Vacanze in famiglia: cronache di una convivenza sospesa per 12 anni

vacanze in famiglia

Questo mese di settembre l’ho inaugurato in modo un po’ strano. Non solo perché ho trascorso una settimana in Salento spaparanzata ogni giorno al mare a godermi le acque cristalline pugliesi, ma anche perché con me non c’era manager, bensì tutta la mia famiglia. E come nei classici temi delle elementari, ve la presento: papà Giorgio, mamma Luciana, sorella Elisa e, new entry, cugino Filippo e nipotino Santiago. No, dico, devo aggiungere qualcun altro? Ah, sì, il cane Lupin.

Forse – secondo me sicuramente – vi starete chiedendo: “Ma perché tu che viaggi ormai da oltre 10 anni con tuo marito ti ritrovi a fare una vacanza con i genitori alla veneranda età di … (lasciamo stare)?”

Punto primo, era dal viaggio in Alto Adige che non mi facevo una vacanza. Non un viaggio, una vacanza, quella all’insegna del dolce far nulla. Ormai ci conoscete, i nostri viaggi non sono esperienze – come definirle – rilassanti. Quando io e Fabio viaggiamo i ritmi sono elevati, con le dovute pause da over 30, ma comunque elevati. Di conseguenza, trascorrere una settimana su un lettino in attesa che il sole arrostisse la mia pelle si è rivelata un’esperienza strana ma piacevole allo stesso tempo.

Punto secondo, erano 12 anni che non facevo una vacanza con la mia famiglia. L’ultima, infatti, risale al 2006, più precisamente nel mese di gennaio, destinazione Sharm el Sheik. E indovinate chi era venuto con noi? Fabio. Ho dunque pensato che, non avendo particolari impegni di lavoro in quei giorni, una settimana di sole e mare ci stava proprio bene e mi avrebbe fatto rivivere i bei tempi andati.

Vacanze in famiglia 12 anni dopo: il viaggio in auto

Considerate le circa 7 ore e mezza di viaggio, il numero di persone, un cane e un baby nipotino, abbiamo deciso di utilizzare due auto e spezzare il viaggio in due giorni, fermandoci una notte in Abruzzo. Il viaggio è stato quello che si può tranquillamente definire “odissea sulla A14”.

Non solo ci abbiamo messo circa 4 ore per raggiungere il nostro appartamentino prenotato con Airbnb in provincia di Chieti causa code infinite all’altezza di Pedaso-Grottammare (galleria incendiatasi la settimana precedente), ma all’uscita dell’autostrada, a soli 3km dall’arrivo, ecco che dalla macchina che stavo guidando inizia ad uscire fumo. Mi fermo immediatamente in una piazzola, indovinate dove? Di fronte alla caserma dei vigili del fuoco (non vi nascondo che mi sono immaginata scene che nemmeno nel film “I Pompieri”).

Mia mamma impallidisce, già non la si teneva più a causa delle code in autostrada. I vigili del fuoco ci rassicurano che il motore non ha alcun danno, si è “solo” sciolta la plastica sotto la marmitta. Chiamo l’host dell’appartamento che ci comunica che ci sarebbe venuto incontro e che avrebbe chiamato il meccanico la cui officina si trova a 10m da casa sua. Santo uomo, anzi santi uomini, visto che il meccanico si è reso disponibile il sabato pomeriggio.

Il giorno seguente si riparte, la macchina non si esibisce in performance da mangiafuoco ma decide, a circa mezz’ora dall’arrivo, di far accendere una spia rossa con tanto di avviso “far controllare il motore”. Santi, beati, Trump: mia mamma ha “scomodato” chiunque ci facesse arrivare a Torre San Giovanni con il motore illeso.

Un paio di giorni dopo (non ce la siamo sentita di andarci subito, eravamo piuttosto provati) portiamo la macchina in un’officina a Ugento che ci paventa l’ipotesi di un danno a tre zeri. Panico paura. Fortunatamente trattiene la macchina, ci dice che vuole esaminarla a motore freddo e, un paio di giorni dopo, ci chiama per darci una ottima notizia: l’entità del danno si è notevolmente ridimensionata. Non so quale delle persone interpellate abbiamo interceduto per noi, ma sono abbastanza certa che non sia stato Trump.

