle nel sestiere Cannaregio

A pancia piena, abbiamo lasciato Cannaregio, riattraversato il ponte degli Scalzi e ci siamo diretti verso la zona ovest del sestiere Santa Croce, dirimpetto la stazione ferroviaria Santa Lucia. Ecco spuntare dei piccoli ma curati giardini pubblici, i giardini Papadopoli, splendidi palazzi e qua e là anche delle gondole.

Venezia in due giorni senza stress: sì o no?

Se consideriamo un’intera giornata alle isole di Murano, Burano e Torcello, aver vissuto Venezia senza lo stress di dover visitare cento chiese e mille musei è stata la decisione migliore che potessimo prendere. Ci sarà occasione in futuro per godersi il lato più classico di questa città, ne siamo certi. Questa volta il viaggio doveva essere così, spensierato, senza alcun itinerario prestabilito. Non vi nascondo, però, che prima della partenza la mia ansia da organizzatrice stava per prendere il sopravvento, ma viaggiare non significa anche crescere e migliorarsi? Magari in futuro imparerò ad allentare un po’ le briglia.

Informazioni utili

  • Dove dormire a Venezia: il nostro appartamento si trovava nel Sestiere di Santa Croce, a poco meno di 5 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria. Il quartiere è tranquillo, ben servito a livello di locali e meno caro rispetto a tante altre zone di Venezia più centrali. Se camminare non è un problema per voi, raggiungerete Piazza San Marco con una passeggiata di circa mezzora.
  • Come muoversi a Venezia: se il tempo vi assiste e vi piace camminare, non c’è motivo per prendere i vaporetti. La corsa singola costa €7,50 e, a meno che non prevediate una giornata nelle isole di Murano, Burano e Torcello, il biglietto di 24 ore è ancor più superfluo (€20,00 a persona). E poi volete mettere la bellezza di passeggiare lungo le calli e sopra i ponti di Venezia?
  • Avete presente i nasoni che ci sono a Roma? Li troverete anche a Venezia e l’acqua è buonissima. Riempiendo le vostre bottigliette lì risparmierete un po’ sul vostro budget e l’ambiente vi ringrazierà.
  • Dove mangiare a Venezia: se volete mangiarvi una pizza, vi consigliamo di fermarvi alla pizzeria Muro San Stae. Se invece preferite piatti tipici veneziani, li troverete ad un giusto rapporto qualità prezzo per Venezia (un antipasto, due primi o due secondi, acqua e caffè a circa 45-50€) all’Osteria Alba Nova della Maria (Sestiere Santa Croce) e Al Ponte del Moro. Venezia è cara, lo sanno anche i muri, quindi se volete davvero spendere poco, la vostra unica opzione è un salto al supermercato o dal fornaio.

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25 commenti

  1. Mi piace molto questa dimensione senza stress e senza l’obbligo di vedere per forza le cose che vanno viste. Tutto ha una dimensione più “umana”, che ti fa sentire meno visitatore e più persona del posto, in qualsiasi città. Venezia poi è una città che mi piacerebbe vedere anche perché ci sono stata una volta sola da bambina e a parte i piccioni e le gondole non ricordo nulla. Devo controllare le tariffe di Trenitalia o Italo da Torino, non ci avevo pensato!

    1. Hai centrato il punto, la dimensione più umana. In città come Venezia, in particolare, è sempre più difficile da scoprire perché si viene travolti dalle innumerevoli meraviglie che vengono prese d’assalto dai turisti. Senza nulla togliere alla Basilica di San Marco, Venezia si merita di essere esplorata in modo diverso.

  2. Sono stata a Venezia che ero una ragazzina. Era inverno e la città era grigia. Non ho per niente un bel ricordo devo ammetterlo. Il vostro tour mi è piaciuto molto perché all’insegna della tranquillità e della magia che spero di vivere un giorno anche io a Venezia!

    1. Ero stata a Venezia alcuni anni fa per lavoro, era settembre, faceva freddo, orari sfiancanti e qualche giorno di pioggia: sono andata via da quella città ripromettendomi di non metterci mai più piede 😂 Per fortuna Fabio mi ha convinta a darle un’altra chance, lo ringrazio ancora per averlo fatto. Dalle un’altra chance 😉

  3. Ahh che bello senza stress! E’ vero, come dice Silvia perché ostinarsi a vedere le cose classiche quando Venezia è bella tutta e anzi, secondo me sono proprio gli scorci fuori percorso a regalare i momenti e gli scatti più belli. Comunque ci si può anche “passare” dai punti clou senza soffermarsi per scappare dalla turistaglia come avete fatto voi. La foto di “quel tizio” che balla in Piazza S.Marco è da incorniciare e appendere all’ingresso di casa hahahahah!
    Ps: a me lo puoi dire Erica, quanti ne hai gettati dal ponte di Rialto? 😉

    1. Hai visto che nonchalance del ragazzo? 🤣
      In esclusiva, solo per te Dani, ti confesso che dal ponte di Rialto è volata una coppia di giapponesi (avrei voluto far saltare solo la ragazza perché era vestita in modo terrificante ma già che c’ero…) e un paio di americani perché avevano lo stesso accento di Trump. Per me sono state motivazioni più che sufficienti e la vista ne ha giovato 😂

  4. Ciao Erica, sai che ti dico? Hai preso la decisione migliore! Venezia è una città che va vissuta perdendosi per le sue calli e i suoi canali. Avete fatto benissimo!
    E ti sei pure vista un tramonto incredibile..
    Adoro Venezia.. non fosse che penso sempre a visitare posti nuovi, ci tornerei all’istante.

