Avevamo lasciato la nostra coppia di viaggiatori in preda alle leggende della collina di Toompea, giusto? Cosa ne dite viandanti, continuiamo a raccontare le loro avventure?
Dopo aver trascorso una notte movimentata in preda agli incubi causati dalle storie dei monaci incappucciati, i due si alzarono un po’ più tardi del solito, misero qualche cosa sotto i denti e decisero di andare a vedere il mare. Non sapevano resistere al mare, al suo odore, i suoi colori, i suoi suoni. Il mare li faceva sentire a casa.
Pirita
Una volta appurato quale carrozza avrebbero dovuto prendere per arrivare a destinazione, raggiunsero a spasso spedito la stazione delle diligenze e salirono sulla numero 8. In poco meno di 15 minuti arrivarono a Pirita.
Ad aspettarli un forte vento gelido e tanta, tanta neve. Superarono il ponte sul fiume Pirita e si diressero verso le rovine del convento del XV secolo. Ignari del fatto che nei mesi invernali non fosse possibile visitarlo, cercarono inizialmente di decifrare l’avviso in lingua estone affisso sul cancello. Dopo aver miseramente fallito nell’impresa, iniziarono a cercare un’entrata alternativa. E la trovarono. Peccato che a fermarli arrivarono un paio di grossi omoni tutti imbacuccati i quali, in un inglese degno dei peggiori bar di Carac…Londra, li informarono dell’impossibilità di visitare l’interno delle rovine del convento.
Alcuni testimoni affermano di aver assistito ad una conversazione durata alcuni minuti ma, potendoci basare solo su fatti certi, possiamo confermare solo le seguenti parole: “Can’t visit”, in barba a tutte le regole base della lingua anglosassone.
Convinti che quei due omoni fossero dei discendenti di Ivan il Terribile – colui che distrusse il convento a metà del ‘500 – i due tornarono all’entrata principale, cercarono di sbirciare attraverso le ringhiere, salendo letteralmente sopra i banchi di neve per superare i muretti.
In un paio di minuti, attraversando una splendida pineta innevata, raggiunsero la spiaggia.
Ciò che si trovarono davanti fu un’enorme spiaggia innevata e alcuni giochi per bambini. Lei si dimenticò di avere 35 anni, se ne sentiva 10 e li dimostrò salendo sull’altalena, saltellando a destra e a manca sulla neve ed esibendosi in movenze tutt’altro che sinuose.
Camminarono sulla battigia per alcuni minuti respirando l’aria gelida e frizzante del mar Baltico, poi decisero di riprendere la diligenza in direzione Kadriorg.
Il parco di Kadriorg
I blogger-cantastorie avevano tanto decantato questo luogo e, una volta arrivati, la nostra coppia di viaggiatori capì subito il perché. Si trovarono di fronte ad un parco degno dei più importanti castelli e residenze imperiali europee, completamente ricoperto di neve, con il solo rosso Palazzo settecentesco a spezzare la (meravigliosa e romantica) monocromia.
Per un solo momento, lei provò un po’ di invidia nel pensare che quel bel palazzo in stile barocco petrino fosse stato costruito per volere dello zar Pietro il Grande per sua moglie Caterina I, un vero gesto d’amore. Il pensiero che il suo lui potesse fare altrettanto si dissolse come neve al sole.
Tuttavia, bastò loro un semplice sguardo per capirsi e decidere di non visitare l’interno del palazzo, sede di una parte del Museo di Arte Estone, per trascorrere un paio di ore in giro per il parco. Lei ripensò alla giornata trascorsa alla bottega di quartiere “Decathlon” dove aveva acquistato, prima di partire, il cappotto che stava indossando e si dispiacque di non averlo trovato rosso perché, a passeggiare in mezzo a tutta quella neve, si sentì proprio come Cappuccetto Rosso.
Per fortuna, vissero tutti felici, contenti e non in bocca ad un lupo!
30 commenti
Che meraviglia questi luoghi innevati!! Mi piace il vostro racconto di viaggio!