Vacanze in famiglia 12 anni dopo: la convivenza

Siamo arrivati al punto saliente, la convivenza. Quattro adulti, un adolescente, un bambino di 8 mesi e un cane in un appartamento con due camere da letto, un bagno e un letto matrimoniale nel soggiorno. Se ve lo state chiedendo, no, non sono stata io a prenotarlo.

La convivenza, nonostante gli spazi esigui, non è andata poi così male. Dopo un paio di giorni avevamo preso il ritmo e i movimenti erano (quasi) sincronizzati. Ho condiviso il letto in soggiorno con mio cugino, scelta quanto mai azzeccata visto che ci siamo goduti l’aria condizionata, perennemente accesa anche per evitare le zanzare, una delle disgrazie dell’umanità. Come mi aspettavo, mia mamma non è stata ferma un attimo, vittima della sindrome da azdora romagnola anche in terra salentina.

La settimana si è tuttavia svolta piuttosto tranquillamente, ogni giorno in una spiaggia diversa, la sera a passeggio nel paesino o in uno di quelli limitrofi. Completo relax, insomma.

vacanze in famiglia
Vacanze in famiglia 12 anni dopo

Una mattina, tuttavia, sono tornata in versione “me stessa del 2018” e ho partecipato ad una visita guidata di Presicce, uno dei borghi più belli d’Italia. Bello il mare, bella la spiaggia, bello tutto, ma sono romagnola, alla vita da spiaggia sono abituata e dopo un po’ mi stufo.

Conclusioni: vacanze in famiglia sì o no?

Quando si è abituati per 12 anni a viaggiare con una persona, tornare alle vecchie abitudini non è semplice, è inutile negarlo. Mettere d’accordo diverse persone anche solo sul posto dove andare a cena può diventare un’impresa. Ci vuole pazienza, tolleranza, altrimenti la vacanza può trasformarsi in un incubo. Per come la vedo io ci vuole anche un po’ di ironia e una certa predisposizione a sdrammatizzare. Se sto scrivendo questo post significa che ne sono uscita illesa, ma il fatto che lo stia scrivendo a quasi un mese dalla vacanza dovrebbe farvi pensare!

E voi avete fatto un viaggio con la vostra famiglia dopo tanti anni?

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12 commenti

  1. La coda, la plastica sotto la marmitta che si scioglie… l’inizio direi che è stato tutt’altro che rilassante. E poi… la sindrome da azdora romagnola, sono morta dal ridere!
    LemuRina

    1. Posso affermare con assoluta lucidità che a tratti abbiamo rivissuto scene da film stile Pozzetto e Banfi degli anni ’80-’90! 🤣

  2. Oddio tutta la mia comprensione hahahah 7 ore in auto (anche se spezzettate) insieme alla “Famigghia” a parte che ci vogliono due polmoni ma anche una saggezza infinita per non dare di matto, roba che nemmeno un trading di un mese di yoga 😛 No io scherzo, ogni tanto queste rimpatriate ci vogliono e anzi, per certi versi è pure bello ritrovare ritmi di tempi andati, quando una vacanza era una vacanza! Poco importa che si guasta l’auto di sabato e poco importa se ci vogliono mesi per riprendersi! E a dirla tutta avete proprio l’aria di una famiglia che se la sta spassando! Però ora spiegami questa sindrome romagnola che non l’ho capita 😛

    1. Ci siamo proprio divertiti, questo è sicuro!
      Allora, la azdora romagnola è la regina della casa, quella che fa la pasta fatta in casa e che non accetta un rifiuto di fronte alla seconda porzione di tagliatelle al ragù. Pertanto la sindrome prevede che l’azdora, in qualunque situazione e soprattutto al di fuori di casa propria, venga presa da attacchi incontenibili di: pulizia della casa, preparazione della colazione in punta di piedi per non svegliare nessuno (quando in realtà è ovvio che almeno una buona metà delle persone presenti si svegli), preparazione di pranzo/cena con infinite varianti (ma se provi a dirle che sei vegetariana / vegana ti gela con lo sguardo), il tutto condito da frasi come “non abbiamo le piadine” dette con espressione alla “Urlo di Munch”.