    1. Anche noi siamo per il “visitiamo posti sempre nuovi” ma non escludiamo una seconda tappa veneziana in futuro, sempre però all’insegna del #nostress!

  5. Parto da una cosa che mi ha lasciato a bocca aperta: la foto no filter al tramonto! 😍 Ragazzi ma…che capolavoro della natura è?? Complimenti perché è meravigliosa! 💓
    Sono d’accordo con voi sia sul fatto che Cannaregio sia il sestiere che più si lascia esplorare in relax, sia sul voler scoprire Venezia lentamente. È il modo migliore per viverla intensamente, come avete fatto voi! 😘

    1. Ragazzi non sapete quanti scatti ho fatto di quel tramonto 😅 dopo un quarto d’ora Fabio voleva farmi fare un volo nel Canal Grande 😂 ma come potevo resistere? Scatti a parte non credo di aver mai visto un tramonto così, con dei colori così forti! Venezia non poteva farci un regalo più grande (anzi no, non ha piovuto, questo sale in cima alla classifica dei regali!)
      Un abbraccio
      Erica

  6. La distanza che ci separa da Venezia è di un oretta di treno e piacevolmente la domenica partiamo alla volta della Serenissima dove lasciandoci trasportare dagli odori delle piccole botteghe, ci perdiamo nelle sue vie poco battute dai turisti. E questo tuo consiglio di cosa visitare è assolutamente in linea con il nostro modo di vedere la meravigliosa città dall’acqua alta !

    1. Visto che conosci così bene Venezia la prossima volta sapremo a chi chiedere consigli! Ovviamente, sempre in stile #nostress! 😉

  7. Ho vissuto per quattro anni in laguna e rivedere queste foto mi ha commosso! Venezia è una città unica al mondo e magica, un posto meraviglioso in cui appena posso torno 🙂 In due giorni avete visitato un sacco di posti, bravi!!!

    1. Ci siamo meravigliati anche noi di quanto siamo riusciti a vedere senza aver praticamente sentito stanchezza o stress. È proprio vero che talvolta prendersela comoda si rivela la mossa vincente!

  8. Venezia è la mia città preferita in assoluto e quando torno in Italia cerco di trascorrerci sempre una mattinata o giornata!

  9. Venezia è davvero magica. Bellissimo il vostro tour senza stress, bravi! La foto del tramonto, poi, mi ha lasciata senza fiato… davvero stupenda! Io sono stata a Venezia nel 2014, in occasione del Carnevale (era uno sfizio che ci volevamo togliere). Un delirio, inutile dirlo… Da quel momento, il mio ragazzo ci ha messo sopra una croce grossa così, e non ci siamo più andati. Sto cercando di convincerlo, ma in quattro anni ancora non ce l’ho fatta! 🙁 Continuerò a provarci…

    1. Posso immaginare lo shock per il tuo ragazzo 😂 Ad essere onesta, anche a me piacerebbe vederla durante il carnevale ma, al di là dei costi esorbitanti, anche nel mio caso è la confusione assurda che mi ferma! In ogni caso continua a provarci, magari proponendogli un infrasettimanale in autunno accetterà più facilmente 😜
      Grazie di essere passata
      Un abbraccio
      Erica

  10. Quanto vorrei tornare a Venezia, ci sono stata tantissimi anni fa. Tra l’altro credo proprio di aver saltato il ghetto ebraico durante la mia visita.

    1. Per noi è stata una vera scoperta, non sembra nemmeno di essere a Venezia, in particolare dopo aver superato la piazza principale. Dopo quel punto si vedono a malapena i turisti!

  11. devo dirti la verità Venezia io la amo senza stress. L’ho vissuta con pienoni di gente e l ho vissuta come te nella pace di stare in una città unica. Bello questo itinerario e molto utile le info, non ho mai pensato a riempire di acqua =)

    1. Sono piccoli accorgimenti che iniziamo a mettere in pratica un po’ ovunque dove andiamo, di plastica ce n’è fin troppa in giro!

  12. Adoro Venezia e ho vissuto in Provincoa per un anno e mezzo quindi mi ritrovo in ciò che scrivi se ti va passa per il mio blog : I viaggi di Queena
    Un saluto

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