Grazie mille! Sono luoghi da non perdere considerata la distanza esigua dalla capitale! A presto con le nuove avventure 😉
Te l’ho già scritto l’altra volta ma, con me, raccontando queste storie, vai assolutamente sul sicuro. Mi intrigano da morire 🙂
Mi sa che farai una bella scorpacciata questa volta…😉 sarà il filo conduttore di tutti i post sul viaggio nelle repubbliche baltiche!
Vi immagino giocare sulla spiaggia innevata e dondolarvi sull’altalena, vi sarete divertiti da pazzi! Quel convento distrutto ci ispira tantissimo, se un giorno riusciremo ad andare a Tallinn, lo esploreremo, sperando di non incontrare i due omoni.. ma nel caso ve li salutiamo 😉
Abbiamo fatto un video di me (Erica) sulla neve versione infante ma credo che rimarrà negli archivi 😂Ci siamo divertiti parecchio, la neve è come i cartoni di Walt Disney, tirano fuori la bimba che c’è in me!
Che meraviglia! I luoghi visitati dai due blogger-cantastorie sono davvero suggestivi, c’è poco da dire 😉 E le foto lo confermano senza ombra di dubbio!
Due tappe davvero belle e a breve distanza dalla città, un peccato non andarci!
Non siamo mai stati a Tallin, ma è nella nostra lista dei posti da vedere. Sicuramente Quando andremo visiteremo anche i dintorni, per cui mi salvo il tuo post!
Tallinn è davvero una città che ci ha sorpresi, incantati e ammaliati, ci è davvero rimasta nel cuore! Ti auguriamo di visitarla presto!
La neve sulla spiaggia – una cosa mai vista prima! Quello e il palazzo da principessa delle fiabe non fanno altro che convincermi che il vostro sia stato un viaggio da favola. Chissà quali avventure dovranno affrontare il principe e la principessa nel prossimo capitolo?
Lo è stato davvero! Prossimamente la coppia si cimenterà nella scoperta di Riga 😉
visti entrambi ma in un’altra stagione e non ti nascondo che sembrano completamente diversi! Io li ho visti a inizio maggio, quindi con tanto sole e un po’ di vegetazione! Quanto vorrei vederli anche con la neve!
Direi che ad Helsinki la voglia di neve possa essere più che soddisfatta 🙃 La neve riesce a rendere i luoghi unici e dal fascino che non paragonabile a nessun’altra stagione dell’anno.
Che meraviglia la spiaggia innevata! E l’altalena sola soletta in mezzo al bianco è un richiamo irresistibile, credo avrei fatto anch’io i salti di gioia 😍
Bellissime foto Erica, davvero!
Grazie!
Dall’altalena, in effetti, non volevo più scendere 😂😂
Con la neve sembra tutto davvero magico! Mi piace davvero tanto il racconto di Tallinn e dei suoi dintorni! <3
La neve ha dato veramente quel tocco in più che ha permesso di vivere il tutto in modo molto più romantico e magico! Speriamo vi piacciano anche i prossimi post 😉
al “can’t visit” sono morta dal ridere 🙂
True story 😂
Queste foto sono da sogno! Sembrano dei paesaggi usciti dalle fiabe dei fratelli Grimm… mi hai messo troppa voglia di andarci!
Lo sono davvero! In effetti, come dicevo nel post, mi mancava solo il cappuccio rosso ….
Adoro visitare i dintorni delle capitali, e queste zone mi ispirano tantissimo. Bellissima l’immagine delle altalene colorate sul manto di neve <3
Meno male che non ho messo quella con me sopra l’altalena, non avrebbe avuto lo stesso fascino 😂
Che bel racconto, con le foto poi sembra proprio di essere protagonisti delle favole. Anche se amo il caldo, adoro il nord europa , proprio per la sua magica atmosfera.
È proprio il freddo e la neve ad aver reso questo viaggio ancor più unico ed indimenticabile. Hai ragione, un’atmosfera magica e talvolta surreale!
Ma quanto sono belle le repubbliche Baltiche in inverno!?
Con il senno di poi non credo avremmo potuto scegliere periodo migliore!
Post stupendo, divertente e romantico allo stesso tempo, e poi i paesaggi innevati mi rapiscono l’anima!
Le Repubbliche Baltiche in inverno allora fanno proprio per te! 😉