  3. Che (dis)avventure Erica! ahaha
    Contribuiranno sicuramente a rendere memorabile questo viaggio 😀
    Comunque hai fatto bene a prenderti del tempo per te stessa. Un pò di relax ci vuole ogni tanto! Te lo dice uno che viaggia tanto e si rilassa zero, come voi 😀
    Con i miei ho ripreso il giro ultimamente, eccetto lo scorso anno, di andare una settimana in montagna d’estate… Loro non si muovono molto da casa e hanno già una certa età, mi fa piacere andare insieme da qualche parte. Fin da piccolo siamo sempre andati in montagna ad agosto!

    1. Condividiamo gli stessi ricordi allora! Per me le vacanze erano in Trentino Alto Adige sempre a settembre e ogni anno non vedevo l’ora di partire per godermi prati, aria buona e belle camminate!

  4. Certo che questo viaggio Erica è stato per davvero un’odissea! L’auto secondo me era preoccupata di questa vacanza tutti insieme dopo 12 anni e cercava in tutti i modi di avvisarvi ahahha! Scherzi a parte, quando si è abituati a fare una vacanza con una o due persone al massimo, non è facile abituarsi poi ad un gruppo intero. Poi tu e Manager siete affiatati, vi conoscete, vi completate anche in viaggio e le vostre peripezie ne sono la conferma. Io viaggio molto spesso con persone diverse ma mai con gruppi. Credo che il numero massimo raggiunto fosse 3, non oltre e sempre con persone con cui (credo/credevo) di avere un certo feeling turistico. Alla fine però devo dire che la tua vacanza sembra essere andata bene quindi tutto sommato ne è valsa la pena no? Un abbraccio a tutti voi compreso il cane Lupin! 😉

    1. Sì, ne è valsa la pena ma, se dovesse esserci una “operazione bis”, imporrò l’utilizzo dell’aereo e una capitale europea dove mi sento più a mio agio 😂

  5. A parte la macchina che per poco prende fuoco – cosa che avrebbe convinto i più a tornare a casa e lasciar perdere tutto – trovo che sia bellissimo tornare in vacanza con genitori e famiglia. Vado spesso in viaggio con mio fratello ma con i miei genitori non andavo in vacanza da tanto, poi un paio di anni fa li ho portato a Londra ed è stato davvero bello.
    Buona giornata 😍

    1. Devo ammettere che non mi aspettavo sarebbe andata bene dopo le varie peripezie meccaniche. Ognuno di noi ha ormai abitudini diverse quando viaggia, i miei genitori sono da resort + spiaggia + massimo una escursione e con mia sorella non ho mai viaggiato da sola. Come ho detto nel post, con un po’ di pazienza fila tutto liscio come l’olio!
      La prossima volta potrei provare con Londra, mi sbizzarrirei molto di più! 😂

  6. Inizio un pochino disastroso, eh?! 😀
    Caspita, io non so se sarei in grado di adattarmi a una vacanza con così tante persone! I miei complimenti! 😉
    Io da piccola andavo soltanto con i miei genitori (fratello e sorella sono molto più grandi) e ora con il mio ragazzo… perciò il “caos” non c’è mai stato.
    Comunque, dopo 6 anni di vacanze con la mia metà, ho passato tre giorni a Firenze con i miei e la cosa è stata un po’ destabilizzante. Sono abituata a camminare tanto, mangiare al volo, visitare n-mila cosa al giorno… riabituarmi ai ritmi di due over 65 è stato strano. Non saprei in che altro modo definirlo. Ma è stato bellissimo andare a spasso con loro, mi mancava. 🙂

    1. Diciamo che il mio spirito di adattamento è stato messo fortemente alla prova 😅 Ti capisco quando parli di destabilizzazione, quando si è abituati a viaggiare con il proprio partner da anni, gli ingranaggi sono rodati e perfettamente funzionanti, ma devo ammettere che non è stato così male, in un certo senso mancava anche a me questo ritorno alle origini!
      Un abbraccio
      Erica